Notiziario n. 75 del 10 luglio 2015 –
Riportiamo di seguito il Notiziario n. 33 dell’8 luglio u.s. con il quale la nostra Federazione evidenzia come, a distanza oramai di due settimane dalla storica sentenza della Corte Costituzionale sul ricorso presentato nel 2011 da FLP che ha dichiarato illegittimo l’attuale blocco dei contratti di lavoro del settore pubblico, continuino i maldestri ma oramai infruttuosi tentativi da parte di alcune sigle, in primis CGIL-CISL-UIL, di volersi appropriare di un risultano che certo non appartiene a loro e alle loro iniziative. Ma la verità storica è un’altra, e i lavoratori pubblici questo lo hanno già ben compreso.
” A distanza di circa due settimane dalla pronuncia della Corte Costituzionale sul ricorso della FLP continuano i tentativi da più parti di appropriarsi dei meriti di questa storica decisione.
E’ vero: le vittorie hanno sempre tanti padri. Ma la verità è una sola!
Nel 2011 la FLP decise di mettere in campo una straordinaria iniziativa denominata “un euro per fare giustizia” che coinvolse migliaia di lavoratori e lavoratrici nel proporre un ricorso, tramite il giudice del lavoro, per vedere riconosciuta l’incostituzionalità della norma che bloccava “sine die” i contratti del pubblico impiego.
Ma non ci siamo limitati a proporre ricorso.
In questi anni abbiamo accompagnato l’iniziativa giurisdizionale con una serie di azioni, di mobilitazione e di sensibilizzazione della politica e della società civile, portando la voce dei lavoratori pubblici all’interno del Forum PA e dei Palazzi di Camera e Senato nel corso di numerose audizioni.
Più di un anno fa abbiamo messo in mora le controparti inviando la piattaforma per il rinnovo dei contratti alla Funzione Pubblica e all’ARAN.
Se la Corte si è pronunciata per l’incostituzionalità, nonostante le fortissime pressioni del Governo e dei mass media, è perché in questi mesi abbiamo tenuto alta la vigilanza e la mobilitazione. Non dimentichiamoci da ultime le iniziative con il Movimento 5 Stelle e il Gruppo dei Verdi che in modo esplicito hanno appoggiato le nostre posizioni.
Se adesso si riparla di contratti, se CGILCISLUIL si affannano fuori tempo massimo a predisporre piattaforme contrattuali, tra l’altro generiche e prive di ogni reale riferimento economico, il merito è solo della FLP.
Fino a pochi giorni fa “lor signori” balbettavano di compatibilità economiche, di privilegi dei lavoratori pubblici e chiedevano timidamente solo una contrattazione normativa, senza alcun beneficio economico, per non disturbare i governi amici.
Questa è la verità !
La FLP ha dimostrato che in questo paese se non si hanno scheletri nell’armadio, non si difendono apparati e caste di impresentabili, che hanno perso ogni rapporto con i lavoratori e i loro bisogni per gestire holding economiche, si può non solo fare sindacato, ma ottenere anche risultati concreti per i lavoratori.
Ma in questa vicenda si sono visti anche altri sindacati.
Quelli che si sono schierati dalla parte di “Tafazzi”, cercando di mascherare il proprio immobilismo parolaio e demagogico con comunicati nichilisti il cui assunto è “con la sentenza della Corte non cambia nulla e anzi vi tolgono pure gli 80 euro”.
A loro rispondiamo che per noi i contratti vanno rinnovati da subito e con incrementi economici che riconoscano la perdita del potere d’acquisto degli ultimi sei anni.
Il riconoscere l’incostituzionalità sopravvenuta, come avrebbe statuito la Consulta secondo il comunicato stampa diramato il 24 giugno, non significa in alcun modo che i contratti che andremo a rinnovare non possano prevedere il riconoscimento economico di quanto non corrisposto negli anni di blocco.
Non te lo impedisce la contrattazione che invece dovrà prevedere forme di recupero di quanto ingiustamente sottratto.
E comunque, ove dovessero permanere resistenze e impedimenti a riconoscere quanto spettante in sede contrattuale, verificheremo tutte le iniziative affinchè comunque il personale venga indennizzato per il grave danno economico subito nel periodo di blocco contrattuale.
Come vedete quest’importante sentenza , che tra l’altro andrà attentamente letta quando depositata per coglierne appieno tutti gli aspetti e le potenzialità, interrompe l’inaccettabile situazione discriminatoria di questi anni e apre nuovi scenari di partecipazione per i lavoratori.
Nei giorni immediatamente successivi all’annuncio della sentenza la FLP ha scritto a Renzi e alla Madia chiedendo l’immediata apertura della contrattazione perché non un solo minuto ancora si può perdere.
E nelle prossime ore notificheremo alla Funzione Pubblica e all’Aran l’integrazione alla piattaforma presentata con l’indicazione delle nuove richieste economiche e professionali.
Perché noi facciamo sul serio.
LA SEGRETERIA GENERALE FLP “
Ripubblichiamo su questa stessa pagina, a beneficio dei pochi che ancora non li avessero letti, i documenti della Corte, l’intervista al Segretario Generale FLP Marco Carlomagno sul quotidiano La Repubblica del 25 giugno 2015 e la lettera inviata al Presidente Renzi e alla Ministra alla PA Madia all’indomani della sentenza con la richiesta di avvio immediato del tavolo negoziale all’ARAN.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA
Allegato1: I documenti della Corte Costituzionale: Avviso della Cancelleria della Corte Costituzionale di udienza pubblica Corte Costituzionale – calendario dell’ udienza del 23.06.2015 Il comunicato Ufficiale della Corte Costituzionale
Allegato 2: La Repubblica 25.06.2015 – Intervista al Segretario Generale FLP
Allegato 3: La lettera del Segr. Gen. FLP al Presidente Renzi e alla Ministra alla PA Madia