Pareri molto pesanti quelli espressi dalle Commissioni Difesa sui decreti attuativi della delega per la revisione dello strumento militare nazionale

Notiziario n. 134 del 23 dicembre 2013 –

I sen. Mauro e Pinotti in un incontro con le OO.SS. nazionali

I sen. Mauro e Pinotti in un incontro con le OO.SS.

Non si può certo dire che le Commissioni Difesa di Camera e Senato siano state particolarmente tenere con gli schemi di decreti attuativi presentati dal Ministro Mauro e poi adottati in prima lettura dal CdM in data 8 ago. u.s. (Vedi Notiziario n. 92/2013).  Tutt’altro!  Pur con qualche sottolineatura e sfumatura diversa, i pareri delle due Commissioni, e dunque dell’intero Parlamento, appaiono sostanzialmente convergenti ed esprimono posizioni di aperto dissenso nei confronti di alcune scelte tenacemente volute dai Vertici militari, esprimendo osservazioni e raccomandazioni che, proprio perché simili, dovrebbero pesare ai fini delle scelte definitive del Ministro e del Governo sui due  provvedimenti.

Osservazioni e posizioni che, su alcuni aspetti di primaria importanza, FLP DIFESA accoglie con grande soddisfazione, atteso che molte delle questioni oggetto di parere sono state sollevate dalla nostra O.S. nel documento recante “Osservazioni e proposte di FLP DIFESA” (si veda il Notiziario n. 82 del 15.07.2013)  e successivamente proposte all’attenzione delle Commissioni Difesa (audizione parlamentare del 22.10.2013,  vds. Notiziario n. 115 di pari data).

Esaminiamo allora, pur se in modo necessariamente veloce e sintetico, i pareri presentati dai relatori Vattuone (Senato) e Scanu (Camera) sui due provvedimenti, poi approvati a maggioranza dalle due Commissioni,  che pubblichiamo , insieme a quelli presentati dall’opposizione, su questa stessa pagina.

  • SCHEMA DECRETO ATTUATIVO SULL’ORDINAMENTO (ATTO DI GOVERNO N. 32)

–      il Parlamento “opta per il mantenimento dell’attuale assetto della catena di comando a vertice della Difesa, scongiurando un’eccessiva concentrazione di poteri a favore del Capo di SMD e un conseguente assorbimento del ruolo del Segretario Generale” che era esattamente quanto da noi denunciato da luglio in avanti, in tutte le sedi, sul depotenziamento del ruolo del Segretario Generale  Sarebbe interessante conoscere su questo “parere” l’opinione del Segretario Generale che nella sua audizione ha difeso strenuamente quella previsione e anche quella (di cui diremo dopo) in materia di armamenti, certo paradossale  se si considera il suo ruolo di “capo” dell’area tecnico-amministrativa;

–      contestato il rinvio ad un successivo Regolamento per la ripartizione delle funzioni e dei compiti tra gli Organi tecnici del Ministero, sulla base del principio “delegata potestas non potest delegari”  che il Ministro si era sforzato, evidentemente a vuoto, di contrastare nell’audizione del 12 u.s.; 

–      in materia di armamenti, il Parlamento chiede espressamente, come noi avevamo sollecitato nel documento consegnato alle Commissioni Difesa, l’espunzione della previsione che subordinava le attribuzioni del Segretario Generale “nell’ambito delle direttive tecnico-operative del Capo di SMD, al fine si assicurare l’unitarietà del comando”,  rivendicando peraltro la centralità decisionale (“pareri vincolanti”) in ordine alle “eventuali proposte di rimodulazione del Capo di SMD”;

–      proposta della Commissione Difesa della Camera di “prevedere un ruolo consultivo del Comitato dei Capi di SM, in rapporto diretto con il Ministro”, che ridimensiona un pò il ruolo del Capo di SMD;

–      in materia di funzioni e compiti di personale civile (art. 15 novellato COM, lettera e), le Commissioni chiedono l’espunzione della parola “tendenziale”, come richiesto da tutte le OO.SS. nazionali.

  • SCHEMA DECRETO ATTUATIVO SUL PERSONALE (ATTO DI GOVERNO N. 33)

–      clamorosa bocciatura a tutto tondo delle previsioni della norma contenuta nell’art 2209-quinquies relativa all’ “esenzione dal servizio” per il personale militare, meglio conosciuta con il nome coniato dai media (”scivoli d’oro”), che invece il Ministro in sede di audizione aveva difeso in maniera convinta, ma che evidentemente, oltre a noi, non ha convinto neanche i parlamentari;

–      altrettanto clamorosa appare la bocciatura della scelta,  ufficializzata  dal Capo di SMD nella sua audizione parlamentare e da noi resa evidente a tutti con il Notiziario n. 126 del 23 nov. u.s., di sottrarre competenze a PERSOMIL e PREVIMIL per attribuirle direttamente alle FF.AA. Le Commissioni chiedono di “garantire il mantenimento di tutti gli atti amministrativi relativi allo stato giuridico e al trattamento economico e normativo del personale militare presso la Direzione Generale del personale militare”.  Evidentemente, la denuncia della nostra O.S.,  e quella ben più efficace dei lavoratori di PERSOMIL e PREVIMIL e delle loro RSU,  che sono scese in piazza per difendere uno dei pochissimi punti di civilizzazione della Difesa, ha avuto efficacia ed effetto. Peccato solo che in questa battaglia, CGIL-CISL-UIL e altre O.S. abbiano maturato scelte diverse;

–      in materia di riassorbimento delle eccedenze di personale civile (art. 2259-ter del COM), entrambe le Commissioni chiedono di escludere, tra le opzioni,  la mobilità interna su base regionale come FLP DIFESA ha tenacemente (e praticamente da sola) chiesto in tutti questi mesi, alla quale la nostra Amministrazione in sede di confronto aveva sempre risposto picche. La condizione posta dalle Commissioni prevede che “le procedure di mobilità interna limitino il reimpiego del personale civile nel solo ambito comunale e provinciale e a domanda dell’interessato”. Ancor più efficace!

–      sui transiti nei ruoli civili della Difesa dei militari in eccedenza, i pareri li assimilano a quelli verso le altre PP.AA, con i chiarimenti e le precisazioni da noi richiesti e già resi dai Vertici politici.

 Questi, in estrema sintesi, gli aspetti a  nostro giudizio più interessanti recati dai “pareri”  espressi dalle due Commissioni Difesa che, sempre a nostro avviso, smontano alcuni pezzi importanti dei due provvedimenti, forse quelli su quali lo Stato Maggiore Difesa aveva maggiormente investito e sui quali si era più tenacemente impegnato. E la cosa assume un enorme significato politico,  proprio perché viene dalla maggioranza che sostiene questo Governo. Un parere favorevole che nasconde, di fatto, una sostanziale bocciatura delle parti più significative dei provvedimenti. E, in questo nostro Notiziario, non abbiamo neanche accennato alla “questione alloggi”,  perché essa appare di quasi esclusivo interesse del personale militare, su cui però il parere recato è altrettanto “pesante”. Se poi ci aggiungiamo il disimpegno di Forza Italia, che però non ha presentato una propria e autonoma proposta di parere (l’on. Cicu ha espresso contrarietà perché viene “contemplata la soppressione della misura dell’esenzione dal servizio”…….) e le ben più corpose osservazioni in negativo di M5S e SEL, che sono arrivate a proporre per il decreto sul personale addirittura parere contrario,  allora siamo ad una quasi Caporetto.

 Al momento in cui scriviamo questo Notiziario, non  sappiamo ancora, ovviamente, in quale considerazione il nostro Ministro e il Governo, di cui Egli fa parte,  terranno i “pareri” del Parlamento che, non va assolutamente dimenticato, hanno carattere esclusivamente consultivo.  Anche per questo, forse, sarebbe stata necessaria a suo tempo una maggior attenzione in merito ai contenuti della legge delega  sul fronte politico e parlamentare.   Ma anche naturalmente su quello sindacale, atteso che, come la storia dimostra senza tema di smentita,  FLP DIFESA è stata l’unica a scendere in piazza, quando ancora non era legge dello Stato,  contro le scelte contenute nella delega, oggi purtroppo vincolanti.

 Attenderemo ora con ansia di conoscere gli approdi conclusivi dei provvedimenti e i testi definiti che verranno adottati in seconda lettura dal Governo, che sicuramente vedranno la luce entro la fine di quest’ anno per poter entrare in vigore entro i tempi fissati  dalla delega. Ovviamente ne daremo conto ai lavoratori, accompagnandoli con un nostro più esaustivo giudizio, come sempre abbiamo fatto sinora.

 Forse, il 27 p.v., riunione con il Ministro: ma serve proprio, ora, dopo i pareri resi dal Parlamento?

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Pareri Commissione Difesa SENATO sui decreti attuativi L. 244

Allegato 2: Pareri Commissione Difesa CAMERA sui decreti attuativi L. 244