Notiziario n. 35 del 1 aprile 2015 –
Riportiamo di seguito il Notiziario FLP n. 19 del 31 marzo 2015 che reca una prima riflessione della nostra Federazione sull’avvio del confronto politico sulla mobilità nel pubblico impiego, che partirà con la riunione in agenda per domani 2 aprile sulle c.d. “tabelle di equiparazione” o “di corrispondenza”.
” Dopo l’ incessante serie di articoli sulla stampa nazionale relativi alla prossima uscita delle tabelle di equiparazione fra i comparti di contrattazione legate alla mobilità intercompartimentale nel Pubblico impiego è finalmente arrivata la convocazione per il 2 aprile p.v presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica.
Si tratta forse della sola riunione che la Ministra per la Pubblica Amministrazione, o molto più probabilmente un suo delegato, porrà in essere per informare ( bontà sua ), su una materia che è invece specificatamente contrattuale, le OO.SS. sull’equiparazione delle professionalità tra i diversi comparti della PA interessati ai processi di ristrutturazione e chiusura.
Si ripete quindi il film che abbiamo già visto in occasione della “non riforma PA” Renzi Madia di cui al DL 90/2014 e al DDL delega ora in discussione al Senato, avviata senza alcun vero confronto con chi rappresenta i lavoratori pubblici italiani, mediante la celebrazione di una riunione (l’unica avutasi con la Ministra) all’immediata vigilia dell’approvazione dei provvedimenti .
Le scelte del DL 90/2014 non hanno reso più fruibile la macchina pubblica agli utenti, non hanno limitato lo scempio delle corruttele, non hanno recuperato sul fronte delle esternalizzazione dei servizi, anzi in alcuni casi (esempio il Ministero dell’Ambiente) hanno confermato spese faraoniche per fantomatiche società in house che con il proprio personale si sostituisce in tutto e per tutto ai lavoratori pubblici con un evidente spreco di risorse.
Proprio per questo, e ancor prima della riunione del 2 aprile, la FLP ribadisce innanzitutto il proprio NO, forte e deciso, a quel modello di non “riforma della PA” basata sulla mobilità forzosa e il demansionamento del personale.
Siamo ancora di più convinti che un serio processo di riorganizzazione della macchina pubblica debba prevedere investimenti certi e processi di riorganizzazione finalizzati ad una pubblica amministrazione che recuperi competenze e attività; riteniamo assolutamente non più rinviabile l’apertura di una vera stagione contrattuale in cui si parli del lavoro pubblico e dei suoi dipendenti e del loro diritto ad un salario in linea con quello percepito dalla altre pubbliche amministrazioni europee.
I risultati delle recenti elezioni RSU 2015, le centinaia di assemblee svolte negli uffici, nelle direzioni, nelle scuole, nei ministeri, nelle agenzie fiscali, nelle sedi centrali e periferiche della pubblica amministrazione italiana, hanno consegnato la fotografia di un lavoratore pubblico che, anche premiando le liste della FLP su tutto il territorio nazionale, ha condiviso la nostra scelta di fondo di batterci per la difesa ed il rispetto dei diritti costituzionali, il diritto al lavoro e il diritto al salario.
E su questo continueremo la nostra battaglia e porteremo avanti il nostro impegno.
LA SEGRETERIA GENERALE FLP “
Naturalmente, vedremo se tra le tabelle che verranno presentate ci sarà anche quella relativa alla equiparazione tra gradi militari e posizioni civili, su cui c’è la nota proposta avanzata da A.D. e OO.SS
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA