Notiziario n. 81 del 4 luglio 2016 –
Noi di FLP DIFESA l’allarme l’avevamo lanciato qualche mese fa, esattamente a febbraio scorso con lettera inviata al SSS Rossi il 18 di quel mese (vds. Notiziario n. 21 del 22.02.2016), nella quale esprimevano tutta la nostra preoccupazione per il temuto arrivo nei ruoli civili del Ministero Difesa di migliaia di lavoratori del Corpo Forestale dello Stato e chiedevamo una specifica riunione per approfondirne i problemi e individuare le possibili soluzioni. Ma, come purtroppo accade spesso, siccome la nostra era stata l’unica O.S. a sollevare il problema, è stato facile per A.D. riporlo sotto cenere. Ora però il problema sta finalmente emergendo, ed è approdato in Parlamento tramite l’audizione delle OO.SS. CGIL-CISL-UIL ed FLP del Ministero Difesa che sono state convocate dalla Commissione Difesa Camera per essere sentite sugli aspetti d’interesse del Ministero Difesa. Audizione avvenuta il 30 u.s., e che ha visto nella FLP DIFESA l’unica O.S. a porre il problema del transito nei ruoli civili.
Ma andiamo con ordine. Nella riunione del 20 gennaio 2016, su proposta della Ministra Madia, il Consiglio dei Ministri ha adottato in prima lettura i primi undici schemi di decreti attuativi della L. 7.8.2015, n. 124 recante “deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle AA.PP.”, la c.d. riforma delle riforme. Il primo di quei decreti, quello recante “modifiche in materia di licenziamento disciplinare”, è già stato adottato in seconda lettura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (D. Lgs. 20.06.2016, n.116) ed entrerà in vigore dal 13 luglio p.v.
Tra gli schemi di decreti adottati in prima lettura, c’era quello recante “Razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato”. A tal riguardo, pubblichiamo su questa stessa pagina: il testo dello schema di provvedimento inviato da Palazzo Chigi alle Camere, Atto Governo n. 306 (allegato 2); il “dossier” del Senato (allegato 3); il parere della Conferenza Unificata (allegato 4).
Come già detto nel precedente Notiziario, il Presidente Renzi ha spesso richiamato la necessità di una razionalizzazione delle funzioni di polizia, e dunque anche di una riduzione dei diversi corpi oggi in attività. Una necessità condivisibile, anche nell’ottica di una efficace ed efficiente spending review. Ma, come sempre succede in epoca renziana, alla fine la montagna ha partorito il topolino, e nel frullatore c’è finito solo il piccolo “Corpo Forestale dello Stato”, mentre altri pezzi (per esempio la Guardia di Finanza, che rappresenta davvero un unicum sul piano internazionale) ne sono rimasti, allo stato, rigorosamente fuori.
Venendo alla parte che più ci riguarda, in attuazione dell’art. 8, comma 1, lettera a), della L. 124/2015 che dispone la “riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato ed eventuale assorbimento del medesimo in altra Forza di polizia…”, è stato predisposto dalla Ministra Madia lo schema di decreto attuativo di che trattasi che, all’art. 18 (“disposizioni transitorie e finali”), comma 10, dispone che “il personale tecnico del Corpo Forestale (periti; revisori e operatori; collaboratori) transiti nei ruoli forestali dell’Arma dei Carabinieri”, disponendo altresì che il personale che, durante la frequenza o al termine del corso di formazione militare, non dovesse risultare idoneo al servizio nell’Arma dei Carabinieri, “transiti nei ruoli civili del Ministero della Difesa”, venendo così a confluire all’interno dei suoi ruoli civili, unica collocazione allo stato prevista.
Il grido d’allarme da noi lanciato qualche mese fa traeva origine anche dai numeri e dalle previsioni che circolavano allora nei corridoi dei sacri palazzoni del Ministero: su 7.000 forestali da ricollocare, una buona metà – prevedibilmente-, in particolare lavoratrici donne, non avrebbero ottenuto il via libera per il transito nei ruoli militari dell’Arma, e conseguentemente, in virtù dell’art. 18, sarebbero transitati nei ruoli civili del Ministero Difesa. Che è poi quel Ministero, la Madia questo forse non lo sa, che vive oggi un durissimo processo di riorganizzazione in chiave riduttiva, che prevede anche corposi tagli di personale civile (organici ridotti a 20.000 unità a fine 2024), e tagli anche del personale militare. E, con queste prospettive, prevedere l’ingresso di migliaia o anche centinaia di forestali appare davvero una follia.
E’ quello che noi pensiamo, che abbiamo detto in audizione e che è contenuto nel documento presentato alle Commissioni Parlamentari e che reca anche la nostra proposta di modifica dell’art.18 (prevedere il transito dei lavoratori forestali non idonei all’Arma nelle sole Amministrazioni Pubbliche con carenze di organico), che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 2: Atto Governo n. 306, testo schema D.Lgs. inviato dal Governo alle Camere
Allegato 3: Atto Governo n. 306 – il dossier del Senato
Allegato 4: Atto Governo n. 306 – Parere conferenza unificata
Clicca qui per vedere il video integrale dell’audizione di CGIL-CISL-UIL e FLP DIFESA (l’intervento di FLP DIFESA è collocato a 1 ora, 17 minuti e 15 secondo dall’inizio)