Notiziario n. 100 del 17 luglio 2012 –
Nella mattinata di oggi, a palazzo Baracchini, il Ministro della Difesa ha incontrato le OO.SS. nazionali della Difesa; all’o.dg., i contenuti e le ricadute in ambito Difesa del secondo provvedimento adottato dal Governo sulla c.d. “spending review” e che si è tradotto nel Decreto Legge 6.07.2012, n. 95.
Nel suo brevissimo intervento introduttivo, il Ministro Di Paola ha sottolineato innanzitutto l’importanza strategica che il Governo annette al DL 95, che rappresenterebbe a suo avviso solo un’accelerazione al percorso disegnato dal disegno di legge delega (DDLD) per la riforma dello strumento militare, e che avrà purtroppo ricadute pesanti sul personale, sia civile che militare: a tal riguardo, rinviamo al Notiziario n. 95 del 12 u.s. già diffuso e pubblicato sul nostro sito www.flpdifesa.org
Nel suo intervento, la nostra O.S è partita innanzitutto dal giudizio fortemente critico già espresso più volte sulla incomprensibile scelta del Governo di riproporre gli odiosi e tanto vituperati tagli lineari, che sparano indiscriminatamente nel mucchio con logiche puramente di cassa: pensavamo appartenessero ad un’ epoca superata, ma evidentemente non è così. FLP DIFESA ha poi ritenuto di segnalare che se è ben vero che i tagli del DL 95 rappresentano un’accelerazione rispetto a quelli previsti dal DDLD, è altrettanto vero che esiste una sostanziale differenza: i tagli del DL 95 produrranno esuberi veri e collocamenti in disponibilità entro 12 mesi, mentre quelli del DDLD sarebbero stati assorbiti con gli esodi naturali e le cessazioni dal servizio.
Abbiamo quindi rappresentato al Ministro la nostra grande sorpresa e la profonda preoccupazione in ordine ai contenuti del DL 95. Sorpresa, perché con una “spending review” di profondità quale è quella sottesa al DDLD (43.000 tagli tra militari e civili da qui al 2024 e riduzione del 30% dell’attuale assetto della Difesa nei prossimi 6 anni), non avremmo mai immaginato di cadere sotto la tagliola del Commissario Bondi e del provvedimento legislativo ispirato al suo lavoro, un convincimento, questo, che peraltro avevamo maturato anche sulla scorta delle rassicurazioni venute dal Sottosegretario Magri a seguito di nostra precisa richiesta nel corso dell’incontro del 19 giugno u.s. (si veda il Notiziario n. 86 di pari data). Preoccupazione, perché gli effetti dei tagli previsti (-20% Uffici dirigenziali e – 10% dotazioni organiche) produrranno enormi criticità nella nostra A.D. e si tradurranno verosimilmente nell’ennesima soppressione di altra (altre?) Direzione Generale e nel taglio di circa 3000 posizioni civili, che si andranno così a sommare agli 11.800 tagli intervenuti dal 2008 al 2011, ma che questa volta potrebbero produrre (usiamo eufemisticamente il condizionale) esuberi reali in carne e ossa.
Da qui la nostra prima, naturale richiesta al Ministro: far ricomprendere la Difesa, destinataria di un provvedimento ad hoc di spending, tra quelle escluse dai tagli del DL 95 (comma 7 dell’art. 2) evitando la perdita immediata di 3000 posizioni civili e di 18.000 posizioni militari, mettendo in campo i risparmi di spesa già effettuati e di cui il Ministro ha parlato in Consiglio Supremo di Difesa e avviando una efficace e profonda operazione di taglio agli sprechi e ai privilegi, che costituiscono un terreno tuttora inesplorato (un collega della Dirigenza ha parlato di 2 mln. di spese annue per le medaglie mauriziane..). Naturalmente, ha proseguito la nostra O.S., ci è ben chiaro che non sarà facile traguardare questo obiettivo; ed allora, più realisticamente, conviene affrontare sin da subito le problematiche derivanti dall’applicazione nella Difesa delle disposizioni contenute nel DL 95, in particolare dell’art.2.
Prima nostra considerazione al riguardo: entro il 31 ottobre 2012, a pena del blocco nelle assunzioni “a qualsiasi titolo e con qualsiasi contratto”, dovrà essere adottato il DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) con le nuove dotazioni organiche civili conseguenti ai tagli del DL 95, da cui emergeranno le posizioni soprannumerarie. Possiamo già da ora fare un piccolo calcolo: con il nuovo taglio del 10% della spesa, le dotazioni organiche civili passeranno dalle attuali 30.283 conseguenti all’applicazione del D.L. 138/2011 a circa 26.800; tenuto conto delle presenze effettive ad aprile scorso (circa 29.300), è ragionevole ipotizzare in n. 2800/3000 circa le posizioni soprannumerarie. Ma in quale area, e in quali profili professionali, emergeranno i soprannumeri?
Sta qui, a nostro avviso, il cuore del problema, e dunque diventa assolutamente centrale la scelta dei criteri che presiederanno al nuovo taglio degli organici, perché è evidente che le scelte di rimodulazione degli organici faranno da battistrada alla individuazione delle eccedenze. Se la scelta fosse ancora quella adottata dal 2005 ad oggi, di mantenere praticamente a zero l’area 1^ (solo 63 posizioni previste), è di tutta evidenza che le eccedenze investirebbero in primis i c.d. “terzi livelli” pur colpendo comunque anche l’area 2^: e questa, ha aggiunto la nostra O.S., sarebbe la degna conclusione di un approccio di straordinaria sottovalutazione che l’A.D. ha messo purtroppo in campo dal 2005 a oggi, con i risultati che ben conosciamo. Dunque, il momento della rimodulazione delle dotazioni organiche, con le scelte a monte ad essa connesse, diventa il passaggio cruciale, e per questo FLP DIFESA ha chiesto un tavolo di confronto preliminare, in cui le OO.SS. possano discutere e offrire contributi di analisi e di proposta ai fini delle scelte da operare: dunque, un cambio di passo notevole rispetto a quanto avvenuto nella messa a punto dello schema di DPR attuativo DL. 138/2011, che ha visto escluse le OO.SS. dalle scelte dell’A.D.
Una volta rivisti gli organici ed emerse le posizioni soprannumerarie, occorrerà avviare i percorsi previsti dallo stesso D.L.95: oltre all’adozione del nuovo regolamento di riorganizzazione degli Uffici (entro aprile 2013), si dovranno avviare le procedure e misure previste dal comma 11 dell’art.2 per la gestione delle posizioni soprannumerarie, di cui abbiamo già riferito nel Notiziario n. 95 del 12 u.s. Da qui la seconda nostra richiesta al Ministro: che l’A.D. attivi con urgenza una ricognizione di quanti lavoratori potrebbero essere interessati alle misure previste dal comma 11: pensionamenti con le vecchie regole ante riforma Fornero; mobilità guidata verso altre Amministrazioni; eventuali compensazioni; part time. Disporre di questi dati, e rapidamente, diventa essenziale ai fini delle scelte da operare per la stessa rimodulazione degli organici. L’obiettivo è evidente: far rientrare il maggior numero di posizioni soprannumerarie nelle opzioni di cui sopra, ben sapendo che le posizioni che rimarranno soprannumerarie al 30.06.2013 verranno configurate come “eccedenze” e collocate “in disponibilità” ex art. 33 D.Lgs. 165/2001, così come riscritto dall’art. 16 della L.183/2011.
Nella sua replica, il Ministro ha dichiarato che appare molto difficile, allo stato, la possibilità che la Difesa venga esclusa dalle riduzioni previste dal DL 95, e ha confermato il taglio di circa 3000 posizioni civili da noi ipotizzato (vds anche l’intervista del Ministro sul Corriere della Sera); ha comunque dichiarato di essere perfettamente consapevole delle criticità che si innescheranno a causa del provvedimento e, in particolare, le posizioni soprannumerarie che toccherebbero oltre alla 1^ anche la 2^ area, anche se siamo ancora nel campo delle semplici previsioni; ha poi espresso la disponibilità dell’Amministrazione a porre in essere tutte le iniziative possibili per temperare le criticità e ridurre al minimo i danni (a tal riguardo, ha confermato il via libera alle mobilità a domanda verso altre AA.PP., impegnando gli Organi Programmatori, mobilità che però non potrà avere sulle posizioni soprannumerarie che effetti molto parziali); infine, ha risposto positivamente alla nostra richiesta di un tavolo di confronto preliminare alle scelte da recepire nel DPCM con le nuove dotazioni organiche, dando mandato al Sottosegretario Magri di avviare e presiedere questo tavolo. E qui la riunione è finita.
L’impressione conclusiva è che, preso atto delle posizioni un pò arrendevoli espresse dal Ministro, le riduzioni ci saranno e con esse i soprannumeri e le eccedenze: si apre dunque da oggi una fase completamente nuova nel nostro Ministero, complessa difficile e tortuosa, che per la prima volta ci metterà di fronte alla possibilità concreta di perdita di molti posti di lavoro. Per affrontare questa fase e ridurre il danno, occorrerà piena consapevolezza da parte di tutti della posta in gioco, a partire dalle OO.SS.: se pensiamo di difendere i posti di lavoro con i tavoli separati, campa cavallo!!
(Giancarlo Pittelli)
Allegato: L’intervista al Ministro sul Corriere della Sera del 18 luglio 2012