Notiziario n. 142 del 26 ottobre 2012 –
Nella mattinata di oggi si è svolta in Roma, di fronte a Palazzo Baracchini, una assemblea dei lavoratori civili di Persociv promossa unitariamente dalle OO.SS. CGIL-CISL-UIL-FLP-CONFSAL/UNSA e UGL/INTESA Territoriali di Roma a seguito delle notizie, confermate dalla stessa dr.ssa Preti (vds. Notiziario n. 126 del 27 set. u.s.), circa il possibile trasferimento di sede dalla nostra D.G. nel comprensorio della Cecchignola che sarebbe connesso ad una ipotesi di accorpamento delle due attuali Direzioni Generali del personale (Persomil e Persociv) e potrebbe interessare anche Previmil. A tal riguardo, l’Amministrazione ha affidato ad una multinazionale americana di servizi alle imprese, la Price Waterhouse Coopers, uno studio di fattibilità al costo (pare) di 400.000 euro (davvero una enormità in tempi di spending review) che è già stato oggetto di interrogazioni parlamentari (on. Rugghia e altri).
E’ facile immaginare come una proposta del genere abbia dato la stura ad una serie di comprensibili e giustificate preoccupazioni: in primo luogo, da parte dei circa 400 lavoratori direttamente interessati al trasferimento a causa dei notevoli disagi cui andrebbero incontro di fronte ad uno spostamento davvero “dall’altra parte del mondo”; in secondo luogo, da parte di coloro che frequentano Persociv, che verrebbe con il trasferimento ad assumere una posizione fortemente decentrata; e, infine, da parte dell’intera categoria e di tutto il Sindacato che giustamente vedono nell’ipotesi di accorpamento di Persociv l’inaccettabile tentativo di mettere in discussione la nostra D.G. E tutto questo, nel quadro di un processo di riforma, quella voluta dal Ministro Di Paola, di cui assistiamo quotidianamente al trapelare di notizie legate a “pacchetti d’ordine” con chiusure (Sanità militare), riorganizzazioni prive di senso logico (IGM e CME Firenze, di cui diremo in un prossimo Notiziario), revisioni di interi settori (Logistico), il tutto al netto di ogni confronto preventivo con le OO.SS.
Ed ecco allora che, alla preoccupazione dei colleghi di Persociv, si è aggiunta quella delle OO.SS. nazionali che hanno ritrovato le ragioni dell’unità per scendere in piazza insieme ai tantissimi lavoratori presenti di fronte a Palazzo Baracchini, dando vita ad una manifestazione riuscitissima, nel corso della quale una delegazione formata da alcuni lavoratori, dalla RSU di Persociv, da rappresentanti delle OO.SS. territoriali e dai Dirigenti nazionali è stata ricevuta dal Vice Capo di Gabinetto, dr.ssa A. Fava.
Nel corso dell’incontro, tutte le Parti sociali hanno rappresentato l’inderogabile necessità di “fermare le bocce” su Persociv e su tutta la fase in divenire di livello nazionale, e di aprire con urgenza un tavolo di confronto sui vari provvedimenti in gestazione e sulle ricadute degli stessi, prima della loro attuazione. La dr.ssa Fava ha preso atto delle richieste unitarie e si è impegnata a riferire immediatamente all’Autorità Politica.
Un approdo che è apparso un po’ deludente all’assemblea, ma dalla quale è comunque emersa la forte volontà di tutti di mantenere alto il livello di mobilitazione e di attenzione rispetto ad un problema che ha un forte significato politico e una portata notevole per i tutti i dipendenti civili della Difesa, e che, per le ricadute in loco, vedrà coinvolte in primo luogo le RSU di Persociv e le OO.SS. terr. In allegato, il comunicato nazionale unitario emesso a conclusione dell’assemblea, con preghiera di massima diffusione tra le lavoratrici e i lavoratori e di affissione in tutti i posti di lavoro.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Nota unitaria OO.SS. nazionali