Notiziario n. 80 del 7 giugno 2012 –
Nella immaginaria partita che si sta giocando nel campo di gioco di Persociv per la definizione dell’ipotesi di accordo sul FUA 2012, la maggior parte delle OO.SS., e tra queste FLP DIFESA, sono state costrette in questa settimana ad un turno forzato di riposo per consentire ad altre (immaginate un po’ a chi….) di recuperare una partita che hanno volutamente non giocato per motivi imperscrutabili e comunque non chiariti (qualcuno ha sentito per caso parlare di mobilità verso l’Agenzia delle Dogane?)
Il paragone sportivo si adatta perfettamente alla situazione paradossale, a mò di vero e proprio teatro dell’assurdo, cui abbiamo assistito in queste settimane. Proviamo allora a rinfrescarci la memoria. La trattativa nazionale sul FUA 2012 parte in data 8 maggio. Nel nostro Notiziario n. 64 di pari data, avevamo detto chiaramente che la proposta dell’Amministrazione “ripropone per grandissima parte l’accordo 2011”, scelta questa da noi condivisa, e, dopo aver esplicitato alcune nostre osservazioni al riguardo, concludevamo con un giudizio e un auspicio: “Un avvio in discesa ci pare, posto che grossi motivi per contendere ce ne sono davvero pochi, e che potrebbe portare a una rapida e positiva conclusione della trattativa, che noi peraltro auspichiamo”. Auspicio supportato dal fatto che “..ove la sottoscrizione dell’ipotesi di accordo avvenisse rapidamente, ci sarebbero i tempi tecnici per la sottoscrizione dell’accordo definitivo prima dell’estate”, che “potrebbe renderebbe possibile la distribuzione di FUA e FUS entro il 2012. La speranza è che tutti ne siano consapevoli, evitando gli assurdi ritardi del 2011”.
Ebbene, mai auspicio fu così mal concepito! A partire dalla seconda riunione del 15 maggio e fino all’ ultima, i soliti noti hanno allungato indecorosamente il brodo con questioni palesemente strumentali (per es., la differenziazione tra tavoli tecnici e politici a fronte degli stessi attori negoziali!) e annessi abbandoni del tavolo da copione, formulando richieste di cui sfugge davvero il senso logico e di cui comunque fanno fede i comunicati diffusi (richiesta unitaria di “modifica dell’ art 12 -FUS- che contempli una visione della valutazione più sul versante organizzativo che su quello individuale”, completata dalla richiesta aggiuntiva di una di “riduzione della forbice di 1/1.5”). Poi più nulla sul fronte delle comunicazioni ufficiali (è un classico!), ma Radio Difesa racconta di prese di posizioni forti e di scontri su questioni e con finalità non rese note. Quello che è però apparso chiaro a tutti è stato il maldestro tentativo di allungare i tempi, da noi denunciato ai lavoratori. Ieri, finalmente, la svolta, con un autentico “coup de théâtre” .
A conclusione dell’incontro di recupero avvenuto il 6 u.s., CGIL-CISL-UIL hanno emesso una nota unitaria nella quale comunicano ai lavoratori che, “nell’ottica di chiudere al più presto l’accordo” (salutare rinsavimento, si saranno accorti che si è perso un po’ troppo tempo?), ripropongono in buona sostanza l’accordo FUA 2011, senza alcuna modifica dell’art. 12 sul FUS e con la riconferma integrale delle PPL. Si torna dunque alla casella di partenza: a cosa sono allora serviti i tavoli tecnici tanto gridati e concessi? A lasciare gattopardescamente tutto immutato! Ma il sublime viene raggiunto nella nota con la proposta dell’ennesimo rinvio al prossimo anno della questione PPL, con annesso tavolo tecnico questa volta addirittura permanente. L’ ennesima presa per i fondelli: sono anni che gli accordi FUA recano questi impegni, poi puntualmente disattesi, e per CGIL-CISL-UIL dovrà essere così anche quest’anno. Ne prendiamo atto, ma allora chiediamo: ci voleva un mese e oltre per pervenire a questi straordinari approdi? Un mese e oltre di ritardo, che mette quasi certamente una croce sulla possibilità di percepire FUA E FUS nel 2012!
Questo il quadro alquanto desolante, cui però manca ancora solo un tassello: la risposta della Parte pubblica e del Direttore Generale, che attendiamo di conoscere e su cui misureremo la nostra posizione.
(Giancarlo Pittelli)