Notiziario n. 113 del 15 ottobre 2018 –
Il caso degli errori e delle errate imputazioni nei cedolini paga del personale militare e civile dell’Esercito sta crescendo giorno dopo giorno e si sta imponendo sempre più all’attenzione dei media.
Ultimo, un articolo comparso su Money.it giovedì 11 u.s., che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1, che riferisce degli errati CUD che hanno interessato il 20% degli amministrati e anche della vicenda che ha toccato un “corposo numero di caporal maggiori”, ai quali è stata applicata una tassazione errata in sede di inserimento degli arretrati relativi ad una promozione, con conseguente perdita degli 80 € (bonus Renzi).
Ebbene, come i colleghi ricorderanno, la questione ha occupato molta parte delle oltre tre ore dell’incontro che, su nostra richiesta, il Capo di SME ha avuto mercoledì 10 u.s. con le OO.SS.. Come riferito nel precedente Notiziario n. 112 dell’11 u.s., FLP DIFESA ha posto subito e con forza, le problematiche del trattamento economico (errori nei cedolini; ritardati pagamenti; improprie decurtazioni; assegni familiari non corrisposti; etc.), che interessano parecchi lavoratori dell’Esercito, militari e civili.
Nel suo intervento, FLP DIFESA ha rimarcato come i problemi di cui sopra, pur all’interno di un contesto ancora non certo ottimale nel rapporto tra Difesa e NoiPA, sia oggi essenzialmente in capo all’Esercito, nonostante il tentativo operato dal Comandante del CUSE, gen. F. Sellani, presente all’incontro, di accumunare nella problematica, e di chiamare in causa, anche le altre Forze Armate, in questo accompagnato anche da un incredibile intervento di una O.S., prontamente stoppato dallo stesso Capo di SME che ha responsabilmente riconosciuto la paternità (“il problema c’è, è nostro, e va risolto rapidamente”).
FLP DIFESA ha anche affermato come il problema di oggi nasca da lontano, e segnatamente da un operazione verosimilmente molto accelerata di centralizzazione sul CUSE (Centro Unico Stipendiale Esercito) delle attività matricolari e di quelle relative al trattamento economico, con conseguente smantellamento degli Uffici/Sezioni periferici del trattamento economico (ultimi, in ordine di tempo, quelli delle Direzioni di Intendenza) che sino ad allora avevano gestito la procedura e si erano interfacciati direttamente con la BDUS per il riversamento dei dati, che invece oggi viene operato direttamente dal CUSE che ha il compito di “validarli”.
Ha quindi segnalato altre questioni di carattere organizzativo certo non secondarie: i problemi sofferti dall’applicativo SIGE (acronimo di Sistema Informativo Gestionale dell’Esercito) prodotto da S3log, consorzio formato da Leonardo-Finmeccanica S.p.A. e Vitrociset S.p.A., e soprattutto il fatto che la struttura operativa del CUSE appariva in un qualche modo impenetrabile al personale periferico addetto e anche ai lavoratori direttamente interessati, che spesso non ottenevano risposte da quel Centro, che appariva silente e introvabile (“il CUSE non risponde”, era diventato un mantra). Da qui la nostra richiesta al Capo di SME “che il CUSE torni a rispondere”.
Dobbiamo dare atto alla F.A. che qualcosa si è positivamente già mosso sul piano delle soluzioni da mettere in campo: il giorno successivo all’incontro del Capo di SME con le OO.SS., dal CUSE è partito il messaggio per gli Enti, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2, avente per oggetto “servizio di assistenza agli amministrati” che reca informazioni sugli orari del call center, sui numeri verdi dedicati, sul fronte office e sui contatti di posta elettronica.
Dalle prime verifiche operate, sembrerebbe che finalmente il CUSE sia “tornato a rispondere”, e questo ci appare come il primo, confortante passo per risolvere i problemi.
Nel dare atto di questo alla F.A., dobbiamo però segnalare una iniziativa dello stesso CUSE, di cui non eravamo a conoscenza e che ci ha lasciati sorpresi.
Siamo venuti in possesso di una sorta di vademecum per leggere la “busta paga”, predisposto proprio dal CUSE, certamente utile ma incredibilmente riferito solo a quella dei militari. Delle 32 pagine che compongono il vademecum, non una sola riguarda la busta paga dei civili.
Quando si dice, figli e figliastri.
Approfondiremo i termini della questione e ne riparleremo.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 11.10.2018 – Articolo de Money sul problema CUSE
Allegato 2: 11.10.2018 – Msg CUSE sui servizi di assistenza