Pubblichiamo una sintesi del programma e delle proposte di FLP DIFESA, già oggetto di precedenti specifici Notiziari, con le quali ci presentiamo al voto RSU e che abbiamo illustrato ai lavoratori nelle centinaia di assemblee fatte in questi mesi. Si chiude una campagna elettorale in cui è mancato il confronto tra le OO.SS. e in cui A.D. ha giocato un ruolo non super partes. Il voto a FLP, un voto per il cambiamento

Notiziario n. 39 del 13 aprile 2018 –

L’anno scorso di questi tempi, insieme a CGIL FP e UIL PA, stavamo preparando il calendario di assemblee che ci avrebbe poi portato nelle Sedi e negli Enti più importanti della Difesa (oltre quaranta) ad illustrare i contenuti dell’accordo che in data 5 aprile avevamo raggiunto con il Vertice politico (Fondo integrativo 21 milioni per il triennio; tabella corrispondenza mil/civ; progressioni tra le aree; nuove assunzioni, etc etc. – vds. comunicato unitario in  Notiziario n. 39 del 5.4.2017).

La circostanza appariva davvero nuova, quasi rivoluzionaria,  per il nostro Ministero, non solo per i contenuti di quell’accordo che apparivano davvero notevoli nel raffronto con l’immobilismo degli anni precedenti che si erano caratterizzati per le mancate risposte di A.D. su diversi fronti, ma anche per la scelta coraggiosa che CGIL e UIL avevano allora fatto, con l’avallo dei loro quadri territoriali riuniti a Roma, di mettere da parte CISL, da loro considerata attore primo dell’immobilismo,  e di rivolgersi a FLP DIFESA per avviare una fase di mobilitazione e di lotta, che poi gestimmo insieme nei mesi di febbraio e di marzo e che alla fine traguardò accordo del 5 aprile.

Un accordo che, nei successivi nove mesi, portò a risultati importanti: fondo 21 mln nel triennio 2018-20 destinati alla produttività;  n. 130 assunzioni di professionalità tecniche; tre bandi concorsuali per la Difesa, a distanza di 10 anni dall’ultimo; emendamento sulle progressioni tra le aree; emendamento sui centri di formazione (ex Scuola Allievi Operai); modifiche direttiva performance; recupero contrattazione locale e separazione dei sistemi valutazione di FUS e performance; intesa su modifiche protocollo sulla mobilità, risultati che pensiamo qualche beneficio abbiano portato alla nostra gente. Ma registrando al contempo (non possiamo negarlo) anche qualche sconfitta (mancata adozione della nuova tabella di equiparazione mil/civ, per esempio).  Il tutto, non è superfluo ricordarlo, in soli nove mesi di confronti/scontri con A.D. .

Logica avrebbe voluto che, proprio nel ricordo dell’immobilismo degli anni precedenti, su quella strada si fosse proseguito, magari accelerando il passo e ponendosi obiettivi nuovi e nuovi traguardi. Per far questo, occorreva salvaguardare e irrobustire il fronte unitario tra CGIL-UIL-FLP, come peraltro avevamo promesso ai colleghi nelle decine di assemblee fatte, e non certo azzerarlo come poi è avvenuto ad inizio anno.

E invece, con il pretesto della non firma al CCNL da parte della nostra Federazione e dei suoi comunicati, in Difesa (ma solo nella Difesa…) CGIL e UIL hanno rotto il fronte unitario con FLP e sono tornati ai vecchi equilibri, addirittura chiedendo e ottenendo i tavoli separati (notoriamente considerati dai lavoratori un disvalore e un’arma in più per A.D.). Minestra riscaldata, non c’è che dire, di cui vediamo già i frutti.

E la rottura ha ovviamente inciso sulla campagna elettorale RSU, che avrebbe potuto e dovuto essere il terreno di discussione e di confronto tra le OO.SS. e che invece si è trasformata in una battaglia senza esclusione di colpi, nella quale anche A.D. ha fatto la sua parte venendo meno, in alcuni frangenti, al ruolo super partes ad essa ascritto. Ci sarà però tempo e modo per riflettere su questi aspetti e sugli accadimenti.

Una campagna elettorale che avrebbe dovuto avere al suo centro, anche in ragione della nuova fase politica e del Ministro che verrà,  il programma e le proposte per le prossime RSU, sulle quali intrecciare il rapporto con le lavoratrici e i lavoratori eletti.

Non è stato così, programmi e proposte non ne sono circolati. La nostra O.S. però lo ha fatto, e con diversi Notiziari (tutti sul sito) abbiamo ragionato – e non solo per slogan – sulle questioni aperte e sulle soluzioni da dare.

Li abbiamo ora riassunte nel volantino/locandina che pubblichiamo in allegato, che offre la sintesi delle nostre proposte, e che preghiamo di affiggere in bacheca e di diffondere capillarmente tra tutti i lavoratori.

Cari colleghi, un voto alla lista FLP serve a garantire una nuova e diversa direzione di marcia, nella prospettiva di una cambiamento vero delle politiche  nei confronti della componente civile della Difesa.

Buon voto a tutte le colleghe e a tutti i colleghi.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: RSU 2018 – programma e proposte FLP DIFESA