Notiziario n. 96 del 13 luglio 2012 –
- Si è tenuta in data 4 luglio u.s., al Palazzo del Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa (CSD) che è stata presieduta dal Capo dello Stato e alla quale hanno partecipato il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro degli Esteri, il Ministro degli Interni, il Vice Ministro per l’Economia e le Finanze, il Ministro della Difesa, il Ministro per lo sviluppo economico e il Capo di Stato Maggiore della Difesa. Hanno altresì presenziato alla riunione il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dott. Antonio Catricalà, il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Cons. Donato Marra e il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, gen. Rolando Mosca Moschini.
Diversi i temi trattati nel corso della riunione. In primo luogo, gli impegni militari dei nostri contingenti, in ordine ai quali, “ è emerso il convincimento di promuovere iniziative di cooperazione tra gruppi anche ristretti di partner europei, così da avere “piu’ Europa” nello sviluppo e nell’impiego delle capacita’ militari”. Sono state quindi valutate le situazioni di instabilita’ e di potenziale rischio che destano maggiori preoccupazioni, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo e quella del Medio Oriente. Il Consiglio ha poi “pienamente condiviso la necessita’ di rafforzare ed estendere i partenariati per la sicurezza e la stabilita’ internazionali”, punto questo di particolare rilevanza per l’Italia “in relazione all’impatto che piu’ efficaci forme di partenariato possono avere sull’area del Mediterraneo e del Medio Oriente, soprattutto nell’attuale situazione di profonda trasformazione politica, sociale ed economica della Regione”.
Ma, dal nostro punto di vista, il piatto forte della riunione dell’Organo costituzionale era rappresentato dal giudizio dell’Organo costituzionale sul testo definitivo del disegno di legge delega per la riforma dello strumento militare nazionale presentato al Senato dal Ministro Di Paola in data 23 aprile u.s., che risulta modificato in alcune parti essenziali rispetto al testo entrato in Consiglio dei Ministri che era stato costruito sulle linee annunciate al Parlamento e allo stesso Consiglio Supremo nella precedente riunione dell’8 febbraio u.s.. Ebbene, leggiamo dal comunicato emanato a fine riunione dalla Presidenza del Consiglio, che “il Consiglio superiore della Difesa nella sua collegialità ha espresso pieno sostegno al progetto (di riforma delle Forze Armate), che è fondamentale per assicurare l’efficienza dello strumento militare in un periodo di forte compressione delle risorse disponibili, e ha auspicato la conversione del disegno di legge da parte dei due rami del Parlamento entro il corrente anno”.
Lo stesso comunicato segnala che il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola “ha messo in luce i risparmi di spesa già effettuati e indicato gli ulteriori provvedimenti previsti nel quadro della Spending Review e ha quindi illustrato lo stato di attuazione del progetto di razionalizzazione e riorganizzazione delle Forze Armate ed ha riferito sull’iter parlamentare di approvazione del relativo disegno di legge delega”. Infine, conclude il comunicato, ” il Ministro ha indicato i provvedimenti di riduzione delle spese correnti della Difesa nel quadro della spending review del Governo”.
Da queste ultime righe, non emerge il giudizio del nostro Ministro in merito all’accelerazione che ha subito il suo progetto di riforma con il Decreto Legge 95 sulla spending review, in particolare per quanto riguarda i tagli lineari sugli Uffici (20%) e sul personale (10%), tagli contestati anche dagli Uffici del Senato oltre che precedentemente dalla Corte dei Conti nella relazione annuale sul pubblico impiego.
Vedremo di saperne di più nella riunione che avremo martedì 17 luglio con il Ministro Di Paola proprio sui contenuti e sugli effetti del secondo provvedimento sulla spending (DL 6.07.2012, n. 95).
(Giancarlo Pittelli)