Notiziario FLP Difesa n. 63 del 31 ottobre 2024 –
Come riferito nel Notdif 61/24, in risposta alle richieste delle OOSS l’AD aveva proposto di ricondurre la materia delle relazioni sindacali ad un “prontuario” ad uso dei datori di lavoro, e dunque un documento interno che nulla ha a che fare con un testo condiviso, e che è lontano anni luce dalla valenza di un CCNI che sarebbe fondamentale oggi, alla soglia del 31.12.2024 – termine ultimo per la riduzione degli organici a 20.000 unità e nella considerazione che ristrutturazioni e riordini non sono certamente finiti, e che incombe l’ulteriore scure preannunciata dal Governo del taglio del 5% ai bilanci delle pubbliche amministrazioni.
Ci eravamo lasciati con l’impegno delle parti a lavorare sul documento, al fine di dare risposte al prosieguo della trattativa sul CCNI, e a tal fine FLP Difesa ha prodotto una bozza di “Protocollo d’Intesa” da utilizzare come strumento per costruire relazioni stabili tra l’Amministrazione e i soggetti sindacali, a tutti i livelli, improntato alla partecipazione consapevole e al dialogo costruttivo e trasparente. Il documento raccoglie le principali disposizioni che regolano le relazioni sindacali, fornendo altresì ulteriori indicazioni per disciplinare (e ottimizzare) i rapporti fra datori di lavoro e OO.SS., fra cui citiamo in particolare quelle relative a:
- Modalità di partecipazione: in merito le disposizioni vigenti prevedono che le convocazioni a riunione siano calendarizzate al di fuori dell’orario di lavoro; se consideriamo che in tal caso l’Amministrazione deve pagare lo straordinario alla delegazione trattante, non si comprende perché non sia più ragionevole tornare alle convocazioni in orario di lavoro, equiparando la partecipazione dei dirigenti sindacali(che costano molto meno) a servizio;
- Informazione: proprio alla luce del mai interrotto processo di ristrutturazione/riordino, è necessario che le relative informazioni vengano fornite alle parti sociali, ivi compresi gli organici previsti ed effettivi, anche dai datori di lavoro degli enti territoriali;
- contrattazione integrativa locale: deve essere avviata nel termine di 30 giorni dalla conclusione di quella nazionale;
- Diritto di assemblea: capita ancora che qualcuno non sappia che il tetto annuale è di 12 e non 10he ore;e capita anche che la partecipazione dei dipendenti non venga agevolata;
- Diritto di affissione: necessario richiamare anche il diritto alla bacheca digitale, questa sconosciuta…;
- Problematiche relative all’accesso dei dirigenti sindacali accreditati negli Enti: si chiede di dare precise indicazioni affinchè i dirigenti sindacali accreditati siano agevolati, e non equiparati a visitatori comuni.
Naturalmente con la trattazione di questa parte non abbiamo esaurito gli argomenti utili alla integrazione del CCNI, di cui abbiamo fornito la nostra “lista”…
A margine, abbiamo chiesto informazioni: -in merito alle criticità segnalate sulle procedure in corso per le progressioni verticali per la 1^ area: è stato infatti confermato che la sottoscrizione del contratto non consentirà la partecipazione dei vincitori alle progressioni orizzontali nel 2024 poiché il bando non è ancora in uscita (né lo consentirà nel 2025 dopo il transito in area assistenti, dovendo trascorrere due anni dalla firma del contratto prima di poter concorrere per un nuovo differenziale); dunque i colleghi dovranno ben valutare se è conveniente, anche a seconda della propria anzianità servizio, firmare o meno il contratto, la cui firma, con scelte più oculate dell’amministrazione, avrebbe potuto essere calendarizzata dopo lo svolgimento delle procedure per le progressioni orizzontali, per dare modo ai colleghi operatori che non hanno avuto accesso al differenziale stipendiale lo scorso anno, di farlo ora prima di passare assistenti; – per le assunzioni in 2^ area abbiamo chiesto per quale ragione i vincitori debbano recarsi di persona a sottoscrivere il contratto, accollandosi le spese di viaggio, quando, in tempi di intelligenza artificiale, basterebbe una firma elettronica certificata, ma su questo non ci è stata data risposta, ne riparleremo al prossimo appuntamento.
L’AD inoltre ha preso le distanze dalla metodologia procedurale adottata in Agenzia Industrie Difesa per i passaggi verticali, che prevede la presentazione delle dimissioni da parte del vincitore , e la sua rinuncia al periodo di prova, assicurando che tale procedura non è contemplata per le progressioni in Difesa.
È tutto, buon ponte dei santi, vi terremo aggiornati. Cordialissimi saluti
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA