Notiziario n. 124 del 12 novembre 2019 –
Il disegno di legge di bilancio (DDL) 2019 è approdato alla Camera (Atto Camera n. 1334, che pubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina).
Trattasi di 120 articoli, che recano misure varie (fiscali, sviluppo e investimenti, lavoro, accesso alla pensione, razionalizzazione della spesa, etc) ed anche, all’art. 34, disposizioni e risorse per i rinnovi contrattuali 2019-2021, di cui parleremo a parte).Trattasi, nel complesso, di una manovra di finanza pubblica pari a circa 37 mld €, sulla cui sostenibilità si sta discutendo molto, e ancor di più tra Governo e Commissione Europea.
All’interno dell’articolato, ci sono anche le norme d’interesse del Ministero della Difesa. Partiamo innanzitutto da quella che ci sembra la più pesante, cioè dall’art. 28 (Assunzioni della P.A.). Ebbene, non una sola assunzione civile è prevista per la nostra Amministrazione, altro che “l’inversione di tendenza rispetto al recente passato salutata positivamente” da altre sigle nel corso dell’ultimo incontro al Gabinetto del 26 u.s..
In quella sede (si veda il Notiziario n. 119 del 27.10.2018), la nostra O.S. prese atto dei numeri forniti dall’Amministrazione e riferiti al “piano straordinario di assunzioni” messo a punto da PERSOCIV in risposta alla richiesta della F.P. del 9 agosto, ma, a fronte di quanto emergeva dalla risposta della Ministra Bongiorno in data 10 ottobre u.s. alla interrogazione parlamentare dell’on. Vigna (che ripubblichiamo in allegato 2 su questa stessa pagina) e che non sembrava ricomprendere le esigenze di A.D. tra quelle prioritarie, chiedemmo che la Ministra Trenta “seguisse da vicino la questione” per evitare di restare a mani vuote. Come ci sembra sia purtroppo avvenuto!
Ora bisogna cercare a tutti i costi di correre ai ripari, e pensiamo che la strada migliore sia quella non di chiedere incontri, ma di far presentare emendamenti al DDL, e di farlo anche presto perché entro le ore 10 del 14 p.v. scade il termine di presentazione in Commissione Difesa (poi resterebbe la possibilità della Commissione Bilancio, ma sarebbe più difficile).
Noi ci stiamo lavorando e, insieme a quello sulle assunzioni, anche su altri emendamenti sulle questioni da tempo nella nostra piattaforma (fondo aggiuntivo speciale per il triennio, con ridestinazione ad esso dei 21 mln disposti dalla legge 205/2017 per il 2019 e il 2020; istituzione dei “Centri di formazione” con nostri colleghi come docenti; progressioni verticali tra le aree, in primis dalla 1 alla 2^, con riserva di posti del 50% in deroga a quanto previsto dal D. Lgs. 25.05.2017, n. 75), questioni tutte che, peraltro, facevano parte dell’accordo del 5 aprile 2017, poi purtroppo escluse dalla legge di bilancio 2018 e mai più riprese sul piano legislativo. Qualcuno se ne è forse dimenticato, impegnato com’è a ragionare solo per facili battute. Noi no, e immaginiamo che analogamente si stia muovendo A.D.
Ma ora vediamo le disposizioni d’interesse della Difesa contenute nel DDL Bilancio. Il DDL autorizza, per il Ministero della Difesa, spese in termini di competenza pari a 21.426,2 mln nel 2019, a 21.870,6 mln nel 2020 e 21.951,4 mln di euro nel 2021.
In termini di cassa, le spese finali del Ministero della Difesa sono pari a 22.471,6 mln nel 2019, a 21.620,4 mln nel 2020 e a 21.580,1 mln di euro nel 2021. Rispetto al 2018, dunque, la spesa risulta in crescita.
La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni e 9 programmi. La missione principale è “Difesa e sicurezza del territorio”, che rappresenta circa il 92% del valore della spesa finale complessiva ed è pari a 19.760,5 mln di euro. Le altre due missioni sono “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente” (467,2 mln) e “Servizi istituzionali e generali delle AA.PP.” con 1.198,5 mln di euro. Si deve poi segnalare come, nello stato di previsione del MISE, c’è il programma “Fondo per le missioni internazionali”, sul quale sono appostati per il 2019 fondi pari a 997,2 mln €.
E’ anche confermato (art. 59) il taglio alle spese militari (60 mln nel 2019; 531 mln € a regime), e, per quanto riguarda le spese per investimenti, subiscono tagli i programmi aeronautici, compreso l’EFA, e quelli relativi allo sviluppo delle unità navali FREMM (la Trenta ha detto che ”dai tagli alla Difesa nessun pericolo per la sicurezza”, neprendiamo atto…).
Infine, l’art. 36 del DDL incrementa dal 2020 il fondo per il riordino di ruoli e carriere del personale della Polizia di stato e delle Forze Armate per un importo pari a 70 mln €. E vai!
Cambiano i direttori d’orchestra, ma la musica, a ben vedere, è sempre e solo la stessa!
Infine, in allegato 3, due tabelle con le spese finali 2019 del Ministero della Difesa.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: AC 1334 – DDL Bilancio 2019 – testo dell’articolato
Allegato 2: 10.10.2018-Resoconto-risposta-Ministra-Bongiorno-interrogazione-su-assunzioni-PI
Allegato 3: Tabelle spese finali 2019 Ministero della Difesa