Notiziario n. 100 del 13 settembre 2018 –
L’audizione del Capo di SMA, gen. S.A. Enzo Veciarelli, presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato riunite congiuntamente, la cui registrazione video rendiamo disponibile su questa stessa pagina in basso, si è svolta il 6 u.s. e costituisce uno straordinario documento per comprendere la qualità della nostra classe politica.
Il Capo dell’A.M., audito nel quadro degli “approfondimenti istruttori” riguardanti le FF.AA. disposti dai due Presidenti ad avvio del lavoro verosimilmente quinquennale delle due Commissioni, ha sciorinato una mole notevole di dati e posto alcune questioni (anche di carattere strategico) di estremo interesse, e lo ha fatto peraltro con garbo e con tono colloquiale, cercando in tutti i modi di sollecitare il confronto e la discussione. Proviamo, in estrema sintesi, a dare qualche flash del corposo intervento (oltre un’ora) del gen. Veciarelli.
Dopo due anni di sperimentazione, A.M., che ha compiuto quest’anno 95 anni, è oggi orientata verso internet e il mondo cyber (“AM 4.0”), sempre comunque nel pieno rispetto della Costituzione, e in particolare degli artt. 1 e 11 (ripudio della guerra), e in linea con le tradizionali incombenze della F.A.
Il Capo di SMA ha dedicato molto spazio al personale, anche se (ma oramai è un vero e proprio mantra) non ha dedicato una sola parola alle problematiche del personale civile, ma solo a quelle dei militari (alloggi; motivazioni; benessere; mobilità; etc.).
Questi i numeri forniti dal Generale: AM impiega oggi 43.700 unità, di cui 39.000 militari e 4,700 civili. Entro il 2024, orizzonte finale delle riduzioni previste dalla Legge 244/2012, la F.A. sarà impegnata a tagliare 5.300 posizioni, dopo le 1.700 già cancellate in questi anni.
Se detto orizzonte permarrà, bisognerà riorganizzare la F.A. dando priorità ai settori operativi, riducendo gli apparati centrali, accorpando funzioni logistiche in Enti operativi, e rendendo più agile la funzione di comando/controllo.
Ha poi dedicato molto spazio al problema della c.d. “meridionalizzazione”: il 67% dei militari AM proviene da Sud e Isole, il 24% dal Centro e solo il 9% dal Nord Italia. A fronte di queste provenienze, il 25% dei militari AM sono oggi impiegati al Nord, il 43% al Centro e solo il 32% al Sud. Da qui un idea: riorganizzare, ampliandola, la presenza di AM al Sud/Isole, portando lì il 20% di uomini e mezzi, in particolare del settore logistico, per dare risposte alla richieste di mobilità non soddisfatte.
Altro problema, l’eccedenza nel ruolo “marescialli” (300% in più).
Il gen. Veciarelli ha poi affrontato la situazione dei mezzi e sistemi d’arma: qualità elevata, certo, ma con punti critici (es., sui sistemi antiaerei e balistici), rispetto ai quali, se non si interviene subito, si perderà efficienza.
Poi ha trattato il problema infrastrutture: in gran parte sono vetuste, servirebbero 100 mln per ammodernare il parco esistente, ma l’attuale bilancio annuo rende disponibili solo 18 mln.
In materia di organizzazione, ha ricordato il passaggio dal vecchio modello territoriale a quello attuale per funzioni, ma occorrerà andare oltre, riducendo ulteriormente gli assetti centrali.
Il gen. Veciarelli ha poi dedicato molto tempo all’illustrazione, anche qui fornendo numeri e dati, del sistema di sicurezza per la difesa degli spazi aerei nazionali contro le minacce interne ed esterne, e poi delle altre attività a forte contenuto sociale gestite dalla F.A.: voli al servizio delle comunità; soccorso aereo e trasporto persone; assistenza ai voli; servizio meteorologico; servizio antincendi; sicurezza in volo; interventi per pubbliche calamità e sperimentazione nel campo aereo spaziale. Ha ricordato le unità e i mezzi AM impegnati nelle missioni internazionali; l’impegno della F.A. nella “capability building”; il già realizzato “codice deontologico” (1 pagina, 15 punti), le attività di promozione a favore del personale militare.
Questo, in estrema sintesi, l’intervento del gen. Veciarelli.
Ebbene, a fronte degli ottimi spunti offerti dal Capo di SMA, siamo rimasti colpiti dalla pochezza delle argomentazioni dei pochi parlamentari intervenuti (in tutto 7), che hanno evidenziato una bassissima conoscenza dei problemi del M.D. e dell’ Aeronautica, e se ne sono usciti con frasi tipo: “siamo vicini alle problematiche che attenaglia AM e FF.AA.” e “grazie generale per averci dato una visione di carattere prismatico completo”.
Totò e Peppino si saranno certamente ingelositi…
(Giancarlo Pittelli)