Notiziario n. 53 dell’ 8 maggio 2013 –
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, amm. Luigi Binelli Mantelli, ha incontrato nel pomeriggio di ieri le OO.SS. nazionali a tavoli uniti. E’ stato un incontro per noi estremamente utile e interessante, che è servito a fare un giro d’orizzonte su alcune delle principali questioni che interessano la componente civile.
Nel suo intervento iniziale, il Capo di SMD ha ricordato la fase estremamente difficile che il Paese sta attraversando, nel cui contesto si inquadra anche il momento che vive la Difesa, chiamata a rivedere nei prossimi anni in chiave fortemente riduttiva il proprio assetto, impegno questo che impone a tutti gli attori del processo riformatore comportamenti responsabili e coerenti con gli obiettivi imposti dalla legge delega. Per far questo, a parere dell’amm. Bini Mantelli, occorre che tutti i soggetti interessati abbandonino i vecchi schemi e le vecchie logiche di difesa delle proprie posizioni, e guardino al processo riformatore con occhi nuovi e convergenti per portare a compimento il processo di razionalizzazione dello strumento militare. Alle OO.SS. ha chiesto collaborazione, dichiarando la massima disponibilità al confronto.
E’ poi seguito il consueto giro di tavolo, con gli interventi di tutte le OO.SS. presenti, che ancora una volta hanno evidenziato posizioni ravvicinate e convergenti, pur con sfumature e sottolineature diverse.
La FLP DIFESA ha innanzitutto ringraziato l’amm. Binelli Mantelli per questo incontro, che cogliamo come un segnale di attenzione nei confronti della categoria e delle OO.SS. In merito alla riforma dello strumento militare voluta dal Ministro Di Paola, la nostra O.S. ha ricordato il proprio dissenso, sia in termini di metodo (i contenuti della riforma ci sono stati semplicemente comunicati a posteriori) che nel merito, in particolare per quanto riguarda il personale civile. La riforma poteva e doveva essere l’occasione per un ripensamento complessivo sulla componente civile per dare alla stessa ruolo, funzioni e prospettive, ma di questo, purtroppo, non c’è traccia alcuna nella legge delega, che propone solo pesanti tagli di organico, senza accompagnarli, come pure la riforma Andreatta aveva fatto, a impegni precisi in termini di riqualificazioni, progressioni, formazione, etc. Ebbene, i decreti attuativi della delega offrono l’occasione per correggere queste pesanti “dimenticanze”, e per questo abbiamo richiesto l’impegno del Capo SMD in questa direzione.
In merito ai decreti attuativi della delega, e in particolare ai provvedimenti di riordino delle FF.AA., la nostra O.S. ha chiesto il coinvolgimento a monte delle Parti sociali e non solo, come avvenuto sinora, a valle di decisioni già assunte. Su questo, in sede di replica, l’amm. Binelli Mantelli ha sottolineato che l’onere decisionale in merito alle scelte da operare è interamente in capo all’Amministrazione, e che le OO.SS. verranno coinvolte “per migliorare l’attuazione e per evitare scompensi”. Nessuno mette in discussione il diritto-dovere dell’Amministrazione rispetto alle scelte da operare, noi vorremmo solo che i processi decisionali avvenissero in modo più inclusivo, tutto qua. Siamo infatti convinti che una riforma di profondità, quale quella alla quale la Difesa si sta accingendo, potrebbe raggiungere risultati di gran lunga migliori e più efficaci se fosse accompagnata dal coinvolgimento e dalla ricerca di condivisione di tutti gli attori, e anche per questo abbiamo letto con piacere la frase di chiusura della notizia stampa apparsa sul sito di SMD in merito all’incontro di ieri con il capo di SMD, che recita testualmente così: “Quello di oggi è stato un primo incontro tecnico di presentazione, sicuramente incoraggiante per il clima costruttivo che lo ha caratterizzato e significativo per individuare soluzioni condivise che coniughino le esigenze di revisione dello strumento militare alle aspettative del personale civile” . Siamo perfettamente d’accordo.
La nostra O.S. ha poi segnalato al Capo di SMD la necessità che, in materia di reimpiego, le procedure previste dal CCNI Difesa trovino in occasione dei futuri riordini puntuale e totale applicazione.
FLP DIFESA ha quindi posto all’attenzione dell’ amm. Binelli Mantelli altre rilevanti questioni.
– in primo luogo, i problemi innescati dalla progressiva perdita di professionalità civili, dovute alle cessazioni e alla mancanza di turnover, presenti in particolare negli Arsenali e negli altri Enti della c.d. area industriale; ha segnalato che la Difesa ha già espletato in questi anni diverse procedure concorsuali e che sono in attesa di assunzione circa 200 vincitori, prevalentemente di area 3^, che se assunti potrebbero assicurare un po’ di ossigeno a quegli Enti; ha però anche segnalato che la validità delle graduatorie verrebbe a cessare al 30 giugno p.v. ove, nel frattempo, non fossero intervenute o l’attesa autorizzazione della F.P. o, in via subordinata, una proroga della validità delle graduatorie. A tal riguardo, il Capo di SMD, già in corso di riunione, ha interessato i propri Collaboratori presenti all’incontro affinché la questione venga approfondita con urgenza e con essa le più idonee modalità di iniziativa;
– sulle vicende legate al transito al sistema NoiPA della gestione del trattamento economico del personale degli Enti dell’area operativa, ha dato atto al 1° Reparto di aver profuso al riguardo il massimo impegno per risolvere i tantissimi problemi intervenuti che oggi sono, per la gran parte, avviati a soluzione, ma ha anche richiamato la necessità di continuare il monitoraggio, atteso che alcuni problemi rimangono irrisolti;
– infine, sulla questione della “tabella di corrispondenza” tra gradi militari e posizioni civili, in merito alla quale una O.S. ha segnalato la necessità di una sua definizione a breve, la nostra O.S. ha ribadito quanto a suo tempo rappresentato in sede politica all’allora Sottosegretario Magri (si veda il Notiziario n. 45 del 18.04.2013) e cioè che vada risolto preliminarmente “il problema legato agli accessi non vincolati nei ruoli civili”. La nuova tabella, infatti, non regolerà solo i transiti del personale militare nei ruoli civili per inidoneità fisica, ma anche quelli ordinari legati alla legge delega di riordino dello strumento militare, che prevede da qui al 2024 ben 33.000 esuberi militari. E’ facile comprendere che, una cosa sarebbe il transito nei ruoli civili nei limiti delle dotazioni organiche vigenti e nel rispetto dei vincoli assunzionali dell’Amministrazione Difesa, ben altra cosa sarebbe invece il transito in soprannumero, come oggi avviene per i transiti per inidoneità. E’ un aspetto, a nostro avviso, da chiarire preliminarmente, anche perché la legge delega, mentre prevede espressamente quei limiti per il transito verso le altre Pubbliche Amministrazioni, per quanto riguarda i transiti verso i ruoli civili della Difesa nulla prevede al riguardo.
A conclusione dell’incontro, il Capo di SMD ha ringraziato le OO.SS. per il clima sereno e costruttivo, ed ha assicurato la propria disponibilità a ulteriori confronti con le OO.SS. nazionali. Ha infine comunicato che SMD redigerà e invierà al Vertice politico della Difesa una nota dettagliata in merito ai contenuti e alle risultanze dell’incontro con le OO.SS., e che proporrà la realizzazione di un convegno nazionale specificatamente dedicato alle problematiche del personale civile, idea questa che apprezziamo molto e che speriamo possa concretizzarsi in tempi celeri.
Venerdì 10 p.v., alle ore 9.30, è in programma l’incontro con il Capo di SME, gen. Claudio Graziano, che chiuderà il cerchio degli incontri con i Vertice delle Forze Armate, inaugurate dalla riunione con il Capo di SMM amm. Giuseppe De Giorgi (12 febbraio), proseguite poi con l’incontro con il Capo di SMA gen. Pasquale Preziosa (21 marzo), e che ha visto nel pomeriggio di ieri la riunione con il Comandante in capo delle Forze Armate Italiane. Un ciclo di incontri assolutamente interessanti e tutti positivi, sinora inediti nella pratica delle relazioni sindacali nazionali, che noi auspichiamo vivamente non abbiano un carattere meramente episodico, ma costituiscano appuntamenti periodici di confronto e di interscambio tra i Vertici delle Forze armate e le Rappresentanze del personale civile, che è parte viva e vitale di questa nostra Amministrazione.
(Giancarlo Pittelli)