DPCM 20.06.2019. Autorizzate n. 235 assunzioni per la Difesa per l’anno 2019 sulla base dei badget assunzionali disponibili, che vanno ad aggiungersi alle 98 assunzioni straordinarie ex Legge 145/2018. Un pò di ossigeno dunque per i nostri Enti, in particolare quelli dell’area industriale, ai quali andrà destinato il 60 % dei neo assunti. Le autorizzazioni non sembrano comunque allineate al piano triennale del fabbisogno presentato da A.D. Nostra lettera alla Ministra per un incontro di approfondimento

Notiziario FLP DIFESA n. 59 del 1 luglio 2019 –

Finalmente una buona notizia, che certo non risolve i gravi problemi esistenti in ambito Difesa e relativi alle carenze di professionalità civili, in particolare tecniche, da tempo e ripetutamente denunciate da FLP DIFESA, ma sicuramente potrebbe fornire a tal proposito un po’ di ossigeno.

Sul sito della Presidenza del Consiglio è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) datato 20.06.2019 (sul ns. sito) che reca le autorizzazioni per diverse Amministrazioni Centrali a indire procedure di reclutamento e ad assumere a tempo indeterminato delle unità di personale.

Tra le Amministrazioni destinatarie, figura questa volta anche il Ministero della Difesa, atteso che l’art. 3 del predetto DPCM autorizza la nostra Amministrazione “a indire procedure concorsuali e ad assumere a tempo indeterminato le unità indicate dalla Tabella 3 allegata” allo stesso decreto, e che naturalmente sono aggiuntive rispetto alle 98 assunzioni già autorizzate con la Legge di bilancio 2019.

Le assunzioni a tempo indeterminato autorizzate per il 2019 dal predetto DPCM (sul ns. sito) sono in totale n. 235 unità, ovviamente destinate per il 60% agli Enti dell’area industriale, e vengono finanziate dal cumulo dei budget assunzionali riferiti agli anni 2014 (20% sui cessati 2013), 2015 (40% dei cessati 2014) e 2016 (60% cessati 2015 sul fronte dei dirigenti e 25% cessati 2016 sul fronte del personale delle aree funzionali), per un onere a regime pari a € 9.830.437, 05  per le assunzioni 2019 rispetto alla somma complessivamente disponibile in ragione del cumulo dei badget sopra richiamato, e dunque con una disponibilità residua per i tre anni pari a € 5.946.828,93.

Lo stesso DPCM reca anche le autorizzazioni relative al badget assunzionale 2017 calcolato sui cessati 2016 (80% dirigenti e 25% non dirigenti)  e a quello 2018 calcolato sui cessati 2017 (100% dirigenti e 25% non dirigenti), con le seguenti risorse complessive conseguenti al cumulo tra personale dirigente e non dirigente: € 6.989.384,45 per l’anno 2017 e € 8.714.261,43 per l’anno 2018.

A tal riguardo, va ricordato come le autorizzazioni di cui sopra nascono dalla presentazione, da parte di A.D., del “Piano Triennale di Fabbisogno del Personale” (PTFP),  che è stato predisposto dalla D.G. per il 2018-2020 sulla base delle “linee guida” della F.P. (Decreto 18.05.2018) e comunque al netto dei transiti nei ruoli civili del personale ex militare inidoneo ex DI 18.04.2002, il quale piano è stato poi recepito con DM 10.08.2018 del quale abbiamo riferito nel nostro  Notiziario n. 93 del 30.08.2018.

Nel predetto piano, in relazione alle carenze rilevate (n. 5 professori; n. 7 ricercatori; n. 7 dirigenti e n. 3.099 personale delle aree funzionali) rispetto alle previsioni organiche di cui al DM 29.06.2016, veniva evidenziato il seguente fabbisogno di personale per il triennio 2018-2020: n. 37 unità dirigenziali; n. 3 unità nei ruoli professori e ricercatori; n. 521 unità complessive nei ruoli del personale delle aree funzionali, con le modalità di reclutamento indicate all’interno dello stesso PTFP.

Va subito detto che le autorizzazioni di cui al DPCM in argomento non risultano allineate alle richieste avanzate da A.D.

Sul fronte del personale dirigenziale, le autorizzazioni riguardano solo la parte riservata a SNA mancando totalmente di quelle da avviare con procedura concorsuale; sul fronte del personale non dirigente, invece, sono confermate le progressioni verticali in n. di 50 per il passaggio da 2^ a 3^ area e sempre in numero di 50 per il passaggio dalla 1^ alla 2^ area, che riteniamo una beffa in relazione all’entità del problema (circa 1.700 unità esistenti), a dimostrazione che il problema si risolverà solo con la soppressione dell’area 1^ e il transito di tutti gli A1 in area 2^.

A tal riguardo, abbiamo inviato alla Ministra la nota che pubblichiamo in allegato 1 con la quale chiediamo un incontro di approfondimento.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: DPCM 20.06.2019 – autorizzazioni assunzioni 2019

Allegato 2: 01.07.19 – lettera alla Ministra, per incontro DPCM 20.06.2019 assunzioni 2019