Notiziario n. 120 del 6 novembre 2015 –
Dopo i diversi testi che si sono succeduti dopo il via libera del Consiglio dei Ministri del 15 u.s., che via via abbiamo pubblicato sul nostro sito, è formalmente approdato in Senato il DDL n. 2111 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (c.d. Legge di stabilità 2016, che ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1. Se ne sta occupando anche la Commissione Difesa del Senato, limitatamente alla “Tabella 11” che reca lo stato di previsione del MD. per l’esercizio 2016. Diamo allora uno sguardo più da vicino ai numeri relativi al 2016 che riguardano esclusivamente il M.D., lasciando in questa sede da parte tutti gli altri aspetti che ci riguardano come cittadini e lavoratori, in primis l’elemosina stanziata dal Governo per i rinnovi contrattuali.
Va detto subito che, a differenza degli anni precedenti, il DDL stabilità 2016 non opera più un’analisi degli aggregati (c.d. “funzioni”: difesa, sicurezza pubblica, etc.), al cui interno sarebbe poi stato possibile distinguere le spese per personale, esercizio ed investimento. Prima volta, dunque, in assoluto, nella direzione indicata dal Libro Bianco circa il superamento della storica tripartizione del bilancio del M.D.
Entrando nei numeri, il fatturato complessivo del M.D. previsto per il 2016 risulta di 19.424,1 mln di €, pari all’1,16 % del PIL previsto, con una riduzione di 567,8 mln rispetto alle risorse assestate 2015. Andando più nel dettaglio, il DDL Stabilità 2016 stanzia ai fini del c.d. “approntamento ed impiego delle forze”: per la F.A. Esercito € 4.690,7 mln (-24,5 mln rispetto 2015); per la Marina, € 1.958 mln (-59,6 mln rispetto 2015); per l’Aeronautica, € 2.440 miln (-82,8 mln rispetto 2015); infine, per i Carabinieri € 5.594,7 mln (+ 275,5 mln rispetto 2015). Per la pianificazione generale delle FF.AA. vengono stanziati € 3.144,3 mln (-971,6 mln rispetto 2015), e 460,3 mln per gli interventi non direttamente connessi con l’operatività dello strumento. Ammontano complessivamente a € 18.648,4 mln (-864,1 mln rispetto 2015) gli stanziamenti previsti per le spese del personale (militare e civile), per i consumi intermedi e per gli investimenti fissi lordi. Per la missione “ricerca ed innovazione” sono destinati € 58,1 mln come per il 2015; per il c.d. “indirizzo politico” € 24,1 mln, ed € 225, 4 mln per i servizi affari generali (-23 mln sul 2015).
In merito alla spesa per ammodernamento e rinnovamento degli armamenti, e con riferimento alla stato di previsione del Ministero Sviluppo Economico (MISE) come per le missioni internazionali finanziate nel 2016 con € 937,7 mln., nel 2016 vengono stanziati € 2.755 per il sostegno della nostra partecipazione alla NATO e ai programmi europei interforze (dentro i caccia Eurofighter e le fregate FREMM). Inoltre, è previsto lo stanziamento di € 472 mln. per il finanziamento della c.d. legge navale per l’acquisto di 10 unità. Altre misure per il M.D.: vengono stanziati € 376,5 mln per la c.d. “ausiliaria” ed € 688.285 per gli Enti vigilati; le assunzioni militari sono fuori dal blocco del 25% della spesa dei cessati 2015 imposto alle altre assunzioni nel P.I.; stanziati € 83 mln per le operazioni “strade sicure” e “terra dei fuochi” e € 5 mln per gli asili nido. Infine, in materia di spending review, c’è un taglio di 10 mln alla ricerca tecnologica, mentre 300 mln di € dovranno arrivare dalla dismissione degli immobili del M.D. e versati direttamente all’entrata del bilancio dello Stato.
Questi, in estrema sintesi, i numeri del DDL Stabilità 2016 che interessano il M.D.. Cosa dire? Non è poi andata così male, atteso che i tagli di bilancio annunciati da Padoan alla vigilia non parrebbero recepiti in toto. Va detto infatti che i decrementi sopra richiamati rispetto al 2015 sono riferiti alle somme assestate 2015, mentre, se il riferimento va ai previsionali, le risorse 2016 risultano circa 50 mln in più del 2015.
Ultima importante annotazione: nè norme migliorative nè risorse aggiuntive sono presenti nel DDL stabilità 2016 in materia di trattamento economico/normativo dei civili. Era già successo con la Legge 114/2014 (1^ riforma Madia della P.A.), quindi con la Legge di stabilità 2015 e infine con la Legge 125/2015 (legge delega per la riforma Madia della P.A.), succede ora di nuovo con il DDL stabilità 2016. Lo segnaliamo sommessamente al Vertice Politico, impegnato (si dice) su quel fronte.
Su questa stessa pagina, pubblichiamo in allegato 2 il resoconto del dibattito del 4 novembre u.s. in Commissione Difesa del Senato.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 2: 04.11.2015 – Resoconto dibattito Commissione Difesa del Senato su DDL stabilità 2016