Notiziario n. 20 del 3 marzo 2014 –
Il Consiglio dei Ministri, nell’ultima riunione del 28 febbraio u.s., ha nominato quarantaquattro Sottosegretari (nove dei quali assumeranno le funzioni di Viceministro), che andranno così a completare la squadra di governo. Pubblichiamo, di seguito, il comunicato stampa emesso da Palazzo Chigi con tutte le nomine.
Per la Difesa, una conferma e una novità: la conferma è quella dell’on. G. Alfano, che ha rivestito lo stesso incarico nel precedente Governo Letta; la novità, è invece quella del neonominato gen. D. Rossi.
I due Sottosegretari alla Difesa non sono certo molto noti al grande pubblico e forse anche a molti colleghi. Questi comunque i loro profili personali e alcune note biografiche rintracciate sul web.
GIOACCHINO ALFANO è nato a S. Antonio Abate in provincia di Napoli il 12 luglio 1963. Laureato in economia e commercio, è attualmente esponente del Nuovo Centro Destra (NCD). È stato eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nel 2001 nel collegio di Castellammare di Stabia (NA) in rappresentanza della coalizione di centrodestra e successivamente rieletto deputato nelle elezioni del 2006 e poi anche in quelle del 2008. E’ stato relatore del decreto “milleproroghe” approvato alla Camera il 25 febbraio 2011 e successivamente anche relatore del d.d.l. “omnibus” approvato definitivamente alla Camera il 25 maggio stesso anno. Il 2 maggio 2013 è stato nominato Sottosegretario di Stato alla Difesa con le deleghe di cui al D.M. 13.05.2013 pubblicato in G.U. n. 158 dell’8.07.2013, tra le quali spiccava in particolare quella alle relazioni con le Rappresentanze Militari.
DOMENICO ROSSI è nato a Roma il 15 maggio 1951. Generale di corpo d’armata dell’Esercito, nel corso della sua lunga carriera ha avuto diversi incarichi, tra i quali parecchi presso lo Stato Maggiore Esercito, ultimo in ordine di tempo quello di Sottocapo di SME. E’ stato Presidente del COCER Esercito e Interforze dal 2006 al 2012. Laureato nel 2013 in scienze politiche, ha partecipato alle ultime elezioni politiche ed è risultato eletto alla Camera dei Deputati per la lista Scelta Civica con Monti. Poi, nel dicembre u.s., ha lasciato quel partito per aderire al Gruppo Per l’Italia fondato dal sen. Mauro, già Ministro della Difesa. E’ membro della Commissione Difesa, nella quale si è particolarmente distinto nel corso del dibattito sui decreti attuativi della delega per aver difeso fino in fondo le ragioni del personale militare e in primis l’istituto della esenzione (“scivoli d’oro”) poi espunto per le ragioni ben note. Dunque, un militare di alto grado transitato al governo , come lo furono a suo tempo il gen. Corcione e di recente l’amm. Di Paola, che non ci pare abbiano brillato molto nelle nuove vesti.
Attenderemo ora di conoscere le materie delegate che verranno assegnate ai due Sottosegretari dalla Ministra Pinotti, ed in particolare quella relativa alla relazioni sindacali che ovviamente ci interessa più da vicino, anche in considerazione del fatto che sarà quasi sicuramente il Sottosegretario delegato a gestire i confronti con le OO.SS. in ordine al processo di riduzione delle FF.AA. di cui ai Decreti Legislativi nn. 7 e 8/2014. Detta delega, nel precedente Governo, era stata affidata alla sen. Pinotti, e dunque, tenuto conto che il gen. Rossi va a sedere proprio sulla vecchia sedia della senatrice, la stessa potrebbe essere attribuita in linea di continuità proprio al gen. Rossi. Sarà così? Ci chiediamo a tal proposito: risponde a un criterio di opportunità l’attribuzione di una delega alle relazioni sindacali a un generale già Presidente del COCER? O sarà invece l’on. Gioacchino Alfano a occuparsi delle relazioni con le OO.SS. della Difesa, dopo aver gestito per un anno e mezzo i rapporti con le Rappresentanze militari?
Alla Ministra Pinotti, ovviamente, l’ardua sentenza, atteso che la scelta appare davvero molto delicata. Avanziamo allora una provocazione: e se la Ministra riservasse a sé il rapporto con le Rappresentanze del personale?
Nell’attesa che il nodo si sciolga, felicitazioni e auguri di buon lavoro a entrambi i Sottosegretari.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato: Comunicato stampa di Palazzo Chigi
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