Vogliamo rivedere a livello nazionale il modello base degli Arsenali della Marina riordinati ai sensi del D. Lgs. n. 8/2014?

Notiziario n. 32 del 24 marzo 2015 –

L'Arsenale MM di La Spezia

L’Arsenale della Marina Militare di La Spezia

Riordino Arsenali M.M., seconda puntata.  Nella prima (Notiziario n. 17 del 9.02.2015), avevamo rappresentato ai lavoratori l’intreccio  tra  la “legge navale” fortemente voluta dal Capo di SMM,  amm. G. De Giorgi, e il riordino delle strutture arsenalizie, e inoltre il tentativo di SMM 1° Rep. di “militarizzare” gli Enti attraverso “l’affidamento a personale militare dei posti e degli incarichi più importanti,  soprattutto quelli che fanno riferimento alla parte lavorazioni, con la collocazione in posizione secondaria delle maestranze civili”.   Un grido di allarme che abbiamo lanciato ai lavoratori anche sulla scorta delle condivisibilissime considerazioni presenti nella nota unitaria di OO.SS. ed RSU dell’Arsenale di Augusta (SR), che ripubblichiamo su questa pagina, sinora unico tavolo locale a saggiare gli intendimenti dello SMM.

Quel Notiziario è stato molto letto e apprezzato dai lavoratori civili interessati, con i quali peraltro abbiamo discusso nel corso delle assemblee indette da FLP DIFESA nei tre Arsenali (a Taranto, il 18; ad Augusta, il 25; a La Spezia il 26 di febbraio), con al centro appunto le problematiche legate alla loro riorganizzazione.  La riflessione conclusiva, condivisa dai colleghi  e che riproponiamo a chi legge, è stata la seguente: esiste (parere Commissione Difesa Camera 4.12.2014)  un  “programma navale per la tutela della capacità marittima della Difesa”;  a tal fine, sono previsti “l’implementazione di un Sistema Logistico Integrato (SLI) per il supporto in servizio non inferiore a 10 anni”   e  anche  “l’accrescimento delle capacità di supporto in house tramite convergenza sinergica tra industria e Stabilimenti di lavoro delle Marina Militare”.  Se questo è il quadro, il  problema  che allora si pone è  con quale assetto  e con  quali professionalità  (apicali, in primis)  gli Arsenali dovranno fornire il supporto richiesto nel rapporto sinergico con l’industria privata.   La risposta che è venuta sinora da SMM 1° Rep. è ben evidente: con un’ assetto de-civilizzato e dunque molto militarizzato,  e con professionali apicali essenzialmente militari.

La cosa, ovviamente, non ci sta bene,  e lo abbiamo detto sin dall’inizio. Certo, si può comprendere che  la scelta  origini  dal 1° Reparto di SMM,  il cui Capo oggi è anche Presidente del COCER Marina e in quanto tale Rappresentante nazionale dei militari MM.  Ma, a quanto pare,  questa  linea de-civilizzatrice comincia a trovare ostacoli anche in altri soggetti.  Abbiamo letto con grande attenzione la lettera di CGIL Difesa nazionale al Capo del 1° Reparto del 23 feb. u.s.,  ne condividiamo le considerazioni e le denunce sulla “volontà di SM di militarizzare sempre più gli stabilimenti militari”  e sul “palese contrasto”  di questa scelta “con la normativa vigente”.  Sono un po’ le cose che noi diciamo da tempo,  e di cui fanno fede i nostri Notiziari. Ma, purtroppo, non sono le cose che abbiamo letto nel comunicato di CGIL-CISL-UIL del 12.11.2014,  diffuso dopo il primo (ed unico) confronto nazionale sul riordino Arsenali, nel quale le tre OO.SS. affermavano di aver “condiviso i principi di carattere generale”  posti dallo SMM a base del riordino e la scelta di “valorizzazione delle risorse umane esistenti”.  Se oggi la CGIL denuncia la “volontà di militarizzazione”  da parte di SMM, è evidente che la cosa non si coniuga poi molto con la “condivisione dei principi generali”  del progetto di SMM e con la “valorizzazione” delle risorse umane allora intraviste.

Qui sta, allora,  il vero problema di questo riordino: CGIL-CISL-UIL non avrebbero dovuto dare l’impressione di dire sì il 13.11.2014 al progetto di SMM 1°Reparto. Sarebbe stato utile proseguire il confronto nazionale e modificare il “modello base”, come noi avevamo chiesto (Notiziario n. 118/2014) e come è stato fatto con SME per il riordino dei Poli Esercito.  E come oggi chiede anche la RSU di Augusta (nota 13.02.2014, pubblicata sul nostro sito) che sollecita “incontri e chiarimenti tra SMM e OO.SS. Nazionali            .

Per parte sua,  la nostra O.S. proseguirà nelle iniziative di contrasto al progetto di SMM 1° Rep: dopo la denuncia e le assemblee, abbiamo scritto ai Presidenti delle Commissioni Difesa la nota che pubblichiamo su questa stessa pagina.

Alla prossima puntata!

  (Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 03.03.2015 – Lettera di FLP DIFESA a Presidenti Comm. Difesa con richiesta audizione su riordinio Arsenali MM

Allegato 2:  27.01.2015 -Nota unitaria OO.SS.- RSU Arsenale MM Augusta

Allegato 3: 13.02.2015 – Nota RSU Arsenale Augusta

Allegato 4: 13.11.2014 – La proposta di riorganizzazione degli Arsenali MM di SMM 1 Reparto

Allegato 5: 30.01.2015 – Nota SMM su riordino Arsenali MM