Niente di nuovo nella riunione di oggi a Persociv sul Regolamento del Lavoro Agile. La delegazione trattante non dà segno di recepire le richieste formulate dal sindacato. La mancata attuazione del lavoro da remoto si giustificherebbe forse per gli oneri di fornitura del materiale informatico in capo ad AD, come previsto nel CCNL (chissà come hanno fatto le altre Amm.ni che non hanno formulato riserve!). Mantenuto il vincolo di luogo e di tempo, che il CCNL attribuisce solo al lavoro da remoto. Evitando l’attivazione del lavoro da remoto si tenta di fare un cocktail dei due istituti.

Notiziario FLP Difesa n. 24 del 23 marzo 2023

Si è tenuta in data 22 marzo u.s. la riunione a Persociv per proseguire il confronto sul Regolamento per il Lavoro Agile, dopo l’incontro del 20 febbraio u.s. di cui abbiamo dato informazione con il Notdif n. 12 del 20.02.2023.

Di seguito le osservazioni e le proposte di FLP Difesa al nuovo testo aggiornato della bozza di regolamento in esame, relazionate in sede di riunione e formalizzate con rispettiva nota a Persociv:

  1. È stata ribadita, in premessa del confronto, la pregiudiziale di FLP DIFESA, sulla necessità di definire un Regolamento unico immediatamente attuativo, di tutti gli istituti contrattuali previsti dal Titolo V “Lavoro a distanza” del CCNL FC 2019-2021 e quindi del “Lavoro agile” e del “Lavoro da remoto”; una richiesta non interamente recepita nel testo predisposto dall’Amministrazione che, per quanto riguarda il lavoro da remoto, non lo rende immediatamente esigibile da parte dei dipendenti e, invece, si limita a citarne l’istituto contrattuale, a dichiarare che “reputa necessario un ulteriore periodo di approfondimento per elaborare, anche in sinergia con i vari ambiti del Dicastero, le eventuali iniziative da intraprendere volte ad una significativa valorizzazione di tale figura in accordo con la strategia organizzativa dell’AD.” e a rimandare il confronto su tale materia e, quindi, rende di fatto non operativo tale istituto per chissà quanto tempo.
  2. Abbiamo ribadito che per la ns. O.S. la richiesta dell’11.01.2023 afferente all’avvio del confronto sindacale ai sensi dell’art.5, comma 3, lettera g) del CCNL FC 2019-2021, riguarda l’interezza, e non in modo parziale come vorrebbe fare l’Amministrazione, delle materie previste dalla norma contrattuale, norma che recita testualmente “i criteri generali delle modalità attuative del lavoro agile e del lavoro da remoto nonché i criteri di priorità per l’accesso agli stessi;”.
  3. E’ stato rappresentato che per FLP DIFESA rimangono confermate tutte le osservazioni/proposte e pregiudiziali già presentate in data 20 febbraio 2023 e nelle precedenti riunioni, non ancora recepite nell’attuale documento presentato dall’Amministrazione, a partire soprattutto dalla modalità di effettuazione della prestazione lavorativa svolta con lavoro agile rispetto a quella svolta con lavoro da remoto, mediante accordo tra le parti, laddove per il lavoro agile l’art. 36 comma 2 del CCNL FC 2019-2021 prevede specificatamente “senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro”, “senza una postazione fissa e predefinitae solo per casi particolariOve necessario per la tipologia di attività svolta dai lavoratori e/o per assicurare la protezione dei dati trattati, il lavoratore concorda con l’amministrazione i luoghi ove è possibile svolgere l’attività.”. Situazione quest’ultima che per FLP DIFESA non può riconoscersi per la totalità delle attività smartabili della Difesa come invece sostenuto dalla Delegazione trattante di parte pubblica e riportato nella bozza di Regolamento oggi in esame e che porterebbe a trasformare di fatto tutto il lavoro agile in lavoro da remoto, pur essendo i due istituti regolamentati da norme contrattuali differenti.
  4. È stata ribadita la ns. pregiudiziale, richiedendo la previsione nel Regolamento della modulazione temporale di almeno 8 giorni al mese della prestazione con lavoro a distanza per i lavoratori full time, in sostituzione di quanto invece riportato dall’Amministrazione (almeno 4 giorni), che certamente limita gli obbiettivi della conciliazione;
  5. Abbiamo richiesto di inserire nel testo che i rientri del personale, disposti dal Dirigente per sopravvenute esigenze di servizio, devono costituire un fatto eccezionale per non vanificare l’accordo di lavoro a distanza;
  6. È stato chiesto di prevedere nel Regolamento che per il lavoro agile la fascia di contattabilità sia prevista per un massimo di 3 ore giornaliere, sottolineando che durate maggiori della fascia di contattabilità assimilerebbero il lavoro agile al lavoro da remoto, quando invece i due istituti sono regolamentati per finalità differenti;
  7. È stato evidenziato che l’Amministrazione, alla data odierna, avrebbe dovuto trovarsi in una condizione più favorevole riguardo la fornitura della strumentazione informatica, tecnica e di comunicazione, dopo il periodo di sperimentazione “forzata” del “lavoro a distanza” nel periodo di emergenza Covid-19 e il successivo periodo di attuazione del lavoro agile, favorendo l’applicazione del lavoro a distanza e quindi anche del lavoro da remoto. Tutto ciò tenendo conto sia del fatto che negli ultimi due anni per legge sono state stanziate risorse economiche ad hoc, o perché anche il Ministero della Difesa ha nominato, ai sensi dell’art. 17 del D.Lgsvo 82/2005 in qualità di Garante per il Lavoro Agile, il competente Responsabile per la transizione al digitale che avrebbe dovuto impegnarsi ad agevolare la acquisizione della strumentazione informatica destinata proprio a supportare il ricorso al lavoro agile, anche al fine di assicurare pari opportunità nei confronti del personale economicamente svantaggiato, ma sia anche perché vi sono state occasioni in cui le apparecchiature informatiche (PC, PC portatili, server), ad esempio, si potevano ricevere gratuitamente partecipando semplicemente al bando emanato dall’Agenzia delle Entrate ( n° AGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE.0458126.13-12-2022.U) con scadenza 3 febbraio 2023 e per il quale, nonostante la ns specifica segnalazione e richiesta dell’11.01.2023, non si sono ricevute conferme di partecipazione da parte del ns. Dicastero.
  8. Sono state nuovamente argomentate le sottonotate osservazioni/proposte/richieste di FLP DIFESA riferite ai singoli articoli emendati:
    • Sia inserito nel Regolamento un punto che preveda relazioni sindacali a livello locale in merito alle mappature di singolo Ente, al fine di verificare la rispondenza delle scelte operate dal singolo datore di lavoro;
    • Sia previsto espressamente che il lavoratore possa presentare le istanze di prestazione lavorativa a distanza, in qualsiasi momento dell’anno, in relazione all’insorgenza di esigenze di conciliazione dei tempi della vita personale e professionale (dal testo parrebbe di evincere che ci sia un punto di inizio a fattore comune;
    • negli Enti caratterizzati da articolazioni complesse ove siano presenti più dirigenti cui afferiscono unità organizzative differenti, sia prevista l’indicazione per i datori di lavoro di adottare metodologie uniformi di accesso al lavoro agile al fine di evitare l’insorgenza di discriminazioni interne;
    • sia previsto che il diniego da parte del Dirigente all’accesso al lavoro a distanza sia formulato tempestivamente per iscritto motivandone le ragionii;
    • i criteri di priorità per l’accesso al Lavoro a distanza, siano integrati di alcune voci non espressamente già tutelate rientranti nelle “particolari necessità” come previsto da contratto non coperte da altre misure di tutela come da contratto (ad esempio: l’inserimento dell’età anagrafica superiore a 60 anni, del tempo di percorrenza nelle località ad alto traffico urbano) in aggiunta alla distanza chilometrica tra il domicilio del dipendente e la sede di lavoro);
    • La verifica dei risultati conseguiti avviso dovrebbe coincidere con la scheda della performance individuale e, fermo restando il rispetto di quanto disposto dall’art. 4 della Legge 300/1970 e s.m.i., deve essere ben chiarita la limitazione dei controlli sulla prestazione resa dal lavoratore all’esterno dei locali dell’Amministrazione: infatti controlli da parte del datore di lavoro devono essere volti esclusivamente a finalità di monitoraggio dello stato di raggiungimento degli obiettivi/compiti/attività assegnati e di valutazione dei risultati raggiunti in termini di impatto sulla qualità dei servizi e sull’efficienza/efficacia dell’azione amministrativa;
    • Non comprendiamo la posizione preclusiva adottata da AD in merito alla somministrazione di buoni pasto sostitutivi nelle giornate di prestazione lavorativa a distanza (lavoro agile e lavoro da remoto) di durata complessivamente superiore a sei ore, nel rispetto del principio di conservazione del trattamento economico reso in presenza, come da parere ARAN DFP-0047621 – P – 10/6/2022;
    • Non comprendiamo la preclusione da parte di AD alla possibilità di fare ricorso a strumenti informatici propri del dipendente in caso di lavoro da remoto. Risulta infatti che in altre Amministrazioni tale possibilità abbia integrato il relativo Regolamento, nelle more dell’approvvigionamento e della assegnazione delle risorse necessarie per fornire strumentazione dell’Amministrazione.

Ancora una volta abbiamo l’impressione che il documento sia stato redatto solo come adempimento forzato, non gradito, e da non promuovere in alcun modo perché sono deboli i segnali presenti nel testo che fanno percepire la consapevolezza e la condivisione degli obbiettivi che la norma legislativa e contrattuale si prefigge. Invece, è evidente la lontananza culturale della AD rispetto ad un modello nuovo che proprio molte aziende del privato stanno adottando convintamente per le utilità che produce. Una scelta gravissima, che denunciamo nuovamente, convinti della sua irragionevolezza, rilevando l’atteggiamento pregiudiziale dell’AD, evidente nella misura in cui il Regolamento pone condizioni ostiche per l’accesso al Lavoro Agile e al Lavoro da remoto, così da portare facilmente ad un utilizzo marginale in Difesa.

In merito abbiamo presentato all’Amministrazione la bozza di Regolamento rielaborata con le nostre proposte di modifica e integrazione, che pubblichiamo in allegato su questo sito internet .

A margine della riunione la FLP DIFESA ha chiesto di ricevere risposte o notizie sui seguenti argomenti:

  1. Riavvio della contrattazione nazionale per definire il CCNI DIFESA parte normativa, fermo dal 2018;
  2. Riavvio della contrattazione nazionale su tutte le materie previste dal CCNL FC 2019-2021 come ad esempio le competenze professionali, le progressioni economiche all’interno delle aree, le Indennità di specifiche responsabilità, la banca delle ore, ecc..;
  3. Riavvio del confronto nazionale su tutte le materie previste dal CCNL FC 2019-2021 come ad esempio la circolare riguardante le “Linee di indirizzo in materia di orario di lavoro articolato in turni”, le progressioni verticali fra le aree, la mobilità ordinaria, ecc…
  4. Notizie sulle iniziative assunte dall’Amministrazione per risolvere il mancato pagamento delle progressioni economiche 2021 sia al personale in servizio che a quello in pensione, sollecitando a riguardo la diramazione di una specifica comunicazione (Rileviamo che sull’argomento Persociv ha subito accolto la ns richiesta e ha pubblicato sul sito dell’Amministrazione la circolare n°21890 datata 23 marzo 2023);
  5. Il blocco che risulta essere stato disposto da Persociv sul ricorso alla banca delle ore, già operante dal 2001;
  6. Richiesta di un prospetto aggiornato sui concorsi Difesa non banditi e ripartizione dei posti nelle singole FF.AA. e SGD, richiamati nel PTFP 2023-2025 inserito nel PIAO;
  7. Aggiornamenti sul Regolamento discusso nel 2021 per la ripartizione degli incentivi per funzioni tecniche e sull’avvio del confronto sul nuovo Regolamento con valenza dal 2016 in poi, nonché notizie sulle iniziative già assunte in ambito Difesa per la definizione degli elenchi nominativi dei beneficiari e della quantificazione delle risorse economiche accantonate nel corso degli anni.
  8. Richiesta di riscontro alla ns lettera del 28.12.2022 afferente i consuntivi 2021 e 2022 per ppl, turni e reperibilità e la istituzione di uno specifico tavolo tecnico.

Per ora è tutto, cordialissimi saluti a tutti.

 p IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI – Leonia CARDONE

Allegato :2023.03.22 FLP DIFESA – osservazioni e proposte su BOZZA REG. LAVORO A DISTANZA