Notiziario n. 53 del 22 maggio 2015 –
A parte qualche accenno isolato, apparso a tutti davvero molto stonato sulla presunta “opportunità” offerta dalla riforma in arrivo, mai come questa volta, di fronte al Sottosegretario on. Domenico Rossi, le OO.SS. della Difesa hanno mostrato la schiena dritta, parlato lo stesso linguaggio ed espresso i medesimi giudizi negativi sul “Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa” (LB), che è stato partorito come noto da professoroni ed “esperti” ben pagati e nel chiuso delle stanze del Ministero, i quali hanno disegnato la difesa dei prossimi 15 anni senza però aver mai ascoltato coloro che nel Ministero della Difesa ci vivono e ci operano dalla mattina alla sera. Così si fa nell’epoca del renzismo dilagante, che trova nella nostra Ministra, e non da oggi, una convinta estimatrice e sostenitrice.
Il Sottosegretario ha parlato per oltre 40 minuti, un fatto per Lui alquanto inusuale dal momento che l’essenzialità è sempre stato uno dei tratti essenziali nel suo rapporto con le OO.SS.. Evidentemente, l’on. Rossi era ben conscio dell’impatto estremamente negativo che la pubblicazione del LB aveva generato nei lavoratori civili (nel sondaggio attivo sulla home page del nostro sito, al momento in cui scriviamo, oltre il 60% lo giudica “pessimo” e un altro 7% “insufficiente”) e nelle loro Rappresentanze. Ed allora, essendo evidentemente Egli stesso ben conscio dell’inadeguatezza complessiva – di analisi, ma soprattutto di proposta – del LB sui temi del personale civile, ha cercato di esaltarne le grandi potenzialità in prospettiva futura, nel cui orizzonte sta scritta a Suo dire una presenza civile fortemente valorizzata nelle professionalità che esprime, e finalmente liberata dai tantissimi lacci e lacciuoli che sinora l’hanno imprigionata e subordinata alla componente militare. E, naturalmente, non poteva mancare in questo quadro il riferimento alle misere retribuzioni del personale civile (una grande scoperta dei professoroni ed esperti che hanno messo a punto il LB ?), rispetto alle quali l’on Rossi pensa si possa aprire ora una stagione nuova segnata dall’impegno dell’AD a ridurne le forbici con i militari e anche con altri pezzi della P.A.. Dunque, nella rappresentazione che ne ha fatto il Sottosegretario, sembra proprio che il LB possa essere la panacea di tutti i nostri mali. Ad un certo punto, l’on Rossi si è accorto dei dubbi generati nell’altra parte del tavolo, e allora si è chiesto: << Non vorrei che qualcuno pensasse alla canzone di Mina “parole, parole, parole”>>, riferendosi verosimilmente al richiamo del nostro Notiziario n. 48 dell’11 u.s.
Nel suo intervento, FLP DIFESA ha riproposto il giudizio fortemente negativo sul LB già espresso in precedenza, e più dettagliatamente nel Notiziario sopra richiamato. Negativo innanzitutto sul piano del metodo, atteso che le Parti Sociali sono state escluse da ogni confronto: il Sottosegretario ci ha chiesto a dicembre scorso un contributo, lo abbiamo anche dato, e pure dettagliato (12 le pagine del nostro “contributo”, che ripubblichiamo sul questa stessa pagina), ma non ce n’è traccia nel LB, neanche infinitesimale: probabilmente, non è stato neanche letto dai professoroni ed esperti che l’hanno redatto! Troppo sforzo, per lor signori. Ma giudichiamo il LB in modo complessivamente negativo anche e soprattutto sul piano dei contenuti: il mancato coinvolgimento del Parlamento e la sua temuta estromissione dalle scelte di riforma definite nel LB già “direttiva ministeriale”; il preoccupante depotenziamento del ruolo del Segr. Gen. che perde la pesantissima funzione di Direttore Nazionale degli Armamenti a vantaggio del Capo di SMD (per questo da oggi potrà essere un civile!) e con essa verosimilmente le DD.GG. tecniche; l’annunciata privatizzazione (sinonimo di liquidazione) dell’area industriale del MD, e in particolare di Poli ed Arsenali, che nel question time in Parlamento del 21 u.s. (qui pubblicato) la Ministra ha esteso anche agli Stabilimenti AID, con quello che si porterà dietro in termini di effetti sulla presenza civile (e menomale che il D.Lgs. n. 8/2014 prevedeva un’operazione diffusa di reinternalizzazioni!); la crescita enorme ed abnorme della governance del Capo di SMD che diventa il vero “padrone” della Difesa (le leve effettive di riforma sono più in mano sua che del Ministro, lo hanno capito tutti) con il conseguente depotenziamento delle singole FF.AA. (pensiamo solo agli effetti prodotti nel loro ambito dalla costituzione del Comando Logistico Difesa), su cui si è espresso in modo preoccupato anche l’ex Capo di SMM amm. Luigi Binelli Mantelli; il non chiarito rapporto con il riassetto in atto delle FF.AA., innescato dalla L. 244/2012 e regolato dai due decreti attuativi n. 7 e n. 8/2014, semplicemente dimenticati dai professoroni ed esperti nei 10 capitoli del LB che hanno scritto; l’altrettanto non chiarito argomento relativo al “chi paga” il costo finanziario di questa ennesima riforma, con i chiari di luna che oggi vivono le casse dello Stato; e, infine, il forte legame che viene disegnato dal LB tra Difesa e industria privata, che diventerà in futuro l’asse centrale e strategico. Sono questi, a nostro giudizio, i punti più critici del LB, che comunque – lo abbiamo detto – presenta anche aspetti positivi e interessanti: gli intendimenti in materia di formazione; la previsione di una legge pluriennale sugli investimenti; l’idea che occorra far crescere nel Paese l’attenzione e la cultura sui grandi temi della Difesa. Ma certo, alla fine, il nostro giudizio è, e resta, complessivamente negativo.
Sulle problematiche legate alle scelte del LB in materia di lavoro civile, c’è stato un giudizio unanime e molto negativo da parte di tutte (o quasi) le OO.SS. presenti. La nostra O.S. ha ricordato al Sottosegretario come il LB, al riguardo, non dica assolutamente nulla di nuovo, tradendo le promesse di chi aveva parlato del LB come una sorta di “carta dei diritti” della componente civile. Solo una mezza paginetta in un testo di 68 pagine e 6 miseri paragrafi rispetto ai 300 totali del LB (lo stesso on. Rossi ha parlato freudianamente in riunione di “capitoletto”); 4 righe e mezzo nella relazione di oltre 22 pagine della Ministra nell’audizione alle Commissioni Esteri e Difesa del 14 u.s. (si veda il resoconto stenografico della seduta che pubblichiamo su questa stessa pagina): sono i segni del rilievo che hanno nel LB i lavoratori civili. Solo forma ed apparenza, ha detto l’on. Rossi… ma in questi casi la forma diventa sostanza! Se poi leggiamo quei 6 paragrafi del LB, ha proseguito la nostra O.S., a parte i positivi intendimenti in materia di formazione, lo sconforto è evidente: si parla di introdurre il precariato nel MD (il “riequilibrio” di cui al paragrafo 233) e si ricorre (paragrafi nn. 231 e 234) al solito armamentario, oramai trito e ritrito, sulla “valorizzazione” del personale civile e sulla necessita di superare gli “steccati” che storicamente hanno circoscritto i civili in ruoli inadeguati rispetto ai militari. Queste cose le abbiamo sentite già parecchie volte, in particolare dalla Ministra Pinotti. La domanda è: cosa si è fatto in questi 14 mesi? Nulla!
In tutto questo tempo, FLP DIFESA ha continuamente posto e riproposto, sino a un paio di mesi fa da sola e ora fortunatamente in ottima compagnia di altre sigle, l’urgenza prioritaria di avviare il tavolo per la scrittura del “Regolamento” previsto dall’art. 1 del D.Lgs. n. 7/2014 allo scopo di fissare una volta per tutte i criteri per l’attribuzione di compiti e funzioni ai lavoratori civili, dirigenti e non. Nell’impegno dell’allora Sottosegretaria Pinotti, sembrava dovesse essere il primo appuntamento in agenda: in questi 14 mesi non se ne è fatto invece niente, zero assoluto. E, nel frattempo, in sede di definizione degli organigrammi e incarichi degli Enti riorganizzati nel quadro del riassetto delle FF.AA. previsto dal D.Lgs. n. 7/2014, il peso complessivo dei lavoratori civili è rimasto lo stesso, se non anche peggiorato: altro che civilizzazione!
Se questa è la storia, diventa allora davvero poco credibile riparlare di “valorizzazione” e di “superamento degli steccati”, dal momento che in questi mesi non si fatto nulla, e questa è una responsabilità precisa dell’attuale Vertice politico. Le parole della Ministra Pinotti avevano generato tanta speranza, ed anche per questo oggi la delusione è più cocente e la rabbia è montata enormemente. Ad avviso dell’on. Rossi, l’ “inadempienza” sarebbe stata causata essenzialmente dalla necessità di mettere a punto le strategie con il Libro Bianco prima di agire concretamente. Bene, abbiamo replicato noi, se così è, allora non c’è più ragione oggi di rimanere fermi al palo, e dunque ci sono le condizioni per cominciare a smontare da subito, uno ad uno, gli “steccati”. Per questo, la nostra O.S. ha proposto al Sottosegretario di avviare rapidamente, da subito, il tavolo di confronto tra OO.SS. e AD sul “Regolamento”. L’on. Rossi, però, ci ha detto di aver ancora bisogno di qualche giorno per darci risposta sui tempi di avvio del tavolo. Siamo ovviamente, e comprensibilmente, un po’ perplessi (ancora approfondimenti dopo 13 mesi di ripetute nostre richieste?), ma – si sa – la pazienza è la virtù dei forti.
Martedì 26 p.v. rivedremo l’on. Rossi, e non potremmo non chiedergli qualcosa di più preciso al riguardo.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa
Allegato 2: 10.12.2014 il documento di FLP DIFESA con le proposte per il Libro Bianco
Allegato 3: 14.05.2015-Resoconto stenografico audizione Ministra
Allegato 4: 21.05.2015 – Question time Ministra Pinotti