Luci e ombre nell’Ipotesi di accordo sulle progressioni economiche 2018. La brutta furbata sul punteggio performance attribuito ai sindacalisti in full time: ci ci giustifica con la necessità di salvaguardia dei malati assenti tutto l’anno…. lo si poteva allora precisare delimitando il campo, e non ricorrere alla categoria dei “non valutati” che ricomprende anche i sindacalisti. Oggi la sottoscrizione dell’Ipotesi su FRD e fondo 21 mln. 2018?

Notiziario n. 84 del 3 agosto 2018 –

Martedì 31 luglio u.s., è stata sottoscritta da A.D. e sigle firmatarie del CCNL l’Ipotesi di accordo stralcio sulle progressioni economiche con decorrenza 1.1.2018, che ripubblichiamo in allegato su questa stessa pagina.

Come noto, alla predetta trattativa non ha partecipato la nostra O.S., e questo in ragione del fatto che FLP non ha firmato il CCNL 12.02.2018 e, in virtù dell’ art. 7 da noi contestato e oggetto di diverse nostre iniziative ricorsuali ancora in itinere, FLP DIFESA è in questo momento fuori dai tavoli negoziali nazionali.

Ma, pur dall’esterno, abbiamo comunque seguito la trattativa, ne abbiamo informato puntualmente i colleghi, anche più delle sigle che ai tavoli vi partecipavano direttamente, e, giunti ora a conclusione del percorso negoziale, esprimiamo il nostro giudizio.

La nostra prima riflessione riguarda il metodo praticato nel corso della trattativa. I colleghi sanno bene che, nei nostri Notiziari, usiamo scendere sempre nel dettaglio delle questioni e fornire sempre tutta la documentazione disponibile, allo scopo di rendere partecipi i lavoratori e di coinvolgerli attivamente. Ebbene, in questa circostanza, le OO.SS. partecipanti si sono comportate diversamente, oscurando sia i documenti in progress di AD che le eventuali controproposte sindacali. E’ vero che qualche documento è circolato sui social e circuiti particolari, ma  a carte oramai definite e quando si era oramai alla fine della giostra.

Sui contenuti dell’accordo: rispetto alle “circa 6000” posizioni previste per il 2018 dall’art.19 del CCNI 9.10.2017,  sono arrivate complessivamente  n. 6.898 posizioni a concorso per il passaggio di fascia, e questo è un fatto certamente positivo.

In merito ai criteri/punteggi per le prove selettive fissati dall’Ipotesi, in epoca non sospetta (era l’11 luglio 2018, si veda il Notiziario n. 74), FLP DIFESA espresse i propri convincimenti al riguardo: va ridotto fortemente il differenziale a favore dei titoli meno elevati, ma servirebbe anche far pesare di più l’anzianità nella fascia di appartenenza dal terzo anno in avanti e differenziare di più i  punteggi per la performance, il tutto al solo fine di evitare gli effetti negativi delle precedenti procedure” .

L’Ipotesi di accordo sulle progressioni 2018 ha recepito questi nostri convincimenti:

  • è stato ridotto il differenziale tra i titoli di studio (8 punti tra titolo minimo e massimo in area 2^, l’anno scorso era di 24 punti!);
  • sono previsti “4 punti  per ogni anno di servizio nella fascia retributiva di appartenenza successivo ai primi 2 anni”;  
  • sui punteggi per la performance, la maggiore differenziazione (non più niente punti tra zero e 40) ha però portato, alla fine, ad un autentico colpo di mano: 37 punti anche per tutti i non valutati, tra i quali vanno naturalmente ricompresi i sindacalisti in distacco full time. Qualcuno giustifica la scelta con la tutela dei malati gravi assenti durante l’anno. Bastava precisarlo, allora, così invece è solo una pessima furbata. La notizia era girata sui social, con giudizi di scelta “vergognosa”, una scelta non nuova che noi nel 2017 contrastammo, come qualcuno ricorderà. Ora è passata, invece, e anche con l’avallo di OO.SS. che  avevano gridato allo scandalo: evviva la coerenza! Ora attendiamo di vedere se MEF e FP certificheranno questo scelta.
  • infine, inserito il punteggio per il servizio nei ruoli militari, come FLP aveva chiesto negli ultimi anni.

Domandone finale: questo impianto basterà ad assicurare che, nel 2018, “passeranno tutti coloro che non sono ancora progrediti nell’area dal 2016”?  Per la verità, qualcuno già mette in dubbio l’assunto, si dovranno allora attenderemo i risultati.

Quel che è certo, però, come abbiamo detto nel precedente Notiziario n. 83 del 31 u.s.,  è che il danno già prodotto da CGIL-CISL-UIL nel 2016 e dall’A.D. nel 2017 (uno/due anni di mancata progressione economica, con riflessi su pensione e liquidazione), purtroppo, non potrà più essere cancellato, e i lavoratori questo lo sanno bene. Se il danno si estendesse anche al 2018, sarebbe davvero un bel guaio.

Oggi, dovrebbe essere il giorno del secondo accordo relativo alla distribuzione del FRD (ex FUA) e dei 21 mln. € 2018. Abbiamo già espresso la nostra opinione al riguardo nel  Notiziario n. 83 del 31 u.s. e detto dei possibili rischi legati al via libera di OIV e alle certificazioni di MEF, in primis, e FP. Se l’accordo verrà firmato, questo dovrebbe significare che le verifiche sono state esperite da A.D. con esito positivo.

Attendiamo di conoscerne i contenuti, e poi diremo la nostra anche sulle scelte di distribuzione del FRD.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 31.07.2018 -Ipotesi accordo stracio sulle progressioni economiche 2018

ULTIMORA 03.08.2018, h.16.30 –

Facendo seguito al presente Notiziario, informiamo che è stato sottoscritto in mattinata dalle OO.SS. firmatarie del CCNL l’Ipotesi di accordo per la distribuzione del Fondo Risorse Decentrate (FRD, ex FUA), sui cui contenuti, su alcuni aspetti diversi dagli annunci letti in questi giorni, avremo modo di esplicitare prossimamente  le nostre osservazioni e le nostre riflessioni al riguardo.

In allegato, copia del testo sottoscritto che, è bene comunque precisare, al pari di quello sottoscritto in data 31 luglio u.s. sulle progressioni economiche 2018, per entrare formalmente in vigore, dovrà essere certificato da MEF e FP.

FLP DIFESA – COORDINAMENTO NAZIONALE

Allegato: 3.08.2018 – Ipotesi accordo distribuzione FRD 2018