Performance individuale 2016. Con la consegna delle schede con i punteggi, emergono tutte le criticità e i problemi. FLP DIFESA scrive alla Ministra Pinotti: serve un atto di coraggio e di responsabilità, si sospenda il procedimento valutativo 2016 e, per il 2017, si richieda una deroga alla FP nelle more delle novità annunciate dalla F.P.

Notiziario n. 23 del 20 febbraio 2017 –

Come ampiamente annunciato, la consegna ai lavoratori civili delle  schede recanti la valutazione della performance individuale, che doveva avvenire entro il 10 c.m. ma così non è stato dappertutto,  è stata accompagnata da tantissimi mal di pancia dei colleghi, sfociate in molti casi in contenzioso, e da critiche anche molto severe da parte di OO.SS./RSU sulle criticità emerse nelle gestioni da parte dei Dirigenti del sistema di valutazione, che potrebbero anche produrre danni enormi e non riparabili.

Errori procedurali, poca trasparenza, troppa discrezionalità, motivazioni insufficienti, applicazioni disomogenee e parecchio contenzioso, ne rappresentano sinora i tratti essenziali. Ne fornisce un ultimo esempio la vicenda di MARICOMMI Taranto che interessa quasi oltre 450 lavoratori,  che rischiano di veder “drasticamente ridursi il punteggio finale”, con effetti gravi, deleteri e duraturi in merito agli sviluppi economici 2017 (in allegato 2 su questa stessa pagina, la nota predisposta dal nostro Coordinamento Territoriale).

Per noi, nulla di nuovo sotto il sole potremmo dire. Al di là degli aspetti legati alla cattive gestioni locali da parte di Dirigenti non usi a non formati alla bisogna, aspetti questi rispetto ai quali c’è una responsabilità prima di A.D.,  vi è un nodo di base che FLP DIFESA denuncia da anni.

Noi siamo convinti  che, per le condizioni in essere in A.D. (compresenza di personale militare escluso dal sistema di valutazione della performance;  il grosso dei Dirigenti valutatori escluso da ogni valutazione della propria performance in quanto militari;  il  complesso processo di riordino in atto e il deficit in molti casi della materia prima (il lavoro);  la particolare organizzazione del M.D. con Enti tra loro diversi e diversamente organizzati, che sembra quasi una bestemmia un unico sistema di valutazione; etc.), sarebbe stato necessario non adottare il sistema di valutazione tanto caro a Brunetta e, di contro, avanzare una richiesta di deroga alla F.P., come peraltro hanno fatto altre AA.CC..  La Difesa invece non lo ha fatto e, dopo la sospensione del sistema di valutazione 2011 con nota a firma del Sottosegretario Magri del 16.02.2012, ha deciso di riavviare il sistema di valutazione nell’anno 2016 con la Direttiva 10.11.2015, che ripubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina, addirittura con delle forzature macroscopiche passate purtroppo sotto traccia come l’estensione dei criteri di valutazione della performance individuale alla valutazione dell’apporto partecipativo dei lavoratori ai progetti locali, così mescolando performance  e FUS  in un cocktail pesante e indigesto, che non esiste in altre AA.CC. e che ha prodotto, anche per il modo con cui è stato gestito dal Centro, enormi criticità sui tavoli locali. Un quasi disastro, non c’è che dire.

Al danno, però, si potrebbe aggiungere ora la beffa che rischia di esporre la stessa A.D. davvero al ridicolo.

Come noto, in base alle norme introdotte con il D. Lgs. 150/2009, le valutazioni della performance individuale vengono “premiate” con risorse derivanti dal FUA.  PERSOCIV ha già quantificato, in sede di bozza dell’ipotesi di accordo FUA 2017, le risorse complessivamente disponibili per detta premialità: trattasi di poco più di 264.000 € netto oneri AD, che si tradurranno, per i 26.591 lavoratori in servizio al 1.1.2017, in un importo pro capite da riconoscere alla performance individuale pari a € 9.93 lordo oneri lavoratore. Dunque, il lavoratore che ha ottenuto la massima valutazione della propria performance 2017 sarà premiato con 9,93 €, e i differenziali tra le diverse fasce di merito si attesteranno entro qualche spicciolo di euro. Meno di 10 € lorde: questo sarebbe il premio dato da A.D. ai lavoratori più bravi e meritevoli del 2017. Ma si può? No, non si può, perché è un offesa alla dignità dei lavoratori e un elemento di discredito per la stessa A.D.

Cosa fare, allora?  Noi pensiamo che,  se i risultati della performance individuale sono questi, occorra da parte di A.D. un atto di responsabilità e di coraggio: sospendere il procedimento di valutazione  della performance 2016,  esattamente come si è fatto per la performance 2011; azzerare ogni accantonamento nell’ipotesi FUA 2017; infine, chiedere finalmente apposita deroga alla F.P. o, in subordine, ripensare profondamente e riscrivere la Direttiva 2017.  E’ quanto abbiamo chiesto alla Ministra con la nota che alleghiamo su questa stessa pagina in allegato 1..

Invitiamo tutti a partecipare al sondaggio in materia che abbiamo avviato sulla home page, parte alta a sinistra del nostro sito.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 20.02.2017 – Lettera FLP DIFESa a Ministra con richiesta sospensione performance 2016 e deroga per 2017

Allegato 2: Nota FLP DIFESA Coord. Terr. di Taranto su criticità performance MARICOMMI

Allegato 3: 10.11.2015 – direttiva sistema misurazione e valutazione performance individuale 2016