Seconda riunione in ARAN per il rinnovo 2022-2024 del CCNL Funzioni Centrali. Presentata dall’Agenzia una bozza di articolato su relazioni sindacali, lavoro da remoto e ferie, con conferma sostanziale delle norme del vigente CCNL. Il giudizio della FLP: i nodi sono ancora tutti da sciogliere, sia sulla la parte economica (previsti aumenti pari al 5,78%, a fronte di un’inflazione del 18% nel triennio) che sulla parte normativa. Prossima riunione, il 23 luglio.

Notiziario FLP DIFESA n. 43 del 12 luglio 2024 –

Dopo la prima riunione avvenuta in data 13 giugno u.s. che ha segnato l’avvio della contrattazione collettiva per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali (F.C.) per il triennio 2022-2024, dei cui temi e problemi avevamo informato i colleghi anche con riferimento all’ atto di indirizzo firmato dal Ministro della Funzione Pubblica (si veda il Notiziario FLP n. 17 del 29 maggio u.s. ), riunione di cui contenuti e risultanze abbiamo riferito all’interno del comunicato stampa (leggi) diffuso nella stessa giornata dalla nostra Federazione, il confronto tra le Parti è entrato nel vivo nel corso della seconda riunione in ARAN, tenutasi in data 10 lug. u.s.

Sui contenuti della predetta riunione, la nostra Federazione ha diffuso in pari data il Notiziario n. 22, che di seguito si riporta nella sua stesura integrale:

Nella giornata di oggi è ripreso il negoziato con Aran per il rinnovo del CCNL FC 2022/2024.

A inizio riunione Aran ha formalizzato, nel dettaglio, la parte economica del CCNL FC come derivante dai finanziamenti previsti a tal fine dalle leggi di bilancio del triennio.

A regime (dal 1 gennaio 2024) l’incremento medio pro-capite lordo è di 159 euro circa.  Tale somma deriva dal calcolo del 5,78 % (percentuale di incremento) sulla media delle retribuzioni complessive del comparto, stimata sui dati RGS pari a 35.900 euro annui lordi. I benefici economici invece previsti dalle leggi di bilancio per il 2022 sono pari allo 0,26 %, e per il 2023 all’1,46%. Che unitamente a quanto stanziato con la legge di bilancio 2024 portano a regime il “beneficio” economico complessivo del triennio al 5,78%.

Buona parte delle somme spettanti in busta paga dal rinnovo contrattuale sono state già erogate con il decreto anticipi del 2023 (circa il 49% del totale), il che significa che restano disponibili circa 80 euro lordi medi pro-capite a decorrere dal 1 gen 2024 (per il 2022 e 2023 l’anticipo è stato superiore a quello maturato) al lordo delle somme che comunque dovranno essere destinate ai FRD e alla contrattazione di Ente/Ministero

E’ evidente, quindi,  come  lo stanziamento non recuperi l’inflazione del triennio pari all’incirca al 18 per cento, e che sono quindi necessarie nuove ed incisive azioni e interventi che implementino adeguatamente le risorse, come ad esempio quella del superamento della norma “taglia fondi risorse della contrattazione integrativa”, che a tutt’oggi impedisce di utilizzare le risorse già nella disponibilità delle Amm.ni per la contrattazione integrativa, ancorandole anacronisticamente a quelle che erano disponibili nel lontano 2016. Così come va affrontata la questione di buoni pasto, il cui valore va significativamente aumentato, per fare fronte a quanto avvenuto in questi anni in termini di aumento del costo della vita.

Per noi il CCNL è uno strumento fondamentale per modernizzare le PA e valorizzare il personale nell’interesse del sistema Paese. E’ un’occasione da non perdere, e quindi è necessario rafforzare tutte quelle voci che sono nella disponibilità delle parti, tra cui il superamento dei paletti e dei vincoli sul lavoro agile e da remoto, e del principio della cosiddetta prevalenza “tout court” del lavoro in presenza. Chiediamo, inoltre, il rafforzamento del sistema di partecipazione e la piena contrattazione sui temi dell’organizzazione del lavoro, dei servizi, sull’articolazione dell’orario di lavoro, la formazione, la salute e la sicurezza sui   posti di lavoro.

La piena esigibilità degli istituti contrattuali, con la previsione di specifiche norme sanzionatorie per le amministrazioni che non attuano le norme contrattuali, e l’individuazione, all’interno del CCNL, dei parametri entro i quali gli istituti della formazione, del lavoro agile, e ad esempio dell’attivazione della nuova area delle elevate professionalità, debbono essere rispettati.

La rivisitazione del nuovo ordinamento e la proroga della norma in deroga per i passaggi tra le Aree con il rifinanziamento dell’istituto atteso che l’0,55% del monte salari, previsto dal CCNL 2019/2021 si è rivelato insufficiente in tutte le amministrazioni del comparto.

Il decollo dell’Organismo paritetico in Aran non solo per l’esame degli atti unilaterali delle Amministrazioni (previsto e mai attivato) ma anche delle interpretazioni delle norme del contratto che non possono essere gestite unilateralmente dagli Uffici dell’Aran.

Continueremo a proporre in ogni riunione ipotesi di lavoro e obiettivi precisi sui temi dell’innovazione, dei diritti, dell’ordinamento e delle carriere, del welfare aziendale e della conciliazione vita lavoro e misureremo le controparti sulla reale disponibilità a confrontarsi.

L’Aran oggi ha presentato una prima bozza di proposta su alcuni istituti (relazioni sindacali, lavoro agile e ferie) in gran parte simili all’attuale CCNL, in qualche caso potenzialmente anche peggiorativi, che non ci vedono d’accordo, e su cui invece per noi è necessario lavorare con nuove proposte.

Il confronto è stato aggiornato al 23 luglio alle 10,30. L’Aran dovrebbe inviare una bozza con ulteriori argomenti da discutere.

Il negoziato inizia a dispiegarsi, ma i nodi sono tutti da sciogliere. Sia sulla parte economica, che su quella normativa ed ordinamentale”

Come si può comprendere, la trattativa è ancora ai primi passi, e il confronto di merito sui singoli tempi non è ancora decollato. L’Agenzia ha inviato alle OO.SS. una prima bozza di articolato di CCNL con riferimento alle relazioni sindacali, al lavoro da remoto e alle ferie.  Sul primo punto, a nostro giudizio, la bozza ripropone l’impianto delle relazioni sindacali vigenti, anche con riferimento alla contrattazione decentrata nazionale e con l’aggiunta di alcune piccole integrazioni che però non mutano la sostanza del problema: le materie di contrattazione continuano ad essere molto ridotte e sostanzialmente limitate alla sola sfera economica, andrebbero pertanto allargate (per es., in materia di processi di riorganizzazione, di orario di lavoro, di mobilità, etc.) e rese più cogenti; e bisognerebbe trovare un rimedio agli effetti prodotti dalle interpretazioni unilaterali dell’ARAN e dai rilievi di MEF/FP, che alla fine diventano vincolanti ai fini degli accordi decentrati.

Per quanto attiene lavoro agile e da remoto, ARAN propone un maggior numero di giorni da fruire nelle condizioni  ex Leggi  104, 151 etc. , ma a nostro avviso occorre in primo luogo prevedere una norma specifica che riduca e flessibilizzi il più possibile la prevalenza del lavoro in presenza.

Per le norme relative alle ferie, ci sembra che qui anche da parte ARAN si riproponga in buona sostanza l’impianto esistente, con qualche piccola novità anche accettabile; ma, in particolare per quanto riguarda la monetizzabilità delle ferie maturate e non godute, viene riproposta la norma esistente (comma 11 art. 23 CCNL vigente) che non tiene in debito conto la sentenza del 18 gennaio 2024 della Corte di Giustizia UE.

La prossima, e terza in ordine di tempo, riunione in ARAN è in calendario per il 23 luglio p.v., dopo di ché ci si rivedrà verosimilmente dopo la pausa estiva.

Ovviamente, la nostra Federazione informerà tempestivamente i lavoratori dei suoi contenuti ed esiti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA