A metà luglio, il confronto sul Regolamento su compiti e funzioni al personale civile. Ripreso il confronto su mobilità volontaria e reimpieghi. Il nodo “pareri”

Notiziario n. 72 del 1 luglio 2015 –

L'on. Domenico Rossi, Sottosegretario alla Difesa

L’on. Domenico Rossi, Sottosegretario alla Difesa

Il Sottosegretario ha mantenuto l’impegno con noi assunto nella precedente riunione del 26 maggio u.s., ed è finalmente arrivata la risposta che attendevamo da mesi.  Questa: nella settimana dal 13 al 17 luglio p.v.,  partirà finalmente il confronto con l’A.D. per  la definizione dei “criteri per l’attribuzione di funzioni e compiti al personale civile, dirigente e non dirigente”, secondo la previsione contenuta nel  D. Lgs. 28.01.2014,  n 7 e con riferimento  al “Regolamento” previsto dall’art. 1.  Approda dunque ad un primo risultato operativo una questione che tocca profondamente il cuore della tanto invocata, ma mai realizzata, “civilizzazione”,  a nostro avviso la “madre” di tutte le questioni che toccano il personale civile della Difesa,  atteso che attraverso questa strada sarà possibile definire un quadro di regole che assicurino la differenziazione di impieghi e di responsabilità rispetto alla componente militare.  Una questione che la nostra O.S. ha posto da lungo tempo al primo posto della propria piattaforma, inizialmente in totale solitudine, e oggi fortunatamente in ottima compagnia di altre sigle.  Ha anche trovato conferma nel Sottosegretario, a seguito di nostra precisa domanda, che  il confronto sul “Regolamento” ricomprenderà anche la riorganizzazione dell’area del Segretariato  (SGD; DD.GG.; UU.CC.  e UU.TT.TT.) discendente  dal DL 6.7.2012, n. 95 che ancora, a differenza di altre Amministrazioni Centrali., non si è ancora concretizzata in un provvedimento modificativo del DM 16.01.2013. Vedremo quali saranno gli sviluppi del confronto e le sue risultanze conclusive, per il momento registriamo in positivo e con molta soddisfazione l’impegno di apertura del tavolo a breve.

La riunione di oggi con il Sottosegretario Rossi, come noto, aveva come punto all’o.d.g.  la definizione delle  procedure in materia di mobilità volontaria (ordinaria e straordinaria) e la revisione di quelle relative alla mobilità collettiva (c.d. “reimpieghi”) connessa con i provvedimenti di riordino di Enti del M.D.. A tal riguardo, l’Amministrazione ha inviato alle OO.SS. le proprie proposte (schemi di procedura  e criteri per la formazione delle graduatorie, che pubblichiamo su questa pagina), che presentano qualche elemento di novità rispetto a quelle oggetto dell’ultimo confronto tecnico del 20.01.2014 (si veda il Notiziario n. 4 di pari data).

Per quanto attiene la mobilità volontaria, la nostra O.S. ha ricordato al Sottosegretario i punti per noi essenziali, già rappresentati nei precedenti confronti tecnici: l’allineamento alle procedure in essere nelle altre Amministrazioni  e che prevedono bandi di norma annuali;   la inderogabile necessità di eliminare i pareri – oggi praticamente vincolanti – degli OO.PP.,  affidando alla nostra Direzione Generale il ruolo di pieno gestore della procedura in un quadro di regole ben definite, come avviene peraltro nelle altre AA.CC.,  e non solo quello di sanzionare trasferimenti decisi sulla base di pareri di fatto vincolanti da parte degli OO.PP.;  infine, la previsione di deroghe/garanzie per situazioni gravi e legge 104.

Le proposte pervenute dall’A.D. presentano significative aperture sui punti da noi ritenuti essenziali, ad esclusione dei “pareri” che vengono ancora riproposti: in modo un po’ più attenuato a livello di Ente (“relazione funzionale del datore di lavoro”), e ancora ben marcato ed evidente a livello di Organo Programm. Trattasi della questione sulla quale si era arenato il precedente confronto, che purtroppo è stata nella sostanza riproposta. Noi non siamo d’accordo, continuiamo a non essere d’accordo. Gli artt. 95 e 106 TUOM, posti a fondamento del “parere”,  pongono in capo ai Capi degli OO.PP. “la determinazione…. delle esigenze di personale civile per gli EDR del MD”:  ebbene, l’individuazione delle “esigenze funzionali per aree e profili professionale”  ai fini dei bandi di mobilità danno attuazione a quella norma del TUOM, e configurano l’espressione di fatto di un “parere” a monte della procedura, senza bisogno di reintrodurlo a valle introducendo elementi discrezionali che oggettivamente confliggono con una ordinato sviluppo della procedura, e rappresentano  un unicum rispetto alle altre AA.PP. . Inoltre, il mantenimento del “parere” non assicura la gestione piena della mobilità da parte di PERSOCIV.

Per quanto riguarda  la mobilità collettiva (c.d. “reimpieghi”),  la questione da noi a suo tempo posta (anche qui praticamente in solitudine) riguardava la necessità di ottimizzare e semplificare la procedura prevista dal CCNI Difesa del 6.7.2000, ma nel quadro di un principio intangibile: la definizione condivisa dei piani di reimpiego.  Un principio sin qui perseguito e applicato, e che ha consentito la gestione di migliaia di reimpieghi in modo sostanzialmente indolore, senza operazioni di macelleria sociale. Si tratta di un principio che per noi dovrà essere salvaguardato  e continuare ad essere il nerbo della nuova procedura,  e su questo abbiamo invocato una chiara risposta da parte dell’A.D., atteso che nella nuova procedura questo principio andrà declinato in modo espresso e chiaro, in particolare per quanto attiene la “partecipazione alle OO.SS. nazionali”,  che, messa così,  non chiarisce la vera sostanza della relazione.

Per entrambe le due tipologie di mobilità, quella volontaria e quella collettiva, la proposta venuta dell’AD contiene sia la nuova procedura che  i criteri per la formazione della graduatoria, che sono già pubblicati sul nostro sito.  Al riguardo, avendo già sforato i tempi assegnati al nostro tavolo,  non abbiamo potuto completare l’avviata esposizione delle nostre osservazioni tecniche e delle nostre proposte al riguardo, motivo per il quale, su invito dell’on. Rossi, li riverseremo in una nota scritta che invieremo nella prossima settimana al Gabinetto, a premessa del successivo incontro che sarebbe utile avesse carattere tecnico, prima del tavolo politico conclusivo nel quale –se ci troveremo d’accordo – dovrebbe essere siglato uno specifico protocollo, seconda la finalizzazione da noi auspicata e che, a nostra richiesta, ha trovato conferma  da parte del Sottosegretario.

In conclusione, giudichiamo in modo positivo questa ripresa del confronto su una materia di grandissimo interesse dei lavoratori,  e auspichiamo che questa volta si possa chiudere rapidamente e in modo soddisfacente.

Nel corso della riunione, abbiamo anche rappresentato al Sottosegretario il corposo ritardo che si sta accumulando in materia di distribuzione del FUA 2015,  che vede oggi,  sul livello nazionale non ancora avviata la trattativa e, sui tavoli locali, tutta una serie di criticità, di cui abbiamo ampiamente riferito nel nostro precedente Notiziario n. 71 del 29 u.s. . Il problema sta nel mancato scioglimento da parte dell’A.D. del nodo relativo al sistema di valutazione delle performance individuale.  Atteso che siamo oramai arrivati a luglio, il che rende quantomeno problematico  l’avvio della “performance”,  al solo fine di sbloccare l’attuale stallo  abbiamo chiesto al Sottosegretario che venga valutata la possibilità di una “soluzione ponte” per l’anno in corso, sul tipo di quella adottata in ordine alla distribuzione del FUS 2014,  con il conseguente differimento al 2016 del sistema di valutazione della performance individuale, rispetto alla quale abbiamo comunque ribadito le nostre riserve di base e i nostri intendimenti, già  da tempo comunicati all’on. Rossi con nostra lettera del 31 gennaio 2015, pubblicata su questo nostro sito in allegato al Notiziario n. 14 del 2 febbraio 2015.

Infine, in materia di esternalizzazioni, il Sottosegretario ha negato contraddizioni tra Libro Bianco e D. Lgs. n. 8., da noi segnalate. Ne riparleremo nell’apposito riunione prevista nel corrente mese di luglio. Questi, in sintesi, i contenuti e le risultanze della riunione di oggi con il Sottosegretario Rossi, nella quale, dopo molti mesi  di continui rinvii  e di non risposte,  abbiamo finalmente percepito un nuovo clima di attenzione e di confronto costruttivo e positivo con il Sindacato.  Speriamo duri, ce n’è davvero bisogno.

Chiudiamo con un’ultima importante informazione.  Di ritorno dalla riunione con il sig. Sottosegretario,  abbiamo trovato in sede  un documento/verbale di una assemblea RSU, inviato alle OO.SS. nazionali ma che risulta diffuso anche su più ampia scala,  nel quale si fa riferimento a precise iniziative avviate dall’A.D. per il transito del personale civile nelle “categorie speciali ex art.3 D.Lgs 165/2001” (da far recepire nel DDL delega Madia – attualmente all’esame della 1^ Commissione della Camera – che configurerebbe di fatto un ritorno alla sfera pubblicistica del rapporto di lavoro e l’uscita dal comparto di contrattazione dei Ministeri, ipotesi rispetto alla quale ci risulta anche depositato un emendamento da parte di un deputato ex M5S), e anche l’intendimento di reperire “200mil nel bilancio 2015 da destinare in prima opzione in parte preponderante nella quota fissa della retribuzione e la rimanenza al FUA”. Trattasi di due questioni di notevole importanza, rispetto alle quali appare strano che non si sia mai fatto menzione negli incontri con le OO.SS. nazionali.  A tal proposito, attesa la grande rilevanza politica di entrambe le questioni, abbiamo già inviata alla Ministra Pinotti una richiesta “di incontro urgentissimo per comprendere gli esatti termini di una vicenda i cui contorni e le cui finalità non appaiono ancora ben evidenti e rispetto ai quali è doveroso fare chiarezza”.

(Giancarlo Pittelli)

Le proposte dell’Amministrazione (clicca):  Procedura di reimpiego  Criteri mobilita reimpieghi Mobilita Volontaria Ordinaria Criteri mobilita volontaria  Mobilita Volontaria Straordinaria