I numeri del rendiconto 2014 e dell’assestamento di bilancio 2015 della Difesa. E la Corte dei Conti spinge per anticipare i tagli di personale

Notiziario n. 91 del 31 agosto 2015 –

La Corte dei Conti

La Corte dei Conti

Nel corso di una delle ultime sue ultime riunioni prima della tradizionale sospensione estiva delle attività, la Commissione Difesa del Senato ha esaminato due provvedimenti legislativi particolarmente importanti,  il primo (A.S. 2008) concernente il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2014”  e il secondo (A.S. 2009) recante  “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2015”.

Per quanto riguarda il conto consuntivo 2014, val la pena di richiamare le valutazioni espresse dalla Corte dei Conti nella sua relazione sul rendiconto dello Stato, pubblicate lo scorso 15 giugno. Con riferimento al consuntivo del M.D.,  la Corte ha segnalato l’inversione del trend di spesa degli ultimi anni, atteso che, a partire dal 2008 e con la sola eccezione del 2011, gli stanziamenti di spesa sono risultati sempre in diminuzione. Per il 2014, si sono registrate nell’A.D. minori spese per 1,1 mld di euro (-5,14%),  mentre le integrazioni di bilancio sono state pari e 740 mln contro i 1,5 mld di euro del 2013. La gestione finanziaria 2014 è stata complessivamente pari a 21,05 miliardi per gli stanziamenti definitivi di competenza,  mentre le entrate extra-tributarie hanno visto 424 mln in riscossioni e 403 mln di versamenti. Nella sua relazione,  la Corte dei Conti propone alcune considerazioni importanti:  sul disegno riformatore del  Libro Bianco, si riserva la valutazione dei risultati nell’esame dei successivi esercizi finanziari; per quanto attiene alle dismissioni del patrimonio immobiliare del MD non più utile ai fini istituzionali, ne sollecita un’azione ancor più incisiva;  infine, con riferimento al riassetto in chiave riduttiva delle FF.AA. (Legge 244/2012,  modello a 150.000 entro il 31.12.2024), segnala l’utilità di anticiparne i tempi di attuazione, o rallentando il turnover o ricorrendo alla mobilità obbligatoria per il personale in esubero. Su quest’ultima considerazione, come O.S.  esprimiamo una diversa opinione,  atteso che la cura dimagrante è così cospicua (43.000 unità tagliate, di cui 10.000 civili) da necessitare di tempi congrui  e non più ridotti. Avremo comunque modo di ritornare a breve sulle considerazioni della Corte dei Conti.

Per quanto invece riguarda il secondo provvedimento in esame (assestamento del bilancio 2015),  va rilevato che rispetto alle previsioni iniziali contenute nella legge 191/2014 e relative alla “missione sicurezza e difesa del territorio”, si è registrato per il Ministero della Difesa  un incremento della spesa da 19.706 a 19.985 milioni di euro in termini di competenza e da 21.021 a 21.301 milioni di euro in termini di cassa e, con riferimento a quest’ultima,  maggiori contributi agli investimenti alle imprese, di cui 100 milioni destinati al programma relativo alle fregate FREMM.  Rilevati  inoltre, 518 mln di € di residui passivi per  consumi intermedi e ben 2,5 mld di € di spese in conto capitate per investimenti lordi.  Per quanto riguarda invece le spese relative ai programmi  di approntamento e di impiego delle FF.AA.,  quelle dell’Arma dei CC registrano variazioni negative per circa 3,6 mln (competenza e cassa) e altrettanto quelle delle Forze Terrestri  (31.669.000 euro per la competenza e 32.386.000 per la cassa); variazioni positive si registrano invece per la Forze navali (15.394.000 per la competenza e 12.871.000 per la cassa), come pure per le Forze aeree (18.889.000 per la competenza e 24.839.000 per la cassa).  Infine, con riferimento al programma di pianificazione generale delle Forze armate e agli approvvigionamenti, si registra invece una rilevante variazione positiva di 182.098.000 € per la competenza e 181.035.000 € per la cassa.

Dunque, dall’esame di questi numeri,  ci pare di potere dire che l’andamento del bilancio 2015 mostra una situazione di complessiva tenuta dei conti del M.D., che fa emergere lo sforzo in positivo che l ‘A.D. sta producendo ai fini della riduzione della spesa pubblica. Facessero così anche gli altri Ministeri…..

Su entrambi i provvedimenti, si esprimerà il Parlamento alla ripresa  dei lavori dopo la pausa estiva.

Pubblichiamo su questa stessa pagina il rendiconto economico 2014 diffuso in questi giorni dalla Ragioneria Generale e l’A.S. 2009 sull’assestamento di bilancio 2015.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Rendiconto economico 2014  (“Missione sicurezza e difesa” a pg. 46 del testo  e “Analisi spesa Ministero Difesa” a pag. 446 del testo)

Allegato 2: Atto Senato n. 2009 – Legge assestamento 2015

Allegato 3: Atto Senato n. 2008 – Rendiconto generale dello Stato anno 2014