Dopo un lungo blocco delle relazioni sindacali, la riunione ieri al 1° Reparto di Maristat, alla presenza del Sottocapo di SMM amm. Berutti Bergotto. Molti gli argomenti trattati, a partire dalla nostra richiesta di fornirci gli organici del personale civile, che l’Amministrazione si è impegnata a produrre; fra gli altri, la carenza organica che incide pesantemente sulla sopravvivenza di tutti i settori, la urgenza delle assunzioni, la mobilità, le progressioni verticali. L’A.D. ribadisce di non aver avvallato lo studio di un organico a 6.951 unità. L’impegno dello S.M.M. a promuovere il recupero dei 21 milioni perduti nel 2022.

Notiziario FLP Difesa n. 73 del 24 novembre 2022 –

Il sottocapo di SMM Amm- Berutti Bergotto

Il sottocapo di SMM Amm. Berutti Bergotto

Nella giornata di ieri, si è svolto un incontro con il primo reparto dello Stato Maggiore Marina. Presenti il Capo Reparto, Amm Giurelli e il Capo Ufficio Personale Civile, C.V. D’Autilio. Nella prima parte dell’incontro ha presenziato anche il Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, Amm Berutti Bergotto, notoriamente attento alle relazioni sindacali che, unitamente ai saluti ha voluto anticipare l’intendimento da parte del C.S.M.M., Amm Credendino, di incontrare a breve le OO.SS..

Evidentemente le nostre reiterate richieste d’incontro, di cui l’ultima a giugno, unitamente a quelle informali, hanno sortito l’effetto sperato; abbiamo perciò accolto favorevolmente questo invito al fine di riprendere quel rapporto proficuo e costruttivo che da sempre ha caratterizzato le relazioni sindacali con la Marina Militare e che invece ultimamente sembrava essersi un po’ dissolto, sia a livello centrale che periferico generando, in alcuni casi, situazioni di criticità che potevano essere evitate a fronte di un maggior dialogo tra le parti.

Nel suo intervento iniziale, l’Amm Berutti Bergotto, che si è fatto portavoce anche del C.S.M.M., ha apertamente riconosciuto l’importanza del dialogo e del confronto con le rappresentanze dei lavoratori, sottolineando inoltre l’apporto fondamentale del personale civile per il buon funzionamento del Dicastero ed in particolare dell’area industriale sulla quale ha assicurato l’assoluta contrarietà ad esternalizzare servizi e attività lavorative tipiche e peculiari di quell’ area. Prima di lasciare la riunione si è impegnato ad attivare, con cadenza trimestrale, tavoli di confronto con il 1° Reparto, obiettivo che come O.S. perseguivamo da tempo, impegno poi confermato anche dal Capo del 1° Reparto, il quale ha inoltre ribadito e condiviso le intenzioni e i concetti sopra esposti.

Come da noi richiesto, con nota del giugno scorso, nel corso della riunione sono state mostrate delle slide contenenti le dotazioni organiche totali del personale civile, quelle effettive, al netto dei militari transitati e l’attuale relativa carenza organica.

Nel giro di interventi delle OO.SS., per la maggior parte a fattor comune, FLP Difesa ha richiesto un esploso di quelle dotazioni divise per Enti e profili, informazione necessaria e propedeutica alla riorganizzazione funzionale degli Enti, che non può essere gestita come una normale organizzazione del lavoro in capo al Direttore ma deve necessariamente passare attraverso il confronto con le Parti Sociali ai vari livelli e soprattutto nei luoghi di lavoro.

Tale informazione preventiva risulta ancora più importante in quanto le decisioni che verranno assunte sulle dotazioni organiche influiranno sugli istituti contrattuali come ad esempio la mobilità, le riconversioni professionali, sull’attuazione del NOP e sulle progressioni verticali, sui Piani triennali dei fabbisogni, sugli indirizzi lavorativi e le capacità operative-funzionali dei singoli Comandi/Enti, sui riflessi occupazionali nei territori in cui questi insistono, nonché sulla situazione particolare dei transiti, per la quale più volte e da tempo, abbiamo richiesto un confronto, stante la portata del fenomeno nella FA e dell’acuirsi delle connesse problematiche. Infatti, se si pensa al combinato disposto del blocco della mobilità ordinaria con la recente politica restrittiva sui Comandi, motivata dalle carenze organiche, non si riesce a dare soluzione alle problematiche connesse a situazioni familiari, personali e di salute davvero critiche, che suddetto personale si trova ad affrontare nel nuovo status di civile.

Sulle relazioni sindacali e sulle dotazioni organiche, l’Amm Giurelli si è impegnato, inoltre, a dare degli input ai comandanti degli Enti per una maggiore apertura verso le rappresentanze dei lavoratori alle quali andranno fornite le informazioni necessarie.

In merito alle osservazioni poste sullo studio a 6951 unità (ipotesi di un ulteriore riduzione delle dotazioni organiche del personale civile), sul quale non c’è stata informazione alle Parti Sociali, il Capo del 1° Reparto ha tenuto a precisare che tale studio, come altri, non è mai uscito dallo SMM in quanto la Forza Armata non intende avallare, in alcun modo, modelli che non siano quelli previsti a  9000 unità. Espressione di volontà che non può che trovarci d’accordo, in quanto come O.S. abbiamo da sempre sostenuto che un’ulteriore riduzione precluderebbe la funzionalità stessa della Forza Armata.

Per contro abbiamo chiesto un impegno maggiore dei vertici della MM per far sì che, a similitudine di quanto fatto per il personale militare, vengano prorogati i termini della L.244/2012 anche per il personale civile, obiettivo che si potrebbe più facilmente raggiungere con un’azione sinergica con le OOSS, le quali da tempo si battono per questo. Al riguardo abbiamo appreso con soddisfazione che, proprio in questi giorni, la F.A., utilizzando la stessa strategia della legge 119 del 5 agosto 2022, sta cercando di ottenere la suddetta proroga anche per il personale civile.

Ci è stata poi presentata una slide con i concorsi previsti fino al 2024. Nel merito abbiamo evidenziato la necessità di un piano straordinario perché le assunzioni previste per la Marina sono assolutamente insufficienti, anche in considerazione dei numerosi pensionamenti previsti nel prossimo triennio, che andranno ad aggravare ulteriormente la situazione delle carenze organiche che già oggi si attesta sopra al 50% in tutte le aree della Marina Militare.

L’ Ammiraglio si è inoltre impegnato a fare la sua parte presso il Gabinetto del Ministro per il recupero dei 21 milioni della performance organizzativa, per il quale la nostra OS si batte da tempo.

A margine della riunione e in relazione al trasferimento delle competenze stipendiali alla Diram di La Spezia, nell’esprimere una posizione pragmatica, abbiamo richiesto di essere informati, prima dell’attuazione del progetto, sugli esiti della sperimentazione e, a similitudine di quanto fatto dall’Esercito, di prevedere nelle tabelle ordinative degli Enti interessati, dei “flussi amministrativi” sia per non sovraccaricare il “centro” che per non mandare sprecate le competenze peculiari degli operatori degli enti periferici.

Negli interventi conclusivi abbiamo tenuto a ribadire l’importanza di un confronto frequente sia a livello centrale che periferico, che vada oltre il rigido dettato normativo del “previsto o non previsto” perché non riteniamo costruttivo né tanto meno utile a nessuno, eludere il dialogo con le rappresentanze dei lavoratori a qualsiasi livello poiché, solo con un dialogo continuo, si possono traghettare gli obiettivi, cercando di contemperare le esigenze di funzionalità della FA con le giuste aspettative dei lavoratori.

La F.A., in netto cambiamento di rotta, ha concordato sulle nostre richieste e sulle nostre considerazioni. Un incontro che giudichiamo, almeno nelle intenzioni, estremamente positivo.

Aspettiamo quindi di ricevere le dotazioni organiche, le slide mostrate in riunione ma soprattutto una prossima e ravvicinata convocazione, stante l’impegno preso dai vertici dello SMM, impegno in cui crediamo fermamente e di cui vi terremo aggiornati.

p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

 Maria Pia BISOGNI – Vincenza TEOFILI