Notiziario n. 77 del 31 maggio 2012 –
Innanzitutto, una notizia che farà piacere a tutti i colleghi. Sono in arrivo le assegnazioni ai funzionari delegati per il pagamento delle somme a saldo relative a Turni, Reperibilità e Particolari Posizioni di Lavoro (PPL) – ultimo quadrimestre 2011 – e al Fondo di Sede (FUS) per l’intero anno 2011 (risorse fisse + variabili). I relativi provvedimenti, dopo il via libera del MEF, sono stati ammessi a registrazione dalla Corte dei Conti, le relative somme già assegnate alla nostra Amministrazione che, nei prossimi giorni, provvederà a rimettere le somme di loro competenza ai Funzionari delegati.
Per quanto concerne Turni, Reperibilità e PPL 2011, le assegnazioni riguarderanno le prestazioni lavorative effettuate negli ultimi quattro mesi del 2011, atteso che le precedenti sono già state pagate. Per quanto invece riguarda il FUS 2011, verranno assegnati agli Enti le somme derivanti dal numero di dipendenti in servizio alla data del 1 gennaio 2011 per la quota pro capite, calcolata questa volta sull’intero ammontare del FUS (risorse fisse + risorse variabili), e che dovrebbe attestarsi tra 970 e 975 € al netto degli oneri dell’A.D. e dunque al lordo degli oneri del lavoratore. Ovviamente il FUS dell’Ente, così costituito, verrà distribuito con i criteri fissati dagli accordi locali sul FUS 2011.
Chiusa (finalmente!!!) la partita relativa al FUA 2011, riprendiamo il filo della trattiva in corso con l’Amministrazione per la definizione dell’ipotesi di accordo per la distribuzione del FUA 2012. Oggi si è tenuta la quarta riunione con la delegazione dell’Amministrazione, la seconda di approfondimento tecnico, nella quale la D.G. ha fornito le ulteriori risposte che attendevamo. Come si ricorderà, nel corso della seconda riunione (15 maggio u.s., nostro Notiziario n. 67 di pari data), preso atto dei dati relativi ai risparmi per le PPL 2011 (€ 1.405.418 rispetto all’accantonamento iniziale), avevamo segnalato la possibilità di rimodulare l’accantonamento 2012 per le PPL, riducendolo di un importo pari al risparmio di spesa 2011, e ridestinandone lo stesso importo a incrementi delle indennità relative alle PPL, e in primis dell’indennità di rischio. Avevamo pertanto chiesto alla D.G. alcune proiezioni sui costi in ordine ai possibili incrementi percentuali e nella successiva riunione del 22 u.s. (Notiziario n.71 di pari data) ci era stato comunicato che il costo relativo ad una ipotesi di incremento del 15% dell’indennità di rischio sarebbe stato di poco superiore al milione di euro. In quella sede, preso atto che sarebbero ancora residuati circa 400mila euro rispetto ai risparmi 2011, avevamo chiesto di verificare in aggiunta la praticabilità e i costi connessi a un incremento anche delle restanti PPL, atteso che l’ultimo incremento delle predette indennità era avvenuto nell’ormai lontano 2007 ( + 10%). Ebbene, nel corso della riunione odierna, l’Amministrazione ci ha comunicato che un incremento pari al 10% delle PPL avrebbe un costo pari a € 117.883,91, mentre un incremento del 15% avrebbe un costo pari a € 176.825,87. Da questi dati, emerge la sostenibilità economica della nostra proposta di incremento delle indennità di rischio e PPL per l’anno 2012, la cui entità dovrà comunque essere conclusivamente definita sul tavolo politico.
A questo punto, dovremmo essere in prossimità del traguardo (sigla ipotesi accordo FUA 2012). Il condizionale è però d’obbligo, anche perché avvertiamo una strana sensazione nell’aria: tra rinvii improvvisi e assenze più o meno motivate, forse c’è qualcuno che lavora per rinviarne la definizione. Poco male, se a pagar le conseguenze non fossero proprio i lavoratori, atteso che ogni settimana di ritardo fa ritardare di una settimana l’avvio della pratica per ottenere dal MEF le somme FUA/FUS 2012
(Giancarlo Pittelli)