Notiziario n. 12 del 5 febbraio 2018 –
Come si ricorderà, in data 29.09.2015, è stato sottoscritto dalle OO.SS. nazionali e dell’allora Sottosegretario on. Rossi, il “Protocollo d’intesa tra l’amministrazione della difesa e le organizzazioni sindacali rappresentative del personale civile non dirigente”, che recava le nuove procedure per i reimpieghi (all. A), per la mobilità volontaria ordinaria (all. B) e straordinaria (all. C), e il prospetto con criteri e punteggi per la formazione delle graduatorie (all. D), che ripubblichiamo in allegato 2 su questa stessa pagina.
Quell’intesa concludeva una vicenda difficile, lunga e complessa, partita nel lontano aprile 2011 e che si era poi chiusa solo dopo quattro anni centrando un risultato certamente storico all’interno della nostra Amministrazione, atteso che la procedura di mobilità prevista dal CCNI del 6.7.2000 (bando annuale di mobilità interna volontaria) era stata sempre volutamente disattesa, negli anni, da A.D. .
La questione, anche a seguito delle nostre ripetute sollecitazioni, era tornata d’attualità solo nell’autunno 2012, con i tavoli tecnici a PERSOCIV dell’ 11 settembre (Notiziario n. 120 di pari data) e del 17 ottobre (Notiziario n. 137 di pari data), ma anche allora la questione si arenò per tutta una serie di punti controversi (pareri Organi Programmatori (OP), in particolare). Il successivo confronto, in ordine di tempo, avvenne sul tavolo politico con l’allora Sottosegretaria Pinotti il 20.01.2014 (vds. Notiziario n. 4 di pari data), che ancora una volta non approdò a risultato a causa del nodo irrisolto dei pareri degli O.P. .
Da qui, allora, il valore storico del protocollo 29.09.2015, atteso che per la prima volta i lavoratori interessati avrebbero potuto partecipare a un bando di mobilità con regole chiare e definite per tutti come avviene da sempre nelle altre AA.PP., e non sarebbero state più soggette ai pareri discrezionali degli Organi Programmatori (OP), in alcuni casi troppo discrezionali e incomprensibili, come era sempre avvenuto sino ad allora.
La gestione della nuova procedura, che ha visto per la prima volta la luce nel 2016, ha però evidenziato diverse criticità.
Innanzitutto, erano stati fissati dagli OP “gradi di scopertura organica massima sostenibile per ciascun Ente e per singolo profilo professionale” molto alti nella media e in parecchi casi addirittura pari allo zero, soglie queste che hanno eretto muri invalicabili rispetto alle legittime aspettative dei lavoratori. E’ un problema che abbiamo segnalato sin da subito, ottenendo però solo qualche correzione, in particolare con riferimento all’area di SEGREDIFESA. Ma i gradi di scopertura erano rimasti lo stesso complessivamente molto alti, viziando in un qualche modo la stessa procedura.
Ma di criticità se ne sono viste anche altre, e anche per questo, dopo la pubblicazione delle graduatorie provvisorie del bando di mobilita 2016, in data 9.01.2017 abbiamo inviato all’on. Rossi una nota che chiedeva la “verifica circa la necessità di revisione” della procedura, che ripubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina.
Quella nostra richiesta è stata poi recuperata nell’accordo del 5 aprile 2017 (vds il comunicato unitario CGIL FP – UIL PA – FLP DIFESA in Notiziario n. 39 di pari data ), cui ha poi fatto seguito la nota unitaria delle stesse sigle inviata all’on. Rossi (vds. Notiziario n. 64 del 30 giugno u.s.), con la quale si chiedeva di procedere rapidamente alla verifica prevista dal protocollo. Richiesta prontamente accolta dall’on. Rossi, che nella riunione del 5 luglio u.s. (vds Notiziario n. 66 di pari data), ha consegnato alle OO.SS. le proposte di AD, poi seguite dai contributi/osservazioni di CGIL FP – UIL PA- FLP DIFESA inviati in data 18 luglio (vds. Notiziario n. 69 di pari data). Quindi il successivo tavolo tecnico a SMD del 20.09.2017 (comunicato unitario in Notiziario n. 90 di pari data), seguito dalla riunione al Gabinetto del 13.12.2017, ritenuta conclusiva dalla stessa A.D. e di cui al comunicato unitario in Notiziario n. 128 di pari data.
Poi più nulla. Intanto, il 31 gennaio è già passato, e la prima tappa (riconfermata) della procedura non ha avuto corso per la mancata sottoscrizione del nuovo protocollo. Dunque, ancora ritardi.
Per questo, abbiamo inviato al Gabinetto l’allegata nota che chiede le risposte che mancano e la convocazione urgente.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 05.02.2018-lettera a Gabinetto per convocazione revisione protocollo mobilità
Allegato 2: Protocollo 29.09.2015 mobilità e rempieghi con firme
Allegato 3: 09.01.2017-lettera a Sottosegretario per verifica protocollo mobilità