Notiziario n. 86 del 9 agosto 2018 –
Giovedì 26 luglio u.s., la prof. Elisabetta Trenta ha svolto in Senato la sua prima audizione da Ministro della Difesa presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato riunite congiuntamente, nella quale ha illustrato le sue “linee programmatiche” . Sul nostro sito, la relazione integrale e il video dell’audizione.
La Ministra è partita delineando gli indirizzi programmatici (tutela del personale civile e militare; protezione del territorio; tutela dell’industria italiana della Difesa; finanziamenti alla ricerca; rivalutazione presenza italiana nelle missioni internazionale e razionalizzazione dell’impiego delle risorse) e indicando le due parole chiave che caratterizzeranno l’azione di governo dei prossimi 5 anni, e che sono “esilienza” (intesa come“la capacità di adattarsi al cambiamento della minaccia, ibrida e dal carattere poliedrico, che il nostro Paese si trova ad affrontare”, e “dual use” “(intesa come “la consapevolezza di dover sostenere, e al contempo ampliare, le opportunità di duplice uso delle capacità della Difesa per scopi non militari e a supporto, appunto, della resilienza stessa”.
A tal riguardo, “sarà promossa la pianificazione e l’implementazione di una vera e propria Strategia Nazionale Sistemica per il potenziamento della Sicurezza Collettiva e della Resilienza Nazionale, da sviluppare attraverso la collaborazione fra Ministeri, ma anche con l’Industria, l’Accademia, la Ricerca e il settore privato”, anche supportando in questo la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In materia di personale, ha Ministra ha segnalato la necessità di tutela (dei rapporti familiari; della condizione generale; della condizione genitoriale; della salute) dei lavoratori sia militari che civili, ma in termini che sono apparsi troppo general generici.
Le promozioni (dei militari, evidentemente) dovranno viaggiare “esclusivamente su criteri meritocratici e con tempistiche coerenti”; sarà realizzato “il continuo aggiornamento del processo di riordino dei ruoli e delle carriere del personale militare in un contesto di unitarietà del comparto Difesa e Sicurezza”; saranno implementati i programmi occupazionali.
In ordine alla sentenza della C.C n. 120/2018, ha riconosciuto ai militari “il diritto a costituire associazioni professionali a carattere sindacale”.
Temi, questi, tutti cari al personale militare, a fronte del nulla esibito sulle questioni d’interesse dei lavoratori civili.
Sui temi più generali, la Ministra ha riconosciuto il ruolo centrale della NATO e ha detto che “la Difesa, continuerà a promuovere tutte le iniziative per orientare e rafforzare l’Alleanza”; ha sottolineato il ruolo strategico dell’industria italiana della difesa e ricerca (“con questo governo nascerà una Difesa anche delle Imprese, una Difesa della ricerca e dell’innovazione strategica”); sul programma F35 non ha preso impegni, in attesa ”degli esiti di una valutazione approfondita da parte degli uffici tecnici competenti”, come se il problema legato all’acquisto dei 90 caccia fosse solo tecnico e non politico; ha poi mostrato grande attenzione alla cyber defence: “è necessario continuare ad investire, al fine di potenziare ulteriormente le dotazioni strumentali e organizzative di protezione cibernetica e sicurezza informatica, incrementando progressivamente la capacità di contrastare in maniera efficace le minacce”, anche attraverso le attività operative del “neocostituito Comando Interforze Operazioni cibernetiche (CIOC)”.
La Ministra ha poi rivalutato le missioni internazionali (“l’Italia manterrà il proprio ruolo di primo piano e proseguirà il suo sforzo.… i militari italiani continueranno a svolgere – con professionalità, passione e grande senso di responsabilità – quelle missioni che l’attuale governo, con l’ausilio della Difesa riterrà vitali in aderenza all’interesse nazionale”. Un’idea un pò diversa rispetto alle posizioni portate avanti in questi anni dal M5S, o no?
Ultimo tema, la razionalizzazione delle risorse e la lotta agli sprechi (“lavoreremo per la valorizzazione degli immobili anche a supporto e a integrazione delle esigenze locali. Si pensi, per es, alle varie basi navali nelle vicinanze di porti mercantili o turistici che potranno potenziare l’attrazione dei porti civili limitrofi”.
Queste le linee espresse da Ministra. Della discontinuità che Le abbiamo chiesto, ce n’è davvero poca!
Ora la prof.Trenta è alle prese con il problema delle nomine nella Difesa (su questa stessa pagina, in allegato 3, un articolo comparso su La Repubblica)
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Il testo della relazione introduttiva della Ministra sulle linee programmatiche del Dicastero
Allegato 2: il video dell’audizione della Ministra
Allegato 3: 29.07.2018 – Articolo di Repubblica sulle nomine in Difesa