Notiziario FLP Difesa n. 72 del 23 novembre 2023 –
Pubblichiamo il testo del notiziario CS-FLP Pensionati n. 22/2023 relativo alla corresponsione del saldo perequazione 2023 nei cedolini di dicembre dei pensionati.
Nei cedolini di dicembre p.v. (e non in quelli di novembre come inizialmente previsto e annunciato anche da noi) le pensionate e i pensionati troveranno il saldo della perequazione relativa all’anno 2023.
Come è noto, la “perequazione” (o rivalutazione) è un meccanismo che determina annualmente la rivalutazione degli assegni pensionistici sulla base del tasso di inflazione rilevato da ISTAT al fine di adeguare le pensioni al maggiore costo della vita e di compensare così la connessa perdita del loro potere d’acquisto.
Ciò premesso, a gennaio 2023 le pensioni sono state provvisoriamente adeguate del 7,3%, giusto decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 09.11.2022. Come è noto, in base alle regole vigenti, il saldo finale della perequazione sarebbe avvenuto a gennaio p.v. e comunque nell’anno 2024, a seguito della rilevazione da parte di ISTAT del dato definitivo del tasso di inflazione 2022.
Ebbene, l’ISTAT ha certificato che l’inflazione nell’anno 2022 è stata pari all’ 8,1%, rilevazione alla quale deve seguire il pagamento del conguaglio dello 0.8%, e cioè del differenziale tra il 7,3i% già pagato e l’8,1% definitivo, che sarebbe dovuto avvenire a gennaio 2024. Ma il Decreto Legge 18.10.2023, n. 145, all’art.2 ha disposto la corresponsione anticipata del predetto saldo a dicembre 2023.
Nei cedolini del prossimo mese, dunque, le pensionate e i pensionati troveranno l’adeguamento degli assegni pensionistici in misura dello 0,8%, ma anche gli arretrati a partire da gennaio u.s., il tutto, ovviamente, con le limitazioni introdotte dalla legge di bilancio 2023, che ha imposto fasce diverse di adeguamento percentuale all’indice ISTAT, e precisamente:
- Adeguamento al 100% fino a quattro volte il minimo (che nel 2022 era di €.525,38) e dunque fino a 2.101€.;
- Adeguamento all’85% fra quattro e cinque volte il minimo (tra 2.102 e 2.627 €.);
- Adeguamento al 53% fra cinque e sei volte il minimo (tra 2.627 e 3.152 €.);
- Adeguamento al 47% fra sei e otto volte il minimo (tra 3.152 e 4.203€.);
- Adeguamento al 37% fra otto e dieci volte il minimo (tra 4.203 e 5.254 €.);
- Infine, adeguamento al 32% per pensioni sopra le 10 volte il minimo (oltre 5.254 €.).
A conti fatti, la pensione minima si rivaluterà di circa 4 €. al mese, e l’arretrato sarà pari a 104 €. Lordi (73€. netti); una pensione da 1.000€. al mese, già adeguata a 1.073 €., salirà a 1.081 €. E l’arretrato sarà di 104 €. Lordi (73 €. netti); una pensione da 1.500 €. salirà a 1.512 €., e l’arretrato sarà di 156 €., tutti al lordo; infine, una pensione di 2.000€. lordi salirà a 2.016 €. e l’arretrato sarà di €. 208 lordi.
Con il saldo di dicembre p.v. si chiude dunque la vicenda perequazione 2023, ma siamo già alla vigilia di una nuova perequazione, quella relativa all’anno 2024. Si attende a giorni il decreto del mEF che stabilirà la percentuale provvisoria di perequazione 2023 (quella definitiva si conoscerà in corso di 2024) che dovrebbe essere corrisposta da gennaio 2024, e il SOLE 24 Ore ha già anticipato che dovrebbe attestarsi sul 5,4%.
Gli adeguamenti in percento delle pensioni dovrebbero essere quelli del 2023, ad eccezione di quello relativo agli assegni superiori a dieci volte il minimo, che il DDL manovra 2024 prevede ridotto dal 37% al 22%.
IL COORDINAMENTO NAZIONALE CSE FLP PENSIONATI
E’ tutto, cordialissimi saluti
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA