Pubblichiamo il testo del “maxiemendamento” votato dalla Camera e relativo alla legge di stabilità 2016. Nessuna novità per il rinnovo dei contratti. Il provvedimento già al Senato per la seconda e definitiva lettura

News del 21 dicembre 2015, h. 18.00 –

Immagine legge stabilitàCon 291 sì, 68 no e tre astenuti, la Camera dei Deputati, nella note di domenica 20 dicembre 2015, ha accesso la luce verde sul maxiemendamento relativo al disegno di legge (DDL) di stabilità 2016, che ora dovrà passare all’esame in seconda lettura del Senato, dove è già approdato in data di oggi (A.S. 2111-B, che pubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina).  Il voto definitivo è previsto nei prossimi giornI  e comunque prima di Natale, dopodichè il testo approvato verrà inviato alla firma del Capo dello Stato, cui seguirà entro fine anno la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le legge entrerà ovviamente in vigore il 1 gennaio p.v.

Come si ricorderà, il DDL stabilità 2016 era stato approvato dal Consiglio dei Ministri in data 15 ottobre u.s., e poi, dopo una lunga settimana in cui si sono succeduti diversi testi  non ufficiali che abbiamo  pubblicato in successione su questo nostro sito, è approdato infine in data 26 ottobre al Senato.

L’esame di questo ramo del Parlamento ha portato ad alcune modifiche rispetto al testo originario varato dal Consiglio dei Ministri, soprattutto in ordine alle misure per la casa (c.d. “pacchetto casa”). Dette modifiche si possono così brevemente riassumere:

  • saranno esentati da TASI anche gli immobili concessi in comodato come prime case a figli, genitori o parenti disabili fino al secondo grado;
  • sconto del 25 % sull’IMU a chi affitta a canone concordato, e dunque a prezzi inferiori a quelli di mercato, e stretta su affitti e contratti di locazione che devono essere registrati entro 30 gg.;
  • finanziamento dello sblocco degli scatti dei docenti universitari; 5 mln in più per le borse di studio degli studenti; 25 mln in più per le scuole paritarie e 10 per i libri di testo;
  • innalzamento del c.d. “bonus mobili” per le giovani coppie senza obbligo di ristrutturazione (detrazione al 50%, e tetto che sale da 8mila  a 16mila €);
  • il canone RAI – che entrerà nella bolletta dell’elettricità e ridotto a 100 € annue (113.00 € nel 2015) –  verrà diviso in 10 rate mensili e pagato con la bolletta da gennaio a ottobre;
  • il tetto del contante, che il DDL elevava a 3000 € dai 1000 € attuali fissati dal Governo Monti, viene ripristinato a 1000 € ma solo per i c.d.“money transfer” (trasferimento di soldi attraverso circuiti alternativi alle Banche), che in base ad un’ analisi della Guardia di Finanza, spesso vengono utilizzati per operazioni illegali.

L’esame successivo della Camera, conclusosi domenica 20 u.s.,  ha portato ad ulteriori integrazioni e modifiche, facendo così lievitare la manovra a oltre 30 miliardi, sostenuta da una crescita del debito dal 2,2 al 2,4 %. Delle novità introdotte dalla Camera diamo di seguito una brevissima sintesi:

  • istituito un fondo di solidarietà per i piccoli obbligazionisti che hanno perso i loro risparmi dopo il salvataggio delle quattro banche (Banca delle Marche, Banca Popolare dell’Etruria, Carife e CariChieti);
  • previsti anche degli investimenti per il Sud, un pacchetto sicurezza-cultura da 2,6 miliardi, le cui coperture sono state trovate aumentando il deficit dal 2,2 al 2,4%. A tal riguardo, si segnala che “nelle more dell’attuazione della delega sulla revisione dei ruoli delle Forze di polizia, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle Forze armate e per il riconoscimento dell’impegno profuso al fine di fronteggiare le eccezionali esigenze di sicurezza nazionale, per l’anno 2016 al personale appartenente ai corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e alle Forze armate non destinatario di un trattamento retributivo dirigenziale è riconosciuto un contributo straordinario pari a 960 euro su base annua, da corrispondere in quote di pari importo a partire dalla prima retribuzione utile e in relazione al periodo di servizio prestato nel corso dell’anno 2016. Il contributo non ha natura retributiva, non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dell’imposta regionale sulle attività produttive e non è assoggettato a contribuzione previdenziale e assistenziale”;
  • per i medici, invece, è stato dato il via libera a contratti flessibili fino a luglio e prorogabili fino a ottobre e il concorso straordinario destinato al 50% dei precari;
  • approvate infine le novità sull’autovelox che accerterà le violazioni di Rc auto e revisioni, e la possibilità di pagare con carte di credito e bancomat somme inferiori a un euro come caffè o il parchimetro.

Tra le conferme più importanti ci sono l’abolizione della Tasi sullaprima casa ma non sugli immobili di lusso, l’eliminazione delle clausole di salvaguardia da 16,8 miliardi che hanno evitato gli aumenti di Iva e accise e l’ampliamento della “no tax area“ (esenzione dall’Irpef) per i pensionati over 75 con un reddito inferiore ai 8000 euro, contro i 7750 attuali.

A parte queste modifiche introdotte dai due rami del Parlamento, le scelte di bilancio sono rimaste le stesse di quelle del DDL approvato dal Consiglio dei Ministri, e pertanto non potrà mutare il giudizio politico fortemente negativo espresso dalla nostra Federazione,  atteso che siamo di fronte a di una legge di stabilità non espansiva, che non opera investimenti, che non crea lavoro, che non incide significativamente sull’enorme tasso di disoccupazione giovanile, che non porta nulla al Sud, che certo riduce le imposte sulla prima casa, ma lo fa a tutti (anche a chi ha case da 1 milioni di € di valore!), che taglia la spesa sanitaria nel triennio, che non aumenta la flessibilità in uscita e, infine, che riduce la possibilità di una efficace lotta all’evasione attraverso l’aumento a 3000 € del limite dei pagamenti in contanti.

Non parliamo poi del pubblico impiego: dopo 6 anni di blocco di contratti e retribuzioni, superato solo attraverso il pronunciamneto di luglio scorso della Corte Costituzionale a seguito del ricorso presentato da FLP, per i rinnovi 2016/2018 vengono stanziate risorse risibili (300 mln, di cui 73 per il comparto sicurezza e difesa) che corrisponderanno a regime a incrementi altrettanto risibili, umilianti e offensivi per gli statali (5/6 euro netti in busta paga). Dobbiamo pertanto prendere atto che il Governo è rimasto sordo alle richieste dei lavoratori pubblici venute anche dalla grande e unitaria manifestazione del 28 novembre p.v. a Roma e alle sollecitazioni delle Parti sindacali. La circostanza, evidentemente,  non potrà non avere ricadute negative nelle relazioni sindacali.

Insieme con il testo del DDL votato dalla Camera e già approdato al Senato, pubblichiamo anche su questa stessa paginauna sintesi degli emendamenti approvati nelle due Commissioni Bilancio (allegato 2) e il resoconto dell’audizione della Corte dei Conti sul testo del provvedimento (allegato 3).

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA