Notiziario n. 121 dell’ 11 novembre 2013 –
Le cronache della passata settimana sono state in molta parte occupate dal clamore che ha suscitato la pubblicazione sul Corriere della Sera del 3 u.s. dell’articolo titolato “lo scivolo d’oro dei militari italiani” nel quale si raccontava con stupore della previsione (c.d. “esenzione dal servizio”) contenuta nel co. 6 dell’art. 2209 dello schema di decreto attuativo della delega per la riduzione dell’assetto delle FF.AA.: per i militari “dai 50 anni in poi (dieci anni prima del congedo) si può entrare in un magico limbo, lo «scivolo d’oro» appunto, grazie al quale si conserva l’’ 85% dello stipendio senza lavorare più nemmeno un solo giorno, con tanto di pensione piena; non è esclusa neppure la facoltà di fare altri lavori (il reddito non si cumula)”. E, finito il periodo di esenzione, arriverà la pensione piena.
A seguire, un effluvio di dichiarazioni, alcune delle quali francamente sconcertanti: come quelle di un parlamentare membro della Commissione Difesa, dimentico del fatto che il 10 dic 2012 era stato tra coloro che avevano approvato la delega che conteneva quell’istituto. Tra le dichiarazioni, anche quella di una O.S. confederale che oggi grida anch’essa allo scandalo denunciando come quella previsione sia la ”punta di un iceberg di privilegi e guarentigie riconosciute alla sola categoria dei militari”. Non possiamo che essere d’accordo con questa affermazione: peccato però che l’anno scorso FLP DIFESA sia stata l’unica a scendere in piazza contro la legge delega (6 luglio 2012, Notiziario n. 94/2012) e l’unica a chiedere di partire dall’abbattimento di sprechi e privilegi, presenti tuttora in dosi industriali nella Difesa, prima di cancellare un solo posto di lavoro (documento per la Commissione Difesa, Notiziario n. 68/2012). Naturalmente, i Vertici militari sono scesi subito in campo per difendere la loro scelta (nota SMD del 5.11.2013, vds. allegato 1) con motivazioni che fanno un po’ acqua, e analogamente ha fatto il Consiglio Supremo di Difesa (comunicato del Quirinale del 6.11.2013, vds. allegato 2), che si è limitato ad auspicare una rapida approvazione dei decreti senza null’altro aggiungere. Altre dichiarazioni ci sono apparse più convincenti, come quelle dell’ amm. Accame che ha detto che “la legge 244/2012 rappresenta, in primo luogo, uno scivolone etico e d’immagine per le FF.AA.” e denunciato “il sovraffollamento dei ruoli alti” (il nostro Vertice è tre volte superiore a quello della Germania) e il “passaggio di alti gradi militari all’industria”, come quello dell’amm. Venturoni Vice Presidente di Finmeccanica.
Per quanto ci riguarda, la nostra posizione non muta: sicuramente l’esenzione dal servizio è opzione che appare in evidente controtendenza rispetto alle scelte più recenti dei Governi, e tra queste anche la cancellazione del’ istituto dell’esonero dal servizio degli statali che vi si avvicinava un po’, ancorché a molta distanza (50% dello stipendio con requisiti maturati solo nel quinquennio). Pur tuttavia, se la logica ispiratrice è quella della nota di SMD, anche i civili ne dovrebbero essere destinatari: la battaglia doveva essere fatta a suo tempo per introdurla nella delega, così non è stato, ma non si può comunque ingoiare l’esclusione.
Ne riparleremo sicuramente nel corso della prossima riunione con il Sottosegretario Pinotti che è in agenda per martedì 12 p.v. All’o.d.g., un solo punto, ma di importanza considerevole: la tabella di equiparazione tra gradi militari e inquadramenti civili. La nostra opinione al riguardo è ben nota (SU in area 2^ e U. in area 3^, senza varianti), oggi resa ancora più salda alla luce delle assicurazioni, per noi poco rassicuranti, ricevute dall’Amministrazione in merito alla previsione di transito dei militari nei ruoli civili.
Proseguono intanto le assemblee che FLP DIFESA sta organizzando in tanti Enti (vds. agenda nazionale sul sito): l’ultima del 7 u.s., a Taranto, ha avuto una straordinaria accoglienza dai colleghi e dai media (vds articoli allegati ) e così sta avvenendo un po’ dappertutto. Andremo avanti fino a metà dicembre, raccontando ai lavoratori ciò che sta accadendo e raccogliendo riflessioni, osservazioni e proposte.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Nota SMD 5 nov 2013
Allegato 2: Comunicato Consiglio Supremo Difesa 6 nov 13
Allegati 3: rassegna stampa Taranto 8.11.2013
Foto assemblea di FLP DIFESA a Taranto del 7 novembre 2013: