Notiziario n. 121 del 14 settembre 2012 –
A seguito della diffusione del nostro Notiziario n. 119 del 7 u.s., dedicato ai riflessi in ambito Difesa del nuovo taglio degli organici disposto dalla Legge 14.08.2012, n. 135 (conversione del D.L. 95 sulla c.d. “spending review”) e che in pochi giorni è già stato letto da quasi 1.500 utenti del nostro sito (!), abbiamo ricevute parecchie sollecitazioni ad approfondire le ricadute del taglio sul personale di area 1^.
La scelta operata nel 2005 dall’A.D. con il consenso di CGIL-CISL-UIL, a quel tempo dalla nostra O.S. giudicato imprudente e che tale oggi appare alla luce dei più recenti accadimenti, tolse alla quasi totalità di quel personale il diritto di cittadinanza nei ruoli civili della Difesa, atteso che, a fronte dei circa 3000 effettivi del tempo, le dotazioni organiche dell’allora “Area A” furono fissate in n. di 66 (DPCM 22.07.2005), rendendo così eccedente quasi tutto il personale di quell’area. Dette posizioni sono state successivamente ridotte di ulteriori tre unità e attualmente sono fissate in n. 63 (provvedimento attuativo L. 148/2011, adottato dal Consiglio dei Ministri il 3 ago. u.s. e in attesa di pubblicazione in G.U.).
Questa condizione di eccedenza dell’area 1^ costituisce da tempo uno dei grandi problemi irrisolti della Difesa. La nostra O.S. se ne è fatta ampiamente carico con varie iniziative, anche di carattere politico-parlamentare, senza purtroppo traguardare il risultato sperato. E’ mancata, a nostro avviso, una iniziativa politica incisiva dei Ministri che si sono succeduti dal 2005, in particolare dal 2008 in avanti, quando non si è saputo o voluto cogliere l’occasione offerta dal disegno di legge Vico, che tanto avevamo sollecitato, e che, ove tradotto in legge, avrebbe risolto definitivamente il problema. E non convincono molto neanche le spiegazioni di oggi, come quelle offerte a luglio scorso dal Sottosegretario Magri in risposta ad una interrogazione della sen. Pinotti, che alleghiamo in copia al presente Notiziario: nel paese delle tante leggi ad personam, si sarebbe potuto ottenere una motivata legge ad categoriam.
E veniamo al presente: quale sono oggi gli scenari possibili di fronte al nuovo taglio degli organici disposto dalla Legge 135? Riprendendo cose già dette, rispetto al quadro attuale (organici conseguenti L.148/2011: n. 30.283; presenze effettive: n. 29.000 circa), il nuovo taglio disposto dalla L. 135 dovrebbe cancellare circa 2800/3000 posizioni, producendo così posizioni soprannumerarie reali calcolati dallo stesso Ministro in circa 3000 unità. Noi naturalmente ci auguriamo che tutti i soprannumeri siano riassorbibili attraverso i percorsi previsti dal comma 11 art. 2 Legge 135 (requisiti per l’accesso alla pensione con regole ante Fornero maturabili entro il 2014; mobilità guidata; part-time), e sotto questo profilo siamo anche fiduciosi. Ma nel caso in cui le posizioni soprannumerarie non fossero tutte riassorbibili, a quali aree professionali verrebbero imputate quelle residue che permarrebbero?
Se si dovesse seguire lo schema adottato nelle riduzioni precedenti in attuazione delle Leggi n. 133/2008, n. 25/2009 e n. 148/2011, è di tutta evidenza che le eccedenze toccherebbero in primo luogo l’area 1^, rendendo soprannumerario tutto (o quasi) il personale di quell’area e scaricando su di esso quasi tutto il costo dell’operazione. Sarà così’ anche stavolta o è ipotizzabile anche una via diversa, che porti ad innalzare i numeri nella 1^ area per abbassarne le eccedenze e coinvolga così anche le altre due aree,distribuendo i riflessi negativi in modo un po’ più trasversale? E’ questa, a nostro avviso, la “domanda clou”, e pertanto vi invitiamo a partecipare al sondaggio che abbiamo predisposto sul nostro sito web.
Un’ ultima considerazione: anche alzando i numeri dell’area 1^, però, le eccedenze di quell’area comunque rimarrebbero in buona parte (saldo rispetto all’ organico). Per eliminarle, occorrerà una norma che fissi che le eccedenze vadano calcolate solo sul rapporto tra organici/effettivi di tutte le aree.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato: Risposta del Sottosegretario Magri alla interrogazione dell’on. Pinotti sul personale della 1^ Area