Notiziario n. 109 del 31 ottobre 2017 –
A distanza di quindici giorni dall’adozione da parte del Consiglio dei Ministri “salvo intese”, secondo la formula in voga da qualche anno che apre a successive rivisitazioni del testo come avvenuto anche in questa circostanza, il disegno di legge di bilancio 2018 è finalmente approdato in Parlamento (DDL 2960) dopo il decreto autorizzatorio di presentazione alle Camere firmato dal Presidente della Repubblica in data 29 u.s. ed ora, a partire dal Senato, comincerà il complesso iter parlamentare per il varo della legge che entrerà in vigore il 1 gennaio p.v..
Pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1 il testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato, che è composto da 120 articoli, e realizza nel complesso una manovra da 20 miliardi di €. Le diverse misure saranno finanziate dai tagli della spesa pubblica previsti per il 2018, dalle misure derivanti dalla lotta all’evasione fiscale e da un allargamento della rottamazione delle cartelle.
Il grosso della manovra (15,7 mld di € per il 2018 e 11,4 mld per il 2019) sarà assorbito dalla neutralizzazione delle c.d. “clausole di salvaguardia” , che bloccheranno i previsti aumenti di IVA e accise che avrebbero comportato un sicuro aumento dei prezzi al consumo con quel che segue e consegue.
Tra le altre misure particolarmente importanti, vanno sicuramente annoverate quelle a sostegno della occupazione giovanile e delle assunzioni agevolate nei confronti degli under 29, gli incentivi per gli investimenti industriali (industria 4.0) e il c.d “reddito di inclusione sociale” per il quale sono previsti 600 milioni nel 2018, 900 milioni nel 2019, 1.200 milioni nel 2020.
Tra le misure certamente più attese dai dipendenti pubblici, quelle relative allo stanziamento delle risorse per il rinnovo dei contratti pubblici dopo ben sette lunghi anni di blocco, rimosso solo a seguito della ben nota sentenza della Corte Costituzionale n. 178 depositata il 23 luglio 2015, con la quale la Consulta, investita della questione dal Tribunale di Roma a seguito del ricorso presentato dalla FLP, aveva dichiarato l’illegittimità costituzionale sopravvenuta – dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza nella Gazzetta Ufficiale e nei termini indicati in motivazione – del regime di sospensione della contrattazione collettiva. Il che costituisce l’indubbio merito storico della nostra Federazione. Le risorse stanziate nel DDL bilancio 2018 per i rinnovi contrattuali dovrebbero essere pari a 1,7 mld di €, le quali, unite a quelle previste dalla leggi di bilancio 2016 e 2017, portano a 2,85 mld € l’accantonamento complessivo.
Un capitolo a parte merita la vicenda, di straordinario interesse per il personale civile della Difesa, legata all’accordo del 5 aprile con il Vertice politico della Difesa. Ebbene, le norme che attendevamo (Fondo aggiuntivo di 21 mln annui per il triennio e progressioni tra le aree) e che, in base agli impegni assunti dalla Ministra, avrebbero dovuto trovare posto all’interno del DDL di bilancio, purtroppo allo stato non ci sono ancora. Sapevamo che non sarebbe stata cosa facile, e facile in effetti non è stato per ragioni sostanzialmente tecniche (MEF). Ne è ben consapevole la stessa Ministra che, in data di ieri, ha diffuso un “comunicato stampa”, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2, che così testualmente recita: “Nel disegno di legge di bilancio non hanno, al momento, per ragioni tecniche, trovato collocazione alcuni importanti provvedimenti a favore del personale civile della Difesa per i quali il Ministro si era fortemente impegnata, insieme al Governo, nell’ambito di obiettivi condivisi con le organizzazioni sindacali. Il Fondo integrativo per il trattamento economico e le progressioni fra le aree funzionali rappresentano per la Difesa obiettivi prioritari per la valorizzazione del personale civile. Per questo il Ministro assicura l’impegno personale nelle sedi parlamentari affinché i provvedimenti siano inseriti nella legge di bilancio”. In questa legge, dunque!
Nel prenderne atto, ci riserviamo nei prossimi giorni una più attenta valutazione, anche alla luce di quanto dovesse maturare in sede parlamentare, e ci riserviamo di assumere, anche unitariamente, le più idonee iniziative del caso.
La partita è ancora tutta da giocare, e la giocheremo davvero fino in fondo.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Il testo del DDL Bilancio 2018 bollinato dalla Ragioneria
Allegato 2: Ministero Difesa – Comunicato Stampa del 30.10.2017