Nessun problema per l’assegno ad personam percepito dagli ex militari transitati all’impiego civile

Notiziario FLP DIFESA n. 1 del 2 gennaio 2015 –

L'attuale sede di Persociv: è prossimo l'addio?

L’attuale sede di PERSOCIV

Ha fatto parecchio rumore,  e destato  parecchia preoccupazione tra gli ex militari transitati nei ruoli civili del M.D., un articolo (che pubblichiamo sul nostro sito) datato 15 dicembre e diffuso on line con il corredo di una foto molto esplicativa ,  a firma di Luca Marco Comellini, ex maresciallo in pensione, oggi Segretario del “Partito per la tutela dei diritti dei Militari e Forze di Polizia”.  In detto articolo, l’autore paventava addirittura la cancellazione dell’ assegno ad personam  previsto dal Decreto I.M. 18.04.2002 per il  personale ex militare transitato nei ruoli civili  a seguito di giudizio di non idoneità al servizio militare per patologia, e allo stesso attribuito in misura pari “alla differenza fra il trattamento economico goduto ed il nuovo, fino al riassorbimento con i successivi aumenti di trattamento economico…” (art.2, co. 8). Il predetto Segretario Comellini aveva lanciato l’allarme (“ecco il bel regalo che gli ex militari e poliziotti troveranno sotto l’albero”  titolava l’articolo a sua firma) sulla base di una circolare del Ministero degli Interni, e paventato che “nei prossimi mesi migliaia di dipendenti pubblici, ex militari, poliziotti e carabinieri, dovranno restituire le somme fino ad oggi percepite a titolo di assegno ad personam”, addirittura con il corredo di un esempio riguardante “il maresciallo delle FF.AA. Tizio”  il quale, percettore di una assegno ad personam di € 350 circa, “a dicembre dovrà restituire 3.850 €”. Le cose, sembrerebbero non stare proprio cosi, e vogliamo con il presente Notiziario spiegare il perché.

Tutto origina da una norma della legge di stabilità 2014 (L. 27.12.2013, n. 147), che all’art.1 comma 458, dispone che “ai pubblici dipendenti che abbiano ricoperto ruoli o incarichi, dopo che siano cessati dal ruolo o dall’incarico, é sempre corrisposto un trattamento pari a quello attribuito al collega di pari anzianita’”,  con obbligo di adeguamento sin dalla prima mensilità dell’anno 2014 (comma 459 successivo). Una norma, questa, che sin da subito la nostra Amministrazione ritenne non applicabile al personale ex militare transitato ex Decreto IM 18.04.2002  nei ruoli civili del MD, tenuto anche conto del fatto che il l’art. 2209-quinquies del Codice dell’Ordinamento militare , D.lgs. 66/2010,  così come integrato/modificato dal  D. Lgs.  28.01.2014, n. 8  (peraltro successivo alla L. 147/2013 ), ne dispone addirittura l’estensione ai transiti ordinari nei ruoli civili, sulla base della redigenda tabella di equiparazione. E così in effetti è stato.

Ora, è vero che il Ministero dell’Interno ha emanato una apposita circolare, la n. 333-G del 27.11.2014 che pubblichiamo sul sito,  avente per oggetto l’applicazione dei due commi sopracitati della L. 147/2013;  è però altrettanto vero che la stessa circolare precisa che “le menzionate disposizioni normative sono da riferirsi ai soli casi di dipendenti provenienti da altre Amministrazioni nelle quali godevano di un trattamento stipendiale più elevato e ai quali veniva attribuito un assegno ad personam…..”.  Come , sulla base di questa precisazione del Ministero dell’Interno,  si sia potuto paventare per gli ex militari transitati nei ruoli civili della Difesa il pericolo di una restituzione forzosa dell’assegno ad personam percepito nel 2014, è cosa che francamente non capiamo, e con essa l’allarme e la preoccupazione che si sono lanciati.

Peccato davvero che, sulla base di quell’articolo dell’ex mar. Comellini,  molti colleghi ex militari non abbiano trascorso forse un bel Natale,  pensando di avere sul groppone un debito di migliaia di euro da dover restituire. Anche per questo ci sono arrivate dai colleghi interessati moltissime richieste di informazioni e di precisazioni, alle quali abbiamo già dato risposte rassicuranti, ma che vogliamo ora estendere con questo Notiziario ai tantissimi lavoratori  ex militari transitati nei ruoli civili.  Lo ripetiamo: alla luce di quanto sopra riferito, e fatte anche le dovute verifiche presso i competenti Uffici centrali della nostra Amministrazione, è da escludere, allo stato, ogni ipotesi di restituzione dell’assegno ad personam 2014.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: L’articolo di Comellini

Allegato 2: La circolare del Ministero dell’Interno