Notiziario n. 87 del 30 luglio 2013 –
Secondo incontro, oggi pomeriggio, con il Ministro della Difesa sen. Mario Mauro sui contenuti degli schemi di decreti attuativi della delega per il riordino dello strumento militare, incontro unitariamente richiesto dalle OO.SS. a fine riunione di ieri 29 luglio con il Sottosegretario delegato sen. Roberta Pinotti, a sua volta collocata a conclusione dei tavoli tecnici che si sono tenuti nella scorsa settimana. Dobbiamo quindi informare i colleghi su tutti i diversi passaggi di questa intensa settimana di confronti, e cercheremmo di farlo procedendo con ordine e, come nostra abitudine, in modo dettagliato.
Come si ricorderà, in data 3 u.s. (vds. Notiziario n. 77 di pari data) è stata consegnata alle OO.SS. nazionali la prima bozza degli articolati, con relativi allegati, dei due schemi di decreti legislativi (il primo sulla parte ordinamentale; il secondo sul personale civile e militare) attuativi della legge delega 31.12.2012, n. 244. A seguire, in data 15 luglio, la nostra O.S. presentò un proprio articolato documento recante, da una parte le nostre ben note posizioni critiche sulla legge delega, e dall’altra una serie di osservazioni e proposte modificative dei testi dei due decreti attuativi messi a punto dall’Ufficio Legislativo (il documento da noi elaborato è pubblicato sul nostro sito come allegato al Notiziario n. 82 del 15 u.s.). In data 18 luglio il Ministro ha incontrato le OO.SS. nazionali. In quella sede, illustrammo al sen. Mauro le nostre osservazioni e proposte di modifica, indicando da subito i limiti oggettivi derivanti dai paletti della delega (che aveva visto il Sindacato escluso da ogni confronto di merito sui contenuti della stessa) sui quali sarebbe stata comunque necessaria operare una riflessione, chiedendo al contempo di avviare tavoli tecnici di confronto per verificare la praticabilità di alcune modifiche finalizzate a ridurre la sproporzione esistente, enorme ed inaccettabile, delle opzioni diversamente offerte ai militari e ai civili a fronte dei tagli di posizioni organiche. In quella circostanza, il Ministro dichiarò la propria disponibilità al coinvolgimento delle OO.SS. anche in fase di costruzione dei provvedimenti legislativi (proprio quello che era mancato con Di Paola), una novità di non poco conto che apprezzammo molto. E, da questa apertura, sono nati i confronti tecnici della scorsa settimana (23, 24 e 25 luglio), ancorché all’interno di ambiti temporali molto ristretti dettati dalla tempistica indicata dal Ministro.
La intensa “tre giorni” di tavoli tecnici con l’Amministrazione ha indiscutibilmente portato ad alcuni buoni risultati, ancorchè ancora tutti da consolidare, che non possono essere in alcun modo sottovalutati. Risultati tutti dovuti alla capacità delle OO.SS., ed in modo sostanzialmente condiviso, di interloquire credibilmente con l’Amministrazione, che ne ha riconosciuto la fondatezza delle osservazioni e la sostenibilità delle proposte di integrazione e modifica, pur a fronte di quella delega e dei paletti e criteri da essa fissati. E, in apertura della riunione di ieri 29 luglio con il Sottosegretario Pinotti, sono finalmente arrivate le risposte dall’A.D., che il Capo Ufficio Legislativo ha così sintetizzato:
Schema D.Lgs. sul personale
- i transiti dei militari in esubero nei ruoli civili potranno avvenire solo a domanda e nel rispetto degli organici e dei vincoli assunzionali (questione per noi pregiudiziale) e nel limite max del 20% annuo;
- estensione al personale civile della Difesa della possibilità di esenzione dal servizio (ex esonero per noi) per come prevista per il personale militare, con retribuzione stipendiale dell’85% (era il 50%);
- crescita dal 25 % al 100 della parte strutturale del FESI (il fondo dei militari) che andrà ad alimentare il nostro FUA in caso di transito di personale militare nei ruoli civili;
- destinazione al FUA Difesa, in quota parte dal 2 al 5%, dei risparmi certificati che deriveranno dai processi di riordino delle FF.AA.;
- destinazione, sempre in quota parte dal 2 al 5%, dei risparmi certificati per finanziare la formazione e ammissione dei civili ai corsi svolti negli Istituti militari in misura non inferiore al 20% ;
- moduli formativi di base e di specializzazione per il personale civile di tutte le aree;
- elevazione da 48 a 60 mesi del periodo di permanenza in servizio del personale eccedente che maturi entro quel termine i requisiti per la pensione, opzione più favorevole di quella prevista dalla L. 135;
- avvio di processi di internalizzazione di servizi e lavori per gli Enti della c.d. “area industriale” (Arsenali M.M. e Poli E in primis) i cui risparmi verranno destinati all’efficientamento degli Enti, con ricognizione annuale di servizi e lavori esternalizzati ed esame dei settori di spesa improduttivi;
- eliminazione di ogni riferimento alle “fasce retributive”, ma solo ad area e profili professionali;
- adozione, e non approvazione, previo esame con le OO.SS., del piano di assorbimento delle eccedenze
- rinvio a specifica relazione sindacale per tutta una serie di partite e di passaggi.
Schema D.Lgs. sugli assetti ordinamentali
- obbligo di informazione preventiva alle OO.SS. sui provvedimenti di riordino, quelli inseriti nel D. Lgs. e quelli riconducibili all’art. 10 c. 3 del COM, e applicazione delle procedure contrattuali sui reimpieghi;
- “Osservatorio” con le Rappresentanze del personale sullo stato di attuazione dei processi di riordino;
- Acquisizione del parere delle OO.SS. ai fini dell’adozione del Regolamento di ripartizione di compiti e funzioni del Ministero Difesa, con “tendenziale attribuzione” di funzioni e compiti amministrativi a Uffici dirigenziali retti da Dirigenti civili
Queste, in estrema sintesi, le proposte sindacali che il Capo Ufficio legislativo ha dichiarato essere state recepite. Trattasi di modifiche/integrazioni importanti, apportate all’interno dei due testi e nei termini da noi richiesti, e di questo diamo atto all’Amministrazione. Tuttavia, restano ancora dei problemi.
Innanzitutto, ci sono delle richieste del Sindacato rimaste tuttora irrisolte, e per noi comunque importanti: l’estensione della “tendenziale attribuzione” di funzioni e compiti amministrativi anche a Uffici non dirigenziali retti da funzionari civili; la questione della “tabella di equiparazione”, rispetto alla quale non è stata fornita alcuna risposta rispetto alla proposta unitaria del tavolo sindacale di prevedere il transito secco di tutti i SU in area 2^ e degli U in area 3^; inevasa anche la proposta, avanzata nel corso dell’incontro con il Ministro del 18 u.s. (Notiziario n. 84 di pari data) per l’inserimento, nel provvedimento legislativo allo studio per la riforma della legge Fornero, di una norma ad hoc che consenta, almeno da qui al 2018, il recupero delle modalità di maggior favore per l’accesso al trattamento pensionistico ex L. 135/2012; la questione del 50% di riserva dei posti nei concorsi civili per il personale militare volontario; la mobilità interna anche su base regionale (avevamo chiesto fosse prevista solo “a domanda” e con modalità da ridefinire attraverso un apposito tavolo); ed altre di minor portata. Non potevamo accettare che queste questioni rimanessero irrisolte, e pertanto era necessario che il confronto tra le Parti proseguisse. Per questo, tutte le OO.SS. hanno rappresentato la necessità del rinvio a settembre della presentazione in Consiglio dei Ministri dei provvedimenti e, per questo motivo, tutte le sigle presenti hanno avanzato una richiesta di incontro urgente con il sen. Mauro, che si è tenuta oggi pomeriggio, e sui cui contenuti e risultanze conclusive proviamo ora a fornire una sintesi.
Dopo la breve introduzione del Sottosegretario Pinotti, che ha sintetizzato le risultanze dei tavoli tecnici e le richieste sindacali, è iniziato il consueto giro di tavolo della Parti sociali che ancora una volta, pur con diverse sottolineature, hanno evidenziato posizioni sostanzialmente unitarie e condivise.
FLP DIFESA ha innanzitutto riconosciuto il buon lavoro fatto dai tavoli tecnici, che ha portato alle modifiche/integrazioni sopra ricordate; ha però anche segnalato le questioni irrisolte sopra indicate, sulle quali occorrerà comunque riprendere la discussione e trovare auspicabilmente punti d’incontro.
Ha quindi segnalato al Ministro che restavano comunque altri nodi sul tappeto, e di spessore questa volta tutto politico. Ne abbiamo già parlato diffusamente nei nostri precedenti Notiziari, e vi abbiamo dedicato tutta la prima parte del “Documento” recante le osservazioni e proposte di FLP DIFESA inviato in data 15 u.s. al Gabinetto (vds. Notiziario n. 82 di pari data). I problemi di fondo, abbiamo detto al sen. Mauro, restano due, l’uno intrecciato all’altro: in primo luogo, l’enorme differenziazione tuttora esistente, in termini normativi e retributivi, tra personale militare e civile, che la delega avrebbe potuto e dovuto ridurre, e che viceversa non ha fatto; in secondo luogo, il mancante riconoscimento di ruolo e funzioni del personale civile, che, ove fossero state affermate, avrebbero potuto avviare quel processo di “civilizzazione” del Dicastero, che rappresenta la grande incompiuta della ristrutturazione Andreatta di metà anni ’90. Su questi nodi, la delega non ha fornito le risposte che attendevamo, e che continuiamo comunque ad attendere. Per questo, abbiamo chiesto al Ministro che, alle aperture in sede tecnica che abbiamo apprezzato, si affianchino impegni politici seri affinché, in tempi rapidi, queste due questioni vengano affrontate e avviate a soluzione allo scopo di aprire orizzonti nuovi all’impiego dei civili. Questo, a nostro avviso, potrebbe avvenire attraverso il riconoscimento di una qualche “specificità” della nostra categoria, o anche per altra strada, per noi non fa molta differenza, l’importante è che la forbice tra militari e civili si riduca e che il processo di civilizzazione cominci a marciare finalmente nella Difesa. Infine abbiamo ricordato al Ministro due ultime questioni. La prima: occorre affrontare, una volta per tutte, il problemi degli sprechi che ancora si annidano nella nostra Amministrazione e dei privilegi che appaiono ancora tanti, e a tal riguardo abbiamo ricordato l’ “ausiliaria” che costerà nel 2013 ben 430,6 milioni di euro, con un incremento rispetto al 2012 di 74,6 milioni pari al 21% (intervento del relatore sul Documento programmatico pluriennale 2013-2015 – Commissione Difesa della Camera del 24 luglio u.s.). In secondo luogo, in relazione alle voci che circolano su una possibile, seconda spending review in arrivo, abbiamo segnalato l’insostenibilità per la Difesa di ulteriori tagli di risorse e di posizioni organiche, che metterebbero certamente in grandissima sofferenza la nostra Amministrazione, e forse anche in modo irreparabile. Con la L.244, la Difesa ha avviato una operazione profonda e pluriennale di riduzione di spesa, e per questo deve restare fuori da ulteriori tagli, che rischierebbero di mandarla in default.
Nel suo intervento, il Ministro ha innanzitutto confermato che l’esame dei provvedimenti da parte del Consiglio dei Ministri è in agenda per il 2 agosto p.v., appuntamento a suo giudizio non rinviabile in considerazione dei tempi fissati dalla delega per il varo dei provvedimenti attuativi. Ha però confermato piena disponibilità e impegno, innanzitutto a difendere tutti gli approdi dei tavoli tecnici nelle verifiche tecniche preliminari all’esame degli “schemi” da parte del Consiglio dei Ministri; in secondo luogo, alla prosecuzione del confronto con le OO.SS. per approfondire tutte le questioni rimaste ancora irrisolte, al fine di trovare punti di convergenza che poi verrebbero recepiti in seno ai decreti che il Consiglio dei M. adotterà in via definitiva dopo l’espressione dei pareri da parte delle due Commissioni Difesa.
In merito alle questioni più squisitamente politiche da noi poste (riconoscimento pieno del ruolo e delle funzioni del personale civile e impegni concreti per ridurre la forbice, retributiva e normativa, tra personale militare e civile), il Ministro si è detto disponibile ad aprire un tavolo politico di confronto per la riforma della Difesa, “che individui le specificità e per chi”, nel cui contesto sarebbe possibile rivedere ruolo e funzioni del personale civile. Un’apertura davvero importante, che segue peraltro a quella del primo incontro, e potrebbe aprire scenari nuovi e prospettive interessanti per la categoria. Il Ministro ha però segnalato la difficoltà nel far “digerire” tutti i contenuti dei decreti alle altre AA.PP., che dovrebbero, a suo giudizio, aiutare questa grande operazione di riassetto in chiave riduttiva delle FF.AA., per esempio accettando nei propri ruoli il personale militare in esubero. Ove così fosse, ha detto il Ministro, sarebbe certo più facile procedere nella direzione di quella “civilizzazione “ tanto invocata.
Queste le risultanze degli incontri tecnici e di quelli politici, il primo con l’on Pinotti di ieri e quello conclusivo di oggi con il Ministro. Un giudizio complessivamente positivo il nostro, ma ovviamente subordinato: innanzitutto alla conferma, in sede di preesame dei provvedimenti prima dell’approdo in Consiglio dei Ministri, di quanto convenuto nei tavoli tecnici e alla successiva adozione da parte del CdM; in secondo luogo, all’effettivo prosieguo del confronto con le OO.SS. per trovare soluzioni rispetto alle questioni irrisolte; infine, all’apertura di un tavolo politico finalizzato a disegnare una nuova Difesa, nella quale il personale civile possa finalmente trovare quello spazio e quei riconoscimenti mai avuti nel passato.
(Giancarlo Pittelli)
In allegato, le ultime stesure dei testi dei decreti attuavi con le modifiche intervenute a seguito dei confronti tecnici con le OO.SS.:
* Schema D Lgs sul personale – terza stesura consegnata alle OO SS 29 07 2013
* Schema D.Lgs. sugli assetti ordinamentali – terza stesura, consegnata alle OO.SS. 29.07.2013