Continuiamo le nostre valutazioni sulle misure contenute nel DDL di Bilancio 2024 focalizzando quelle inerenti la Difesa e il suo personale civile: praticamente niente di niente, nessuna traccia del promesso recupero dei 21 milioni e dei risparmi da ristrutturazione da riversare nel FRD. Ancora un giro di spending review ad aggravare la situazione, già compromessa dalla riforma Di Paola. Finanziate le seguenti voci: potenziamento di “Strade Sicure” integrato da “Stazioni sicure”; la guerra in Ucraina; l’organismo internazionale di pace; la presenza militare nelle procedure elettorali; le posizioni ausiliarie dei militari.

Notiziario FLP Difesa n. 69 del 13 novembre 2023 –

DDL di Bilancio

DDL di Bilancio

Come preannunciato nel Notdif 68 del 10.11.2023, che recava le valutazioni di FLP in merito ai contenuti del Disegno di Legge  (DDL) sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2024 e quello per il triennio 2024-2026 (Atto Senato n. 926), con particolare riguardo alle misure adottate sul Pubblico Impiego, vediamo ora più specificamente le misure adottate per il Settore della Difesa.

La manovra da 24 miliardi di euro è sostenuta per un terzo da una nuova spending review sulle Amministrazioni Centrali, e attinge ancora una volta a man bassa dalla Difesa.

Per tutti è confermato il taglio del cuneo contributivo già in essere dal 1 luglio 2023, e sono ridotte a 3 le aliquote IRPEF, finanziate fino a tutto il 2024.

Accantonati per i rinnovi contrattuali di tutto il personale pubblico 7,5 miliardi di euro (comprensivi degli anticipi previsti dal DL 18.10.2023, n. 145): una cifra lontanissima dai 31 miliardi valutati dagli vertici della P.A. come utili ad un rinnovo adeguato.

Le disposizioni relative al Ministero della Difesa, come vedremo, si collocano nel solco della riforma Di Paola del 2012 con una nuova spending review, esasperandone ulteriormente gli effetti su un Ministero, già stremato dalla massiccia ristrutturazione in atto dal 2012 non ancora conclusa. Vediamo le voci di interesse, in ordine di articolo:

  • Misure per la prosecuzione del concorso delle Forze Armate nel controllo del territorio e per il potenziamento e l’ammodernamento di mezzi, sistemi e dispositivi per la sicurezza (Art. 65-Strade sicure – Stazioni sicure): è prorogato fino al 31.12.2024 l’impiego di un contingente di 000 unità di personale delle F.A. (1000 in più dell’anno precedente, pagati con un’indennità onnicomprensiva pari all’indennità di ordine pubblico riconosciuta alle Forze di polizia, e con un incremento del monte ore pro-capite di straordinario da 47 a 55 ore mensili). La spesa complessiva per l’anno 2024 è di €. 190.899.776 per l’operazione “Strade sicure” e di €. 34.171.409 per il programma “Stazioni sicure”.
  •  Rifinanziamento della European Peace Facility e del NATO Innovation Found (Art. 69) Il contributo allo Strumento europeo per la pace è incrementato di circa 203 milioni di euro per l’anno 2024, 259 milioni di euro per l’anno 2025, 266 milioni di euro per l’anno 2026 e 275 milioni di euro per l’anno 2027.
  • Guerra in Ucraina (Art. 70) Al fine del proseguimento delle attività connesse allo stato di emergenza, relativo all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza, nel territorio nazionale, alla popolazione ucraina in conseguenza della grave crisi internazionale in atto, è autorizzata la spesa di 300 milioni di euro per l’anno 2024.
  • Programma di mitigazione strutturale della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici (Art. 71) E’ istituita la Cabina di coordinamento delle politiche attive per la riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici, composta da rappresentanti dei Ministeri interessati, fra cui la Difesa, cui non spettano emolumenti, compensi, gettoni di presenza o rimborsi comunque denominati.
  • Misure in materia di revisione della spesa (Art. 88) i programmi di spesa e le relative consegne del Ministero della difesa sono riprogrammati con una riduzione di 95 milioni di euro nel 2024, di 546,78 milioni di euro nel 2026 e di 245,63 milioni nel 2028 ed un aumento di 96,250 milioni di euro nel 2027 e 1.791,16 milioni nel 2029 in termini di indebitamento netto.(Vds tab. in all. 1)
  • Spese per elezioni – (Art. 91) Il MEF è autorizzato a provvedere al trasferimento delle somme occorrenti per l’effettuazione delle elezioni politiche, amministrative e dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia e per lo svolgimento dei referendum, dal programma «Fondi da assegnare per l’anno finanziario 2024, al MEF e ai ministeri della Giustizia, degli Affari Esteri, dell’Interno e della Difesa.
  • Capitanerie di Porto – (Art. 99) Le disposizioni legislative e regolamentari in vigore presso il Ministero della difesa si applicano alla gestione dei fondi, delle infrastrutture e dei mezzi di pertinenza delle Capitanerie di
  • Personale militare ausiliario (Art. 101): Il numero max di ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media 2024 è: 104 + 106 per l’Esercito ; 126 + 52 piloti + 60per la Marina; 85+ 37 piloti + 40 per l’Aeronautica; 200 per i CC;
  • Trasferimento FESI-FRD (Art. 101) : Il MEF è autorizzato ad apportare le variazioni compensative tra il fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali  delle Forze armate e il fondo per la retribuzione della produttività (FRD) del personale civile del Ministero della difesa;

 Variazioni compensative fra i capitoli di spesa (art. 101) Il Ministro della difesa è autorizzato, per l’anno finanziario 2024, ad apportare variazioni compensative tra i capitoli di spesa relativi ai fondi scorta.

 Questi i punti di sostanziale interesse della Difesa, e come si può vedere, neanche un pensiero è rivolto alla drammatica situazione complessiva in cui versa il personale civile della Difesa, né tanto meno è stata inserita una norma che attui gli impegni assunti dall’attuale Ministro della difesa e finalizzi la riassegnazione e la stabilizzazione dei 21 milioni di euro che dal 2018 avevano sostenuto la performance organizzativa. Ne’ vi è menzione della quota annuale dei risparmi derivanti dalla ristrutturazione disposta dalla riforma Di Paola, da destinare al personale civile. NIENTE DI NIENTE!

E dopo i provvedimenti di separazione tra Segredifesa e Direzione Nazionale degli Armamenti promossi dal ministro Crosetto, che hanno portato alla previsione della eventualità di un Direttore Generale degli Armamenti estraneo all’A.D. ed alle sue dirette dipendenze, nessun altro segnale della sbandierata “valorizzazione del personale civile”. Solo spending review e fare cassa sono gli obbiettivi evidenti delle intenzioni di questo Governo, che ricadono sui colleghi indiscriminatamente alla fine di un percorso che ha visto sorgere nuove problematiche sul riconoscimento dei pagamenti dei corsi allievi operai, l’appesantimento massiccio del sistema di calcolo dei riscatti ai fini pensionistici, la eliminazione di fatto delle maggiorazioni per i lavori insalubri e per gli addetti ai polverifici, l’eliminazione pressoché definitiva della tassazione separata. È ancora peggio di quello che abbiamo vissuto col Governo tecnico di Monti, con la riforma Di Paola e la riforma Fornero, che nelle dichiarazioni di intento dovevano essere completamente rivisitate, e invece oggi vengono peggiorate proprio dalle forze politiche che le hanno più fortemente contestate.

Per ora è tutto. Fraterni saluti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI

 

ALLEGATO