Proseguono le iniziative di FLP contro il prelievo illegittimo del 2,5 % TFS – TFR

Notiziario n. 123 del 20 settembre 2012 –

Riportiamo il testo integrale del Notiziario FLP n. 48 del 18.09.2012, con cui la nostra Federazione, facendo seguito a quanto da noi comunicato con i Notiziari n. 28 del 21 febbraio e n. 34 del 2 marzo c.a. ai quali naturalmente rinviamo, da notizia del prosieguo dell’iniziativa intrapresa per il blocco del prelievo illegittimo del 2,5%.

” In questi giorni sono riprese a circolare notizie in merito a possibili iniziative giudiziarie da intraprendere per far riconoscere l’illegittimità del prelievo del 2,5 % sul TFS – TFR (la c.d. buonuscita) e ottenere così la cessazione di tale trattenuta sullo stipendio e il riconoscimento delle somme ingiustamente ritenute a far data dal 1 gennaio 2011.

Come tutti ricorderete, la FLP fu la prima, all’inizio del 2011 (notiziari n. 2 e 4 del mese di gennaio 2011 consultabili nella sezione “notiziari dei dipartimenti” del nostro sito), a denunciare tutte le riserve in merito all’applicazione del comma 10 dell’art.12 della Legge 122 del 30.07.2010 che andava a variare, dal 01 gennaio 2011, il sistema di calcolo per il computo ai fini della buonuscita, con l’applicazione dell’aliquota del 6,91 % sull’intera retribuzione. Ciò avrebbe dovuto implicare la contestuale disapplicazione, sempre dal 01 gennaio 2011, del sistema di calcolo previsto dal DPR 1032/73, cioè una contribuzione complessiva del 9,60% sull’80% della retribuzione, con rivalsa sul dipendente pubblico nella misura del 2,50%.

Successivamente, nei primi mesi di quest’anno, sulla base di una prima sentenza favorevole del TAR della Calabria (su un ricorso promosso da magistrati amministrativi) che ha riconosciuto – per ora – il diritto alla restituzione delle ritenute già effettuate, la FLP ha invitato i lavoratori a diffidare, individualmente, l’amministrazione di appartenenza per richiedere il blocco della ritenuta e la restituzione delle somme arretrate e per interrompere i termini di prescrizione (nei notiziari n. 5 e 10, sempre consultabili nella sezione “notiziari dei dipartimenti” trovate allegato il fac-simile dell’atto di diffida). Dicemmo inoltre, che in mancanza di riscontri, avremmo proseguito la vertenza promuovendo la presentazione di ricorsi.

 A oggi lo scenario è il seguente: sul fronte giudiziario non si hanno ancora notizie in merito alla definitività della sentenza del TAR di Reggio Calabria,  così come non si hanno notizie di pronunciamenti di altri tribunali; quindi, non si è ancora formato un orientamento univoco dei giudici su detta materia.  Inoltre c’è da considerare che attualmente con le nuove regole, rispetto a quanto avveniva negli scorsi, è sempre più frequente la condanna alle spese da parte dei giudici in caso di rigetto di ricorsi ritenuti infondati.

 Perciò, sulla base di tali considerazioni e di una consultazione svolta con i nostri legali, come FLP abbiamo deciso di promuovere per ora un “ricorso pilota” al Tribunale del Lavoro di Roma per seguire direttamente l’evoluzione in campo giudiziario e per acquisire, anche con questa azione, ulteriori elementi per poter indirizzare al meglio i colleghi verso la possibile presentazione di ricorsi, che siano forieri di risultati positivi e non – addirittura – di ulteriori esborsi di spese per in caso di eventuali condanne.

Siamo ancora convinti che la trattenuta sia illegittima ma non vogliamo esporre i lavoratori a nessuna conseguenza negativa prima che si sia formata una giurisprudenza consolidata in materia e quindi, con il ricorso pilota, promuoviamo il formarsi di questa giurisprudenza univoca e orientata a sancire la bontà delle nostre rivendicazioni.

 Nel frattempo ribadiamo l’utilità – per chi non lo avesse ancora fatto  –  di presentare la diffida al proprio ufficio/ente di appartenenza ai fini dell’interruzione dei termini di prescrizione, e di conservarne una copia debitamente protocollata ai fini dell’eventuale successiva proposizione di un ricorso.

LA SEGRETERIA GENERALE FLP “

Di seguito,  il fac simile della diffida,  che avevamo a suo tempo predisposto per l’utilizzo in ambito Difesa e inviato a tutte le nostre strutture in allegato al Notiziario n. 28 del 21.02.2012,  per quanti ne fossero eventualmente interessati.

Allegato 1: Fac simile diffida

Allegato 2: La sentenza del TAR Calabria

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