Il differimento del Trattamento di Fine Servizio lede il principio della giusta retribuzione; la sentenza della corte costituzionale n. 130 del 19 giugno 2023 riconosce il danno economico subito dai pubblici dipendenti collocati in pensione per raggiunti limiti di età o di servizio che hanno percepito il TFS differito, e/o che hanno fatto ricorso agli anticipi onerosi (come già in una precedente sentenza del 2019), e invita Governo e Parlamento, che non hanno più alibi per differire la rimozione delle inaccettabili penalizzazioni dei pubblici dipendenti, a intervenire sulle norme vigenti.

Notiziario FLP Difesa n. 46 del 26 giugno 2023 –

Trattamento di Fine Servizio

Pubblichiamo di seguito il Notiziario n. 15 della Segreteria Generale FLP, che riferisce in ordine alla sentenza della Corte Costituzionale n. 130, depositata il 19 giugno 2023.

Esprimiamo soddisfazione per la pronuncia della Corte Costituzionale che con la sentenza n. 130, depositata il 19 giugno 2023 e resa nota con un comunicato stampa il 23 giugno, ha invitato il legislatore ad assumere tutte le iniziative necessarie a rimuovere una situazione, protrattasi ormai da tempo, che contrasta con il principio costituzionale della giusta retribuzione, come sollevato dal TAR Lazio nel 2022, in particolare chiedendo di modificare, in modo progressivo, il differimento della buonuscita destinata a chi va in pensione per raggiunti limiti di età o di servizio.

Avremmo preferito una pronuncia che dichiarasse in modo esplicito l’incostituzionalità delle norme che hanno previsto il differimento del pagamento del TFS ai dipendenti pubblici, ma comunque la formula utilizzata dalla Corte Costituzionale nelle motivazioni a corredo della sentenza, chiariscono in modo evidente i profili in contrasto con la Costituzione e accolgono pienamente le motivazioni alla base dell’iniziativa assunta in questi anni dalla FLP per rimuovere gli effetti dell’ennesima normativa punitiva nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici.

Ancora più odiosa perché esercitata in un momento in cui si è più deboli ed esposti alle difficoltà della vita. Ora Governo e Parlamento non hanno più alibi e non possono ulteriormente differire l’adozione delle norme necessarie a rimuovere l’inaccettabile penalizzazione, tanto più che la Consulta ha censurato anche l’iniziativa degli anticipi onerosi del TFS operato dagli Istituti di credito, che di fatto lucravano sui ritardi dello Stato a riconoscere quello che è a tutti gli effetti un salario differito.

Un primo importante risultato l’abbiamo ottenuto! Ma la FLP continuerà però con ancora maggiore decisione le sua iniziative per fare in modo che venga data piena attuazione alla sentenza della Corte e non vi siano nuovi e ulteriori “traccheggiamenti” con la scusa della tenuta dei conti pubblici e dei saldi di bilancio.

                                                                                                           La Segreteria Generale FLP

Val la pena di specificare che, più specificamente, il citato giudizio di legittimità costituzionale “deve intendersi circoscritto … … ai dipendenti cessati dal lavoro per raggiunti limiti di età o di servizio”.

Seguiremo da vicino le iniziative di Governo e Parlamento, che come sopra detto, non hanno più alibi per ulteriormente differire l’adozione delle norme necessarie a rimuovere l’inaccettabile discriminazione nei confronti dei pubblici dipendenti”, e sarà nostra cura aggiornarvi. E’ tutto, cordialissimi saluti                          

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA