Dopo la sottoscrizione dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Comparto per le Funzioni Centrali dello scorso 5 gennaio, nessuna fumata bianca per la certificazione del documento da parte degli organi competenti. Anzi, fra poco saranno passati 3 mesi, e il CCNL è ancora fermo alla Ragioneria Generale, e dunque non è ancora avviato alla Corte dei Conti. Dunque ancora tempi difficilmente prevedibili per avere la firma sul CCNL definitivo. FLP scrive ai ministri della PA e dell’Economia e ne sollecita l’immediata certificazione

Notiziario FLP Difesa n. 18 del 14 marzo 2022 –

Riportiamo di seguito il notiziario n. 10 dello scorso 11 marzo della nostra Federazione, che riferisce della iniziativa assunta presso i ministri della P.A. e dell’Economia, affinchè si possa pervenire in tempi quanto più possibile rapidi alla certificazione del nuovo CCNL FC, peraltro ormai scaduto, e procedere alla attribuzione delle relative risorse economiche al personale destinatario.

Trascriviamo di seguito la nota indirizzata in data odierna ai Ministri Brunetta e Franco per sollecitare l’approvazione dell’iter di certificazione dell’Ipotesi di CCNL delle Funzioni Centrali sottoscritto all’Aran il 5 gennaio 2022.

“Egregi  Ministri,

come  noto il 5 gennaio 2022 è stata sottoscritta dall’Aran e dalle Confederazioni e Federazioni sindacali maggiormente rappresentative l’Ipotesi di CCNL delle Funzioni Centrali relativo al triennio 2019-2021.

Registriamo con preoccupazione come, a distanza di più di due mesi, tale Ipotesi non risulta ancora  certificata dalla Ragioneria Generale e quindi non avviata al controllo della Corte dei Conti, condizione necessaria affinché il Governo possa autorizzare l’Aran alla sottoscrizione definitiva.

In questo modo, incredibilmente, nuovi ritardi si accumulano, a fronte di un rinnovo contrattuale già del resto definito solo al termine del triennio di riferimento, con la conseguente impossibilità di poter erogare al personale quanto spettante in termini di incrementi economici e di arretrati, nonché di dare attuazione alle norme contrattuali relative al nuovo ordinamento professionale, al lavoro agile e da remoto, e a tutti quegli ulteriori aspetti normativi, innovativi, legati al trattamento delle ferie, dei permessi, della tutela della salute, e del sistema di partecipazione e di relazioni sindacali.

Vi chiediamo quindi di porre in essere tutte le iniziative necessarie di Vostra competenza  affinché vengano rimossi gli ostacoli che ancora ingiustificatamente si frappongono, permettendo così la definizione il prima possibile dell’intero iter negoziale.

Distinti saluti.                                                                                             Il Segretario Generale

                                                                                                                     Marco Carlomagno                                    

Ritardi che vedono il Contratto ancora fermo in Ragioneria Generale dello Stato, e quindi neanche all’esame della Corte dei Conti, che rischia di procrastinare ancora a lungo gli effetti economici, giuridici e ordinamentali faticosamente definiti in Aran dopo più di otto mesi di un negoziato iniziato già fuori tempo massimo per le lungaggini legate all’emanazione dell’Atto di indirizzo da parte del Governo.

Una situazione insostenibile a cui l’Esecutivo deve porre rimedio il prima possibile. 

 La Segreteria Generale FLP

Una situazione ancor più insostenibile nella Difesa, dove fra l’altro altre voci salariali da tempo attese (i risparmi derivanti dalla riforma Di Paola, e i 21 milioni della performance organizzativa) sono già da tempo sparite per essere assorbite nel casse del MEF.

 IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA