News FLP DIFESA del 2 novembre 2018 –
A distanza di quindici giorni dall’adozione da parte del Consiglio dei Ministri “salvo intese”, secondo la formula in voga da qualche anno che apre a successive rivisitazioni del testo come avvenuto anche in questa circostanza, il disegno di legge di bilancio 2019 è finalmente stato inviato al Parlamento dopo il decreto autorizzatorio di presentazione alle Camere firmato dal Presidente della Repubblica, ed ora, a partire dalla Camera dei Deputati, comincerà il complesso iter parlamentare per il varo della legge che dovrà avvenire necessariamente entro quest’anno con relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per poi entrare in vigore dal 1 gennaio 2019.
Pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1 il testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato, che è composto da 108 articoli, e realizza nel complesso una manovra corposa, che viene calcolata intorno ai 37 miliardi di euro.
A tal riguardo, riportiamo di seguito un stralcio dell’articolo comparso nell’edizione di ieri de IL FATTO QUOTIDIANO.IT, che propone una breve sintesi delle principali misure e di quelle che ci interessano più da vicino:
“I fondi per il reddito di cittadinanza e il superamento della Fornero, che saranno però normati con provvedimenti successivi. La flat tax al 15% per gli autonomi e una mini-Ires con la stessa aliquota sugli utili reinvestiti. La proroga degli sgravi per le assunzioni al Sud. Un aumento di 1 miliardo del fondo sanitario nazionale, 100 milioni in più per le politiche per la famiglia, la conferma dei bonus per le ristrutturazioni e del bonus verde, la novità dei terreni agricoli in concessione gratuita alle famiglie che fanno il terzo figlio e quella del “bonus giovani eccellenze” per chi assume laureati in corso con 110 e lode o dottori di ricerca under 34. E poi assunzioni nella pubblica amministrazione e risorse per il rinnovo dei contratti, una nuova struttura per il coordinamento degli investimenti presso Palazzo Chigi e la nuova centrale per la progettazione delle opere pubbliche.
Sono le principali misure contenute nei 108 articoli della legge di Bilancio bollinata il 30 ottobre dalla Ragioneria generale dello Stato e inviata alle Camere dopo la firma del capo dello Stato Sergio Mattarella.
La relazione tecnica alla legge contiene specifiche sulle due misure-emblema della manovra: il reddito di cittadinanza e la flat tax.
La dotazione per l’introduzione della prima misura, cavallo di battaglia del M5S, è di 9 miliardi l’anno. Nel 2019 la maggiore spesa prevista si attesta a 6,8 miliardi, il resto arriva dai fondi già stanziati del reddito di inclusione che saranno inglobati. Analogo impegno – 6,7 miliardi – è previsto nel 2019 per gli interventi sulle pensioni mentre lo stop agli aumenti Iva che sarebbero scattati il primo gennaio impegna 12,471 miliardi di risorse. In termini normativi, il reddito di cittadinanza, così come la riforma delle pensioni con quota 100, resta fuori dalla legge di Bilancio e sarà introdotto nel dettaglio con “appositi provvedimenti“.
Flat tax per gli autonomi e cancellazione Ace e Iri – Capitolo flat tax: l’arrivo della “tassa piatta” forfait al 15% per i lavoratori autonomi il primo anno costerà solo 330 milioni, con un impatto sui soli versamenti Iva ma, dopo un rimbalzo di 1,9 miliardi di
Due miliardi per i centri per l’impiego – Nella bozza sono previsti due miliardi tra il 2019 e il 2020 (uno all’anno) per migliorare il funzionamento (assumendo personale e automatizzandoli) dei centri per l’impiego senza i quali la norma sul reddito di cittadinanza diventa impraticabile
Rinnovo contratti statali e assunzioni nella pa – Per il triennio sono stanziati 4,2 miliardi per il rinnovo dei contratti degli statali. Previste anche risorse per le assunzioni, destinate, in via prioritaria a nuovi concorsi per accelerare su digitalizzazione e gestione di fondi strutturali e investimenti. Nella manovra si dispone anche l’assunzione di 1.500 vigili del fuoco.
Così aumenteranno i fondi per la sanità – Per il 2019, il finanziamento al Servizio sanitario nazionale sale a 114,4 miliardi di euro, 1 miliardo in più sul 2018. Per il 2020 il Fondo è però incrementato di 2 miliardi e per il 2021 di un altro miliardo e mezzo. L’aumento delle risorse “è subordinato alla stipula, entro il 31 gennaio 2019, di una specifica intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per il Patto per la salute 2019-2021
Banche, 1,5 miliardi per i risparmiatori truffati – E’ previsto un miliardo e mezzo per i risparmiatori “truffati dalle banche”, con fondi dai “conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e finanziario”. Nel testo si spiega che per questi risparmiatori “è istituito un Fondo di ristoro con una dotazione finanziaria iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021
Tagli alle spese militari fino a 60 milioni all’anno – La bozza prevede tagli alle spese militari per 60 milioni all’anno dal 2019 e di ulteriori euro 531 milioni nel periodo dal 2019-2031. Nel testo si legge che sarà “il ministro della Difesa di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, entro il 30 gennaio 2019, a rideterminare i programmi di spesa dei settori interessati e le relative consegne”.
Tre milioni in più al Fondo migrazioni. Sparisce il tavolo sul caporalato – Resta l’incremento di tre milioni l’anno del Fondo nazionale per le politiche migratorie, anche se il capitolo spending review prevede un risparmio di ben 400 milioni sulle risorse destinate ai centri di accoglienza. Non compare più, invece, il Tavolo per il contrasto del caporalato previsto dalle precedenti bozze”.
Questo l’articolo con la sintesi dei provvedimenti del giornale sopra richiamato.
Avremo modo, nei prossimi giorni, di ritornare sulle misure e sulle scelte che ci toccano più da vicino come cittadini e come lavoratori pubblici, e non mancheremo come Federazione di dire la nostra e di avviare le più opportune iniziative politiche presso i Gruppi parlamentari e le Commissioni che saranno chiamate ad esaminare il testo.
In allegato, il disegno di legge di cui trattasi
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA
Allegato: DDL di bilancio 2019 – 31.10.2018, testo bollinato dalla Ragioneria