Primo maggio, festa anche delle lavoratrici e dei lavoratori civili e militari della Difesa. Una festa che cade quest’anno in un momento difficile della vita del nostro Paese, con sempre più cittadini in difficoltà, senza lavoro e senza prospettive. Anche la Difesa ha i suoi problemi, e al suo interno i lavoratori civili vivono problemi lasciati irrisolti nel tempo, che devono essere affrontati rapidamente e portati a soluzione. Per questo, servirebbe un Sindacato unito e forte, e non gli anacronistici tavoli separati che portano acqua solo al mulino della controparte. Buon Primo Maggio a tutti

Notiziario FLP DIFESA n. 40 del 30 aprile 2019 –

Domani, 1° Maggio, è anche la festa delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero Difesa.

Una festa, lo ricordiamo, nata dal grande movimento di lotta di fine XIX secolo che mobilitò milioni di lavoratori, in Europa e in America, per la conquista delle otto ore lavorative, e che ebbe purtroppo la sua pagina di sangue con l’eccidio di Chicago del 4 maggio 1886, dove una irresponsabile carica della polizia su un presidio inerme di lavoratori lasciò sul terreno decine di morti e di feriti.

Una festa, quella del 1° Maggio, che mantiene ancora oggi una straordinaria forza evocativa, in quanto serve a ricordare a tutti la centralità del lavoro nella vita di una democrazia per ottenere più sviluppo, più crescita e più progresso sociale, ed è da qui che nasce il dovere di continuare a lottare per estendere i diritti delle lavoratrici e dei  lavoratori, un impegno che è oggi patrimonio di tutto il Sindacato e che vivifica il suo impegno quotidiano a tutti i livelli.

La ricorrenza del 1° Maggio cade però, anche quest’anno, in un momento difficile della vita del Paese, immerso in una crisi economica che sembra appesantirsi sempre di più e che sta portando al livello di povertà strati sempre maggiori della nostra popolazione. E, dentro questa crisi complessiva di sistema, registriamo quella non meno acuta che vive la nostra Amministrazione, impegnata da venti anni in un processo di ristrutturazione lungo, faticoso e senza fine, guidato in tutti questi anni da una classe politica, a destra come a sinistra, davvero poco accorta e illuminata, che ha prodotto scelte miopi (pensiamo alle esternalizzazioni e alle condizioni immonde in cui sono stati lasciati gli Stabilimenti industriali),  e che potrebbe portare ad altri e più pesanti problemi.

In questo quadro così complesso, ci sarebbe bisogno di una forte iniziativa unitaria del Sindacato fatta di rivendicazioni forti e non solo di iniziative sterili e divisive che diventano una manna per la nostra controparte, impegnata da anni solo sul fronte della crescita economica e professionale dei militari e dimentica di fatto delle problematiche mai risolte del personale civile.

E invece, dopo la positiva esperienza unitaria del 2017 che alcuni buoni risultati ha portato ai lavoratori (si pensi solo ai 21 mln nel triennio 2018-2020 destinati alla produttività), la ricorrenza del 1° Maggio ritrova purtroppo anche quest’anno i Sindacati nazionali della Difesa su tavoli separati nelle relazioni e nel confronto con A.D., per volontà dei soliti noti che appaiono ai lavoratori del tutto incomprensibili sul piano delle motivazioni e ancor più non condivisibili sul piano delle finalità. Una modalità, questa, palesemente anacronistica, a trenta anni dalla caduta del muro di Berlino.

Il nostro auspicio, anche quest’anno,  è che la ricorrenza di domani possa costituire per tutti una occasione di profonda riflessione, per ritrovare tutti insieme, Lavoratori e Sindacato, le ragioni di una comune battaglia a difesa della categoria, per dare soluzione ai tanti problemi irrisolti che ci portiamo dietro e per difendere il ruolo insostituibile dei lavoratori civili del Ministero della Difesa.

A nome di FLP DIFESA, Buon 1° Maggio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, civili e militari, del Ministero della Difesa!

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA