Notiziario n. 89 dell’8 agosto 2013 –
Nel corso della riunione odierna, il Consiglio dei Ministri, ha dato il via libera ai due decreti legislativi (DD.LLgs.) che recano il riassetto in chiave riduttiva, strutturale e organizzativo, delle FF.AA. Gli schemi di decreti legislativi varati dal CDM sono, come noto, due: il primo, relativo alle riduzione degli organici civili e militari; il secondo, recante le disposizioni sulle riduzioni delle FF.AA.
I colleghi conoscono bene il percorso di questi due provvedimenti, un percorso fortemente segnato dalle norme contenute nella legge delega n. 244/2012 voluta dall’ex Ministro Di Paola, che FLP DIFESA, allora, da subito e da sola, purtroppo, ha contrastato, sensibilizzando e mobilitando la categoria con una serie di iniziative, prima delle quali la straordinaria manifestazione nazionale del 6 luglio 2012. Il rifiuto di ogni confronto di merito da parte dell’amm. Di Paola e la mancanza, allora, di una efficace azione di contrasto da parte di tutto il Sindacato, ne hanno condizionato in negativo l’intero processo di formazione, e alla fine la legge è stata approvata con un carico molto penalizzante per il personale civile.
A fronte di questo quadro a tinte originariamente fosche, dobbiamo dare atto al Ministro Mauro, e lo facciamo ancora una volta senza i giri di valzer cui abbiamo assistito in queste settimane, di aver aperto un efficace canale di confronto con le Parti sociali, pur potendosi nascondere dietro il (facile) dito di una legge delega già scritta e vincolante. E’ nato da questa apertura l’intenso confronto sui tavoli tecnici (23,24 e 25 luglio), cui hanno poi fatto seguito gli incontri con il Sottosegretario Pinotti (29 luglio) e con il Ministro (30 luglio), sui cui contenuti abbiamo abbondantemente riferito nel nostro Notiziario n. 87. Un confronto approdato, alla fine, a due notevoli risultati: in primo luogo, alcune significative modifiche, nella direzione da noi auspicata, introdotte nei testi dei provvedimenti; in secondo luogo, la presa d’atto da parte del Ministro che esiste da tempo immemore una “questione civile” all’interno del Ministero Difesa, che va affrontata una volta per tutte con strumenti adeguati che riconoscano finalmente il ruolo e le funzioni del personale civile e ne demarchino le competenze nel rapporto con il personale militare.
Questa, per noi, è la madre di tutte le riforme, e dobbiamo dare atto al Ministro Mauro di avere compreso appieno il problema (vds. i Notiziario nn. 84 e 87 sui due incontri con il sen. Mauro) e di averne coerentemente dato subito seguito, come si evince da un passaggio dell’allegato comunicato stampa di Palazzo Chigi che riportiamo integralmente: “per tutto il Governo è comune e stringente l’impegno nel procedere, con altrettanta tempestività, a dare corso ad una completa revisione dei ruoli ed al riordino delle carriere di tutto il comparto difesa e sicurezza, tale da soddisfare le legittime aspettative del personale civile e militare, avviando, sin da subito, le attività di elaborazione di un apposito disegno di legge”. Davvero musica per le nostre orecchie, che su questi contenuti, come è noto a tutti, avevamo impostato la nostra battaglia contro le scelte del disegno di legge delega proposto da Di Paola: se allora il Sindacato fosse stato unito e compatto su queste linee, forza la delega avrebbe avuto tutt’altra storia!
Attendiamo ora di conoscere i testi usciti dal Consiglio dei Ministri per esprimere una nostra compiuta valutazione: da notizie in nostro possesso, il grosso delle modifiche introdotte dopo il confronto con le OO.SS. dovrebbe comunque essere passato, e in particolare quelle relative alle relazioni sindacali nei diversi passaggi e alla destinazione di quota parte dei risparmi a FUA e formazione; cassata invece, pare, la norma sull’ estensione ai civili dell’esenzione dal servizio, sulla quale, lo avevamo detto nelle riunioni tecniche, non ci facevamo molte illusioni; infine, la novità, pare, di una riserva di posti per il personale civile della Difesa (dal 2020?) nei processi di mobilità verso le altre Amministrazioni Pubbliche.
I due schemi oggi approvati, andranno ora al vaglio delle Commissioni Difesa di Camera e Senato.
(Giancarlo Pittelli)