Agenzia Industrie Difesa. Definita l’Ipotesi di accordo per la distribuzione del FRD (ex FUA) di Agenzia per l’anno 2018, che ripropone l’impianto e le scelte del CCNI 6.11.2018 per il FRD Difesa. Per questo, analogamente a quanto avvenuto per la Difesa, la FLP non l’ha sottoscritto. Gli altri argomenti trattati in riunione, tra cui il PTFP. Via libera al Piano industriale triennale AID, che ci verrà illustrato a gennaio p.v.

Notiziario n. 133 del 5 dicembre 2018 –

L’ing GC Anselmino, D.G. AID, con il Sindaco di la Spezia (a sinistra)

In data odierna, si è svolto l’incontro negoziale tra la scrivente O.S. e la D.G. di Agenzia Industrie Difesa (AID) in ordine alla Ipotesi di accordo per la distribuzione del Fondo Risorse Decentrate (FRD, ex FUA) 2018 che, nella bozza predisposta dalla Direzione Generale AID, ripropone l’impianto e le scelte già adottate per il personale della Difesa  e di cui al CCNI 6.11.2018 (si veda l’allegato 1 su questa stessa pagina).

Quell’accordo, come è noto, non è stato sottoscritto da FLP DIFESA per una serie di ragioni illustrate prima nel Notiziario n. 94 del 3.09.2018   e poi  anche nel Notiziario n. 123 del 6.11.2018.

Due,  in particolare, le ragioni alla base della nostra non firma: in primo luogo, la scelta delle Parti firmatarie di destinare l’intero fondo dei 21 milioni alla performance organizzativa, con modalità di misurazione e valutazione che renderanno impenetrabile la performance organizzativa di ciascuna U.P. e la “produttività” dei Dirigenti militari, sottratti così  ad ogni valutazione, e questa volta addirittura con la “bollinatura” del Sindacato; in secondo luogo, la cancellazione di fatto della contrattazione locale, frutto della scelta miope di lasciare risorse marginali per la progettualità locale associata a criteri di distribuzione del FUS non definiti come nell’accordo FUA 2017, ma  affidati al Dirigente con l’utilizzo dei criteri per la performance individuale e dunque con le OO.SS./RSU solo in veste notarile come si evince dalla circolare applicativa di PERSOCIV del 22 u.s.

Infatti, rispetto ad una dotazione complessiva del fondo AID pari a € 2.526.724,26 al lordo degli oneri datoriali, tolti gli storici accantonamenti per gli sviluppi economici con decorrenza 1.1.2018 (€ 440.936,44), per le Posizioni Organizzative (€ 51.316,41 EUR)  e per le indennità per turni, reperibilità e PPL (€ 770.000), dell’importo che residua (1.264.471,41 €), ben 961.147,83 € vengono destinate alle due performance (rispettivamente: 903.0000 € per l’organizzativa, che rappresentano la quota parte per AID dei 21 mln di cui alla legge 205/2017 frutto positivo dell’accordo del 5 aprile, e 58.147,83 € per la  individuale) e solo 286.543,12 € vengono destinati alla contrattazione di sede, il che appare davvero ben poca cosa, rappresentando poco più del 10% sugli oltre 2,5 mln di fondo complessivo.

E per fare cosa? Come noto, il CCNL (art. 7, comma 7) prevede per il tavolo locale il solo “adeguamento presso la sede su alcune materie già definite dal livello nazionale” e, a tal riguardo, vien da chiedersi come si possa adeguare a livello locale ciò che non è stato definito a livello nazionale, posto che l’Ipotesi di accordo FRD AID 2018, a differenza di quanto previsto dall’art. 8, commi 1 (let. c) e  comma 2, dell’accordo FUA 2017, non prevede “progetti definiti in sede locale”  e “specifici coefficienti di valutazione”. Una involuzione inaccettabile.

In ogni caso, l’Ipotesi di accordo predisposta dalla D.G. AID, recependo, come sempre, in toto i contenuti dell’accordo per la Difesa (CCNI 6.11.2018) , riproduce lo stesso impianto e presenta dunque, per noi, gli stessi limiti e le criticità di cui sopra, motivo per il quale, con grande coerenza con le scelte da noi operate per il FRD della Difesa, abbiamo ritenuto di non sottoscrivere la predetta Ipotesi di accordo.

Queste, in estrema sintesi,  le altre questioni trattate nella riunione di oggi:

  • Ipotesi di accordo sugli sviluppi ec. AID 2018: FP e MEF non hanno ancora provveduto a certificarlo
  • Pirotecnico Capua: abbiamo segnalato alcune criticità in essere, registrate anche nel verbale di riunione locale del 28 u.s., e chiesto un incontro in loco con il Direttore Generale, che ha espresso la sua disponibilità al riguardo.
  • Baiano di Spoleto: il D.G. ha comunicato che sono stati sbloccati i fondi relativi all’indennità di rischio per il personale in possesso di profilo idoneo, mentre per il restante personale la problematica é stata posta all’attenzione di una specifica Commissione Tecnica, i cui esiti ci verranno comunicati.
  • Piano industriale 2018-2020: arrivato il via libera dal MEF, su nostra richiesta l’ing. Anselmino si è impegnato ad illustrarne i contenuti alle Parti sociali in apposita riunione prevista per gennaio 2019.
  • Piano Triennale del Fabbisogno del personale 2019-2021: è previsto un fabbisogno di n. 222 unità complessive, di cui 68 solo nel 2019, di cui il 70% personale diretto (il documento pubblicato in allegato 2 su questa stessa pagina).

Infine , in allegato 3 sempre su questa stessa pagina, pubblichiamo anche la Relazione e Bilancio al 31 dicembre 2017 dell’Agenzia Industrie Difesa.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 5.12.2018 – Ipotesi di accordo FRD Agenzia per l’anno 2018  – 01.02.2018-Dotazione effettiva personale U.P. AID

Allegato 2: 27.11.2018 – Nota AID n. 9930 Piano Triennale Fabbisogno Personale

Allegato 3: Relazione e Bilancio di Agenzia Industrie Difesa al 31 dicembre 2017