Notiziario n. 10 del 21 gennaio 2016 –
La quinta riunione negoziale non è servita, purtroppo, a chiudere la trattativa FUA 2015. C’erano a nostro avviso le condizioni per farlo, tenuto anche conto che siamo già nel 2016 e che ogni settimana in più di ritardo lo sconteremo in un corrispondente ritardo nell’avvio del confronto sulla partita che più conta, gli sviluppi economici 2016, oltre che in altrettanto ritardo nei pagamenti FUA/FUS 2015. Ma la trattativa non si è chiusa in quanto altre sigle hanno ritenuto di allungare il brodo, non si capisce bene il perché.
Partiamo dalle risultanze della precedente riunione del 12 gennaio u.s. (vds Notiziario n. 5 di pari data). Preso atto della non percorribilità e della non utilità di avviare sviluppi economici con decorrenza 1.1.2015, e individuato il problema nelle forche caudine di cui al DM 14.11.2014 (organici di fascia) che l’AD ha voluto inserire nonostante i ripetuti allarmi da noi lanciati, si era convenuto con la dr.ssa Corrado di concentrarsi sugli “sviluppi 1.1.2016″, a due sole condizioni però: che l’AD si impegnasse a modificare preliminarmente il DM eliminando ogni riferimento all’organico di fascia; che le Parti si impegnassero “ad avviare un numero di passaggi con decorrenza 1.1.2016 congruo alle attese dei colleghi”, come da noi richiesto nel Notiziario del 12 gennaio. Ebbene, dalla relazione introduttiva della dr.ssa Corrado, ci è parso che le due condizioni fossero ambedue soddisfatte. Per quanto attiene alla modifica del DM sugli organici, la dr.ssa Corrado ci ha detto che SMD sta già lavorando in questa direzione, atteso peraltro che il provvedimento andava comunque rivisto nel 2016 in base al D. Lgs. n. 8. Per quanto invece riguarda l’impegno sul numero di “sviluppi 1.1.2016” da avviare, la risposta è contenuta nella formulazione del secondo dei due nuovi articoli dell’ipotesi di accordo, che qui pubblichiamo insieme al nuovo dettaglio delle somme (vds. allegati 1 e 2), che prevede l’avvio nel 2016 di “un congruo numero di passaggi da una fascia retributiva a quella immediatamente superiore all’interno delle aree”. Va anche aggiunto che la dr.ssa Corrado ci ha informato che, in ordine ad ambedue gli impegni, ne è stata positivamente verificata la praticabilità in sede FP e MEF, che sono gli Organi che dovranno poi certificare i relativi accordi.
Dunque, un buon lavoro, non c’è dubbio, quello fatto da PERSOCIV, e peraltro in tempi estremamente ristretti, di cui abbiamo dato atto alla dr.ssa Corrado. Che peraltro si è mossa anche sulla scorta del “mandato” direttamente venuto dalla Ministra per “individuare un percorso per definire le occorrenti soluzioni volte a svolgere, anche in modo graduale, le predette progressioni” (vds nota Gabinetto n. 47764 del 14.12.2015), mandato apprezzato proprio da quelle sigle che ora frenano..…Mah!
Sembrava, quello degli “sviluppi 2016”, l’unico vero nodo, sciolto il quale si sarebbe potuto procedere speditamente a chiudere la trattativa 2015. Anche perché da A.D. sono arrivate le altre risposte attese:
- turni reperibilità e PPL: in merito alla crescita considerevole dei finanziamenti 2015, che abbiamo sollevato solo noi nelle prime quattro riunioni (vedere i comunicati), l’A.D. ha ridotto l’accantonamento per la reperibilità di oltre 600mila euro (a fronte di prestazioni già rese nel 2015 già trascorso, diventa difficile immaginare tagli su PPL e soprattutto sui turni: li si dovrebbero pagare con i FUS…). Per le assegnazioni 2015, invece, i dati saranno resi noti dopo che la D.G. sarà in possesso dei quelli relativi all’ultimo trimestre.
- transito risorse dal FESI al FUA: correttamente inserita la norma, in ragione dei passaggi ai ruoli civili degli ex militari; ma si tratterà comunque di bruscolini, 4 € circa in più nella quota pro capite del FUS;
- confermato l’impegno di A.D. di fornire il prospetto con tutte le voci che concorrono in quota parte a formare il FUA, nostra antica e solitaria richiesta, questa, oggi però condivisa con altre OO.SS.;
- confermati gli impegni di A.D. di avviare rapidamente la trattativa FUA 2016 e il tavolo per definire i criteri per gli “sviluppi”, e anche quello per fissare linee guida e paletti per turni e (soprattutto) reperibilità.
C’erano le condizioni per chiudere l’accordo 2015? A nostro avviso, si. Giudichino i lavoratori!
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 21.01.2016 – Integrazioni bozza ipotesi di accordo FUA 2015 proposte da AD
Allegato 2: 21.01.2016 – il nuovo dettaglio delle somme