Notiziario n. 115 del 26 ottobre 2015 –
Come già anticipato nel precedente Notiziario n. 114 dedicato ai contenuti (per la verità molto scarsi) del tavolo tecnico del 22 u.s. sul Regolamento ex art. 1 del D. Lgs. n. 7/2014 per l’attribuzione di funzioni e compiti al personale civile, la nostra O.S. ha chiesto in quella sede, e dunque direttamente al Vice Capo di Gabinetto dr.ssa Antonietta Fava che presiedeva la riunione, se fossero maturati degli sviluppi, ed eventualmente di quale tipo, in ordine alle problematiche FUA/FUS da noi (e pare solo da noi) poste nell’ultima riunione con il Sottosegretario Rossi del 14 u.s. (vedi Notiziario di pari data n. 112).
La risposta, alquanto disarmante, venuta dall’Amministrazione è che è già stata messa in agenda per questa settimana, una riunione (non si sa a quale livello) finalizzata a ricercare soluzioni al problema. Un problema aperto sin da febbraio scorso e che non ha trovato sinora alcuna soluzione, e che è alla base del fatto che, per la prima volta nella storia della nostra Amministrazione, a ottobre inoltrato non sia stata ancora sottoscritta l’ipotesi di accordo per la distribuzione del FUA. Una circostanza, questa, che sta producendo la paralisi dei tavoli locali, in alcuni dei quali (per es., proprio a PERSOCIV) non sono ancora state convocate le OO.OO./RSU per l’esame dei progetti e dei criteri di distribuzione del FUS.
Proviamo allora a guardare da vicino questa incredibile storia, come ci hanno richiesto molti colleghi.
La storia prende il via dal 13 febbraio 2015, data nella quale il Sottosegretario Rossi ha firmato una determina (pubblicata su questa pagina come allegato 2) il cui comma 1 recuperava, “in via transitoria per il 2014” , il sistema di misurazione e di valutazione dell’apporto partecipativo del singolo dipendente (“coefficiente compreso tra 1 e 1,5”) già fissato nell’ipotesi di accordo 2014 (e negli accordi precedenti), ma incredibilmente cassato dalla F.P.
E’ di tutta evidenza che, proprio perché fissato “in via transitoria”, l’AD avrebbe dovuto predisporre per il 2015 un nuovo e definitivo sistema di misurazione e valutazione. Era quello che l’AD aveva detto di voler fare e anche presto, e a tal proposito aveva chiesto alle OO.SS. i propri contributi al riguardo, che sono stati puntualmente forniti ed anche nei tempi richiesti (si veda il nostro Notiziario n. 14 del 2.02.2015).
Da allora, però, non è maturato assolutamente nulla: il nuovo sistema di valutazione della performance individuale, la cui bozza ci era stata consegnata nella riunione con il Sottosegretario del 13.02.2015 (vds. Notiziario n. 19 di pari data) e rispetto a cui le OO.SS. nazionali avevano fornito i loro contributi, è rimasto in tutti questi mesi fermo sul tavolo della Ministra, e non si è ancora capito bene il perché. Con questo effetto pratico: che la mancanza nella nostra Amministrazione di un sistema di valutazione della performance individuale a seguito della sospensione intervenuta nel 2012 con la determina del 16 febbraio a firma dell’allora Sottosegretario Magri, unita al rilievo messo dalla F.P. con la nota n. 50850 del 13.12.2012 che ha dichiarato non contrattabile il sistema di valutazione fissato negli accordi FUA, hanno determinato nella nostra Amministrazione, allo stato attuale, la non esistenza di un sistema di misurazione e di valutazione dell’apporto partecipativo del dipendente ai progetti locali remunerati con il FUS. Producendo di conseguenza questi due effetti: sul livello nazionale, l’impossibilità di chiudere l’ipotesi di accordo FUA 2015 in quanto la determina firmata in data 1.08.2015 dal Sottosegretario Rossi (che ripubblichiamo come allegato 3 su questa stessa pagina) nulla reca al riguardo delle modalità di distribuzione del FUS 2015 da recepire nell’accordo nazionale, e pertanto non si sa bene cosa scrivere nell’ipotesi di accordo sulla distribuzione del FUA (prova ne siano i puntini sospensivi e la mancanza della data che chiude l’art. 12, comma 2, della bozza predisposta dalla D.G. per l’ultima riunione del 29 u.s.); sul piano locale, poi, l’impossibilità di avviare il confronto o di chiudere gli accordi a causa della impossibilità attuale di dare risposta a questa semplice domanda: con quali criteri il Dirigente dovrà valutare l’apporto partecipativo del dipendente al progetto locale?
Una questione enorme, a ben vedere, che sta creando molta preoccupazione nei Dirigenti e anche nelle OO.SS./RSU, e che sta alla base dei ripetuti quesiti posti dagli Enti Difesa alla nostra D.G., ai quali la stessa D.G. ha ritenuto qualche giorno fa di rispondere con la NEWS datata 21 u.s., che pubblichiamo su questa pagina come allegato 1, ma che serve solo ad aggiunge una piccola toppa alla falla, ma certo non la chiude (la NEWS di PERSOCIV conferma comunque l’indicazione che FLP DIFESA aveva dato alle proprie strutture con il Notiziario n. 105 del 29 u.s., parte conclusiva del terzultimo capoverso).
Quale debba essere il sistema di misurazione e valutazione dell’apporto partecipativo del dipendente alla progettualità locale, attesa la sua non contrattabilità affermata dalla F.P., è cosa di tutta evidenza riconducibile alle decisioni del Vertice politico. Ma la Ministra Pinotti non lo ha ancora fatto fino ad oggi, chissà poi perché, e questo ha generato l’enorme problema che sta bloccando la definizione degli accordi FUA e FUS. Sappiamo che la D.G. e gli Organi Programmatori da tempo avevano posto questo problema all’attenzione del Gabinetto, rimasto però sinora senza risposta. Anche FLP DIFESA, e a più riprese, ha segnalato questo problema (si vedano i nostri Notiziari nn. 84, 105 e 112); non parrebbe invece lo abbiano fatto anche altre OO.SS., come si evince dalla lettura dei loro comunicati. Anche questo stiamo forse un po’ pagando. Ma ora, finalmente, il problema sembra essere deflagrato.
Possiamo comprendere la sostanza vera del problema: non è facile trovare una soluzione oggi, a distanza di otto mesi dalla determina a firma Rossi del 13.02.2015, che sono trascorsi invano senza che uno straccio di soluzione fosse stato trovato per sbloccare la trattativa FUA. Comprendiamo bene come non sia facile, per il FUS 2015, individuare una soluzione straordinaria, dopo quella anch’essa straordinaria adottata per il FUS 2014. Ma deve essere anche chiaro, però, che più il tempo passa più il problema si acuisce, e pertanto occorre agire molto rapidamente.
Ci chiediamo dunque: sarà dunque quella che si apre oggi la settimana decisiva, quella nella quale vedrà la luce una nuova determina del Sottosegretario con il recupero del comma 1 della vecchia determina del 13.02.2015, incredibilmente dimenticato nella nuova determina del 1.08.2015? O sarà adottata qualche altra iniziativa, comunque finalizzata a risolvere definitivamente il problema? Il Vice Capo di Gabinetto ci ha detto in riunione che in questa settimana si troverà la soluzione. Vedremo…..
Deve essere chiaro a tutti gli attori, comunque, che se non si fa qualcosa, i tavoli nazionale e locali continueranno ad essere bloccati, mentre continuano a passare pericolosamente i giorni che ci separano dalla fine di questo anno. I progetti locali vanno indiscutibilmente avviati e conclusi entro l’anno in corso, non esistono soluzioni che ne differiscano la realizzazione al prossimo anno, e dunque occorre fare presto. Abbiano già perso dieci mesi, e il rischio vero è che più il tempo passa e più qualcuno (qualche Ispettore del Tesoro, per esempio) potrebbe mettere in discussione il corretto dimensionamento temporale e la corretta realizzazione dei progetti locali 2015. Con gli effetti nefasti che si possono immaginare…
Una grandissima responsabilità, dunque, che pesa tutta intera sul Vertice politico, e che il Vertice politico è chiamato a risolvere rapidamente e bene. Tempi supplementari non ce ne sono….
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: NEWS PERSOCIV del 21 ottobre 2015
Allegato 2: Determina firmata dal Sottosegretario il 13.02.2015 su FUA 2014
Allegato 3: Determina firmata dal Sottosegretario il 1.08.2015 su FUA 2015