La Ministra Madia incontra Cgil-Cisl e Uil sul rinnovo dei contratti ed esclude tutte le altre OO.SS. rappresentative. Niente paura, è solo una marchetta pre-elettorale e uno spot pro “si” al referendum. Ma i lavoratori fessi non sono..

Notiziario n. 135 del 25.11.2016 –

la Ministra alla P.A., Marianna Madia pensierosa....

La Ministra alla P.A., Marianna Madia

Si riporta di seguito il testo del “comunicato stampa” diffuso dalla nostra Federazione in data di ieri e relativo alla “marchetta pre-elettorale” gentilmente offerta da CGIL-CISL-UIL al duo delle meraviglie Renzi-Madia con l’obiettivo di rassicurare i lavoratori pubblici sui prossimi rinnovi contrattuali.

” A diciotto mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco reiterato dei contratti pubblici, emessa a seguito del ricorso fatto solo dalla FLP nel colpevole silenzio della cosiddetta triplice, dopo due leggi di stabilità che hanno stanziato pochi spiccioli per i rinnovi,  Renzi e la Madia, a pochi giorni dalla consultazione referendaria, si convertono sulla via di Damasco e convocano a Palazzo Vidoni, sede della Funzione Pubblica,  solo i sindacati “amici”.

Per mettere in campo quest’operazione smaccatamente elettorale  non esitano a violare ogni regola di democrazia e di partecipazione, escludendo dall’incontro tutti coloro che solo pochi giorni fa sono stati dichiarati soggetti rappresentativi nei comparti del pubblico impiego e legittimati a sottoscrivere gli accordi.

Ma è tutta una manfrina.

Se il Governo vuole veramente rinnovare i contratti stanzi nella legge di stabilità del 2017 le somme necessarie e non le elemosine, modifichi da subito le norme penalizzanti sul lavoro pubblico e sulla contrattazione, emani le direttive all’Aran, consenta finalmente l’apertura vera del negoziato. Nelle sedi e con i soggetti competenti e soprattutto mettendo sul tavolo le risorse.

Ed eviti queste sceneggiate che offendono solo l’intelligenza e la dignità di milioni di lavoratori.

Roma, 24 novembre 2016″

L’incontro di ieri fa il paio con quanto sta succedendo in molte AA.CC., dove i Vertici politici abbondano in promesse e impegni per imbonire i lavoratori e portarli alle urne a votare “SI” al referendum. Ne abbiamo contezza anche nel M.D., con gli impegni su fondo integrativo e progressioni tra le aree, di cui non c’è traccia alcuna nel DDL Bilancio. Dunque, a  babbo morto.

Ma i lavoratori fessi non sono…….

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA