Notiziario n. 82 del 27 luglio 2018 –
Ove ci fosse stato ancora bisogno di una ulteriore pezza giustificativa per dimostrare come il CCNL 12.02.2018 abbia operato, su alcuni aspetti, una sicura regressione del sistema delle relazioni sindacali, la riunione di oggi con STAMADIFESA (SMD) e SEGREDIFESA (SGD) può certo servire allo scopo.
Abbiamo già detto della nuova procedura, inaugurata da SME a seguito dell’entrata in vigore del CCNL, in materia di riordini con la cancellazione delle sessioni informative periodiche, vds. Notiziario n. 81 del 27.07.2018); parliamo ora della cancellazione del sistema di regole, concordate e sottoscritte dalle Parti, in materia di mobilità interna e reimpieghi, che il 29.09.2015 erano state scritte nel “protocollo d’intesa” da AD e OO.SS., un accordo storico in quanto diede il via al primo bando di mobilità (2016) con regole uguali per tutti, come avviene da sempre nelle altre Amministrazioni, e senza più essere subordinate ai qualche volta incomprensibili pareri discrezionali degli Organi Programmatori (OP), come era sempre avvenuto sino ad allora.
La gestione della procedura rese però evidenti alcune criticità, in particolare quelle riferite ai “gradi di scopertura organica massima sostenibile per ciascun Ente e per singolo profilo professionale”, in media decisamente bassi e in parecchi casi addirittura pari allo zero, soglie queste che hanno ridotto davvero ai minimi termini le possibilità di trasferimento. Da qui la necessità di operare dei correttivi e da qui l’avvio di un tavolo tecnico specifico, e, alla fine, la riunione che si ritenne conclusiva del 13.12.2017 (vds. comunicato unitario allegato al Notiziario n. 128 di pari data) ai fini della sottoscrizione del nuovo protocollo. Protocollo che ora non vedrà più la luce, in quanto nel frattempo l’art. 5 del CCNL ha modificato la relazione tra le Parti in materia, attribuendone la “titolarità” alla sola A.D. che deve solo informare le Parti, dar loro la parola e redigere “una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse”, ma decidendo alla fine in proprio.
Cosa avvenuto oggi nella riunione con SMD e SGD, che non sarà dunque seguita dalla firma di alcun protocollo d’intesa: chi si aspettava questo (vds comunicato unitario CGIL-CISL-UIL+UNSA del 9 maggio u.s.), evidentemente ci aveva capito ben poco. Oltre al fatto che si è perso altro tempo (sono ben 17 i mesi di blocco della mobilità interna volontaria nel Ministero della Difesa che nel frattempo ha operato solo attraverso deroghe).
In avvio di riunione, gli Organi di vertice hanno comunicato i gradi di scopertura per il prossimo bando, che dovrebbe vedere la luce a breve (si spera): per gli Enti dell’area Tecnico/amministrativa, soglia del 15% per tutti i profili professionali; invece, per gli Enti dell’area Tecnico/Operativa compresi quelli industriali (Arsenali, Poli, etc.), soglia del 15% per i profili tecnici e del 25% per gli amministrativi. Giustizia Militare si è riservata di indicare il grado di scopertura entro la metà di settembre. Si tratta, come si vede, della riconferma di quanto già comunicato alle OO.SS. nella riunione del 9 maggio u.s., e di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 48 di pari data, solo che nel frattempo sono passati altri due mesi…..
Pubblichiamo, in allegato 1 su questa stessa pagina, la scheda tecnica predisposta da SMD contenente il raffronto tra le dotazioni organiche di cui al DM 29 giugno 2016 e la forza presente suddivisa a livello regionale in tutte le Armi. In allegato 2, le nuove regole per mobilità interna volontaria e reimpieghi, consegnata alle OO.SS. per la riunione del 15 febbraio 2018 (vds Notiziario n. 18 di pari data). In allegato 3, pubblichiamo infine il protocollo d’intesa del 29.09.2015.
Ovviamente, non siamo soddisfatti delle soglie fissate dagli Organi di Vertice: la novità, certo importante, sta nell’azzeramento della “soglia zero” presente in dose massiccia nella procedura 2016, che a suo tempo aveva impedito anche la sola presentazione della domanda a gran parte dei lavoratori, che oggi almeno potranno produrla. C’è dunque un passo in avanti, ma a nostro avviso ancora insufficiente, che certo non favorirà i colleghi. Avremmo voluto, e sempre richiesto, soglie superiori, che sono state però negate.
Sul fronte dei titoli, rimangono irrisolti alcuni problemi che sono frutto di situazioni reali quali quelli legate al pendolarismo diffuso soprattutto nelle grandi città, o quelli connesse ad alcune criticità vissute da personale ex militare transitato (percorso e procedura con regole aggiuntive?), o quelli prodotti dal non accoglimento da parte di AD della proposta di procedere a mobilità volontaria anche attraverso l’ utilizzo dell’istituto della riconversione professionale, che avrebbe potuto agevolare i processi di mobilità.
Il pallino passa ora alla DG, che dovrà varare il bando 2018. Si spera solo che non passino altri mesi!
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 27.07.2018 – Scheda tecnica su raffronto organici predisposta da SMD per la riunione
Allegato 2: 15.02.2018 – Bozza AD nuova procedura mobilità interna volontaria e reimpiego
Allegato 3: Protocollo 29.09.2015 mobilità e rempieghi con firme delle Parti