Pubblicato in GU, lo scorso 22 giugno, il DL 75 “Misure urgenti in materia di personale” che prevede per la Difesa prevede solamente la istituzione della Direzione Nazionale degli Armamenti, sottratta a Segredifesa, alle dirette dipendenze del ministro; e oggi le cronache riportano la notizia dell’Accordo Quadro firmato dalla DNA con Orizzonte Sistemi Navali(51% Fincantieri e 49% Leonardo), relativo al mantenimento in condizioni operative della Portaerei Cavour e dei cacciatorpedinieri A.Doria. e C.Duilio: la privatizzazione procede, dopo l’apertura anche ad un privato del posto di Direttore della DNA.

Notiziario FLP Difesa n. 50 del 21 luglio 2023 –

La portaerei Cavour

La separazione di Segredifesa dalla Direzione Nazionale degli Armamenti, è nata nel 2015, col “Libro Bianco della Difesa” fortemente voluto dall’allora Ministra Pinotti, cui seguì la presentazione nel 2017 di un ddl di iniziativa governativa che prevedeva, fra le altre cose, che le competenze della DNA fossero in capo al Capo di SMD, il cui ruolo veniva notevolmente potenziato a discapito di SGD, cui sarebbero rimaste solo le residue competenze amministrative.

Il ddl non vide la luce, e oggi, a distanza di qualche anno da quel tentativo, a nostro parere fortunatamente mai approdato a legge dello Stato, la circostanza purtroppo si ripete, ancorchè con forme e finalità diverse. Il recente D.L. 22.06.2023, n. 75 interviene, all’art. 4, con urgenti “misure in materia di personale” del Ministero della Difesa, disponendo la scorporazione del Segretario Generale, in capo al quale residuano solo competenze amministrative in quanto organo di vertice delle Direzioni Generali e degli Uffici Centrali, dal Direttore Nazionale degli Armamenti, posto alle dirette dipendenze del Ministro della Difesa,  che  può essere scelto fra alti ufficiali, dirigenti civili del Ministero della Difesa  o di altre Amministrazioni dello Stato, ma anche fra personale estraneo alle stesse, …responsabile…dell’organizzazione e del funzionamento dell’area tecnico-industriale nonché delle attività di innovazione e ricerca tecnologica e di sviluppo, produzione ed approvvigionamento dei sistemi d’arma”.

Un’autentica rivoluzione rispetto agli equilibri a suo tempo disegnati dalla Legge 25/1997 e alla storica articolazione del Dicastero nelle due tradizionali aree, quella tecnico-operativa, ovviamente più corposa in ragione dei compiti ad essa assegnati, e quella tecnico-amministrativa, il cui peso specifico era sostenuto in particolare dalle incombenze afferenti alla Direzione Nazionale Armamenti, snodo essenziale per la vita e le attività complessive del M.D.

Questa autentica rivoluzione nel mondo della Difesa sta incredibilmente passando quasi in sordina: scarsissima attenzione da parte dei media e assenza di qualsiasi dibattito al riguardo, frutto anche, verosimilmente, del basso profilo volutamente dato nella circostanza da palazzo Chigi, che in sede di comunicato stampa sul Consiglio dei Ministri che ha adottato il secondo decreto legge sulla P.A. poi pubblicato in G.U. come DL 75, non ne recava il benché minimo cenno, e la cosa non può non stupire ed innescare tutta una serie di comprensibili domande, attesa anche la evidente lontananza da quell’impegno di valorizzazione del personale civile che il nostro Ministro aveva assunto con  le OO.SS fin dall’inizio del suo incarico.  

E comunque le scelte di cui sopra risultano di grande interesse per le Rappresentanze  Sindacali, sin qui escluse totalmente da ogni interlocuzione al riguardo anche sotto il profilo della mera informazione,  e ancor di più per il personale in forza a SGD/DNA e  a quello comunque direttamente interessato, in primis il personale della c.d. area industriale della Difesa, che dovrà giocoforza subire sulla propria pelle gli effetti di quella scelta e che, anche alla luce dei movimenti in corso, si pone giustamente una serie di domande anche in prospettiva futura che non possono in alcun modo essere eluse.

Intanto è nella cronaca di questi giorni la notizia che la Direzione Nazionale Armamenti ha firmato con Orizzonte Sistemi Navali (51% Fincantieri e 49% Leonardo) l’accordo quadro di Mantenimento in condizioni operative per la portaerei Cavour e i cacciatorpediniere classe Orizzonte Andrea Doria e Caio Duilio della Marina Militare; ormai dunque la privatizzazione è fatto sempre più concreto, e con essa, evidentemente, anche la liquidazione di buona parte delle attività di lavoro della componente civile.

Abbiamo quindi scritto lo scorso 10 luglio al Ministro Crosetto una nota, che alleghiamo al notiziario, chiedendo di voler convocare un incontro urgente con le parti sociali al fine di voler chiarire le ragioni della norma ed i relativi obbiettivi, e di avviare un tavolo che consenta di comprendere e condividere le ricadute che la stessa avrà sugli assetti organizzativi, sugli uffici e sul personale in forza.

E’ tutto, cordialissimi saluti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA  Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI

Allegato : 10.07.2023 Nota FLP Difesa al ministro Crosetto