Riunione a SME. Concluso il riordino dei Poli , dal 1 luglio parte la nuova configurazione. Il giudizio e le riserve di FLP DIFESA

Notiziario n. 65 del 19 giugno 2015 –

Palazzo Esercito, sede di Ispedife

Palazzo Esercito, sede di SME, vista notturna

Il lungo e articolato confronto sul riordino degli Enti logistici più importanti dell’Esercito, i quattro Poli di Piacenza, Nola, Roma e Terni, si può dire concluso con la riunione di ieri – a tavoli separati per volontà di CGIL CISL UIL -,  con SME-RPGF-O.F. (Reparto Programmazione Generale Finanziaria, Ufficio Organizzazione Forze) e SME-DIPE  (Dipartimento Impiego Personale Esercito),  nella quale si è discusso anche dei provvedimenti di riordino di cui alla scheda pubblicata in allegato 4, già inviata alle nostre strutture. Proviamo, come al solito,  a darne una sintesi.

AREA OPERATIVA-TERRITORIALE

  • Previsto il transito di dipendenza dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio dal Vice Cte del Comando Militare della Capitale al Vice Cte del Comando Genio, che non influenzerà in alcun modo le funzioni museali gestite direttamente da SME, e manterrà invariati sede, competenze e volumi organici dell’Istituto.
  • Previsto il transito di dipendenza del Reparto alla sede di tipo A del sopprimendo 2° Rgt. a. ter. (alpino) di stanza nella caserma “Pizzolato” di TRENTO al Comando Militare Esercito (CME Trentino) insistente nella stessa infrastruttura. Anche qui invariati volumi organici e profili, e con procedura di reimpiego semplificata.

AREA LOGISTICA-OPERATIVA

L’entrata in vigore, a far data dal 1 luglio p.v.,  della nuova configurazione (di cui diremo dopo) di POLMANTNORD di Piacenza e POLMANTSUD di Nola, alle cui dipendenze verranno posti CERIMANT e SERIMANT, è associata alla soppressione degli attuali COMLOG NORD di Padova e SUD di Napoli, il cui personale confluirà rispettivamente nei COMFODI (Cdi Forza Difesa Interr.) NORD Padova e SUD Napoli, che verranno trasferiti nelle infrastrutture dei sopprimendi COMLOG (cas. Salomone PD e pal. Salerno NA). Per quanto precede, in attesa di definire i piani di reimpiego – ovviamente a procedura ordinaria – del personale civile in servizio in quegli Enti,  e a similitudine di quanto già avvenuto nella sede di Firenze in occasione della soppressione di CME Toscana e della riorganizzazione dell’IGM (Istituto Geografico Mil.), abbiamo concordato con SME-DIPE il pre-reimpiego a far data dal 1 luglio p.v. di tutto il personale civile dei COMLOG di Padova e Napoli all’interno dei COMFODI delle due rispettive sedi, in deroga a quanto disposto da COMLOG ESERCITO con msg. del 9 u.s. che ne prevedeva il transito nei nascenti Nuclei Stralcio posti alle dipendenze dei POLI di Piacenza e Nola, che avrebbe comportato tutta una serie di diseconomie e disinergie facilmente intuibili.  SME-DIPE sta lavorando attualmente alla prima ipotesi  dei piani di reimpiego del personale civile, sulla base delle “desiderata” espresse dai lavoratori interessati delle due sedi, che poi sarà successivamente oggetto di confronto locale con OO.SS. Territoriali ed RSU, alle quali parteciperà direttamente anche SME-DIPE con il Ca. Uf. Impiego Personale Civile, col. A. Calabrò  (la prima riunione, a Padova, è in calendario per il 30 giu p.v.). E siccome la maggioranza del personale ha chiesto il reimpiego sui COMFODI, i tempi dovrebbero essere brevi.

AREA LOGISTICA-RIORGANIZZAZIONE DEI POLI DELL’ ESERCITO

Come anticipato in avvio, la riunione di oggi ha di fatto concluso la fase lunga e articolata di confronto con il Sindacato,  avviata quasi un anno fa,  in merito agli Stabilimenti di POLMANTNORD Piacenza, POLMASNTSUD Nola, PMAL Terni  e POLMANTEO Roma, la cui riorganizzazione era prevista dall’art. 2188-bis, let. b), del COM (Codice Ordinamento Militare)  introdotto dall’art. 5 del D. Lgs. n. 7/2014.

Ebbene, dopo la registrazione in data 24 marzo u.s. alla Corte dei Conti dei quattro Decreti Ministeriali, uno per Polo (pubblicati su questa pagina), che hanno definito la fisionomia degli Enti sino a livello Ufficio,  e dopo i confronti sui tavoli locali avvenuti in queste ultime settimane a seguito della circolare ordinativa diramata da SME-RPGF in data 20 aprile u.s.  e finalizzati alla definizione della configurazione a valle dei diversi elementi di organizzazione,  la F.A.  ci ha illustrato oggi la nuova “fisionomia” dei quattro Poli con la relativa dotazione organica in profili professionali per ciascun degli Uffici/Sezioni/Settori in cui si articola lo Stabilimento (vds. allegati rispettivamente n. 1 e n. 2 pubblicati su questa stessa pagina).

Dobbiamo dire subito che, nella configurazione a valle degli Uffici,  è cambiato poco rispetto alle proposte originarie di SME-RPGF in quanto le proposte locali non sono state di massima recepite, fatto questo molto negativo,  con la sola eccezione di POLMANTEO Roma dov’è stato sottoscritto un accordo. Pubblichiamo su questa stessa pagina, le slide con la fisionomia originariamente proposta da RPGF e quella futura dei Poli, e pubblichiamo anche le dotazioni di  profilo professionale per i diversi elementi di organizzazione (Uffici/Sezioni/Settori).

Nel suo intervento,  la nostra O.S. ha preso atto di quanto illustrato dal Capo Ufficio OO.FF., col. A. Vespaziani,  riservandosi naturalmente un approfondimento successivo con le proprie strutture locali, anche per verificare nel dettaglio quanto recepito dalla FA in ordine alle proposte venute dalle Rappresentanze locali (a parte POLMANTEO,  le proposte di OO.SS. ed RSU non sono state fatte proprie dai Direttori degli Stabilimenti, e a  Piacenza sono state addirittura segnalate situazioni di tipo conflittuale con la Direzione e un no a riconvocazioni).

La nostra O.S. ha quindi proposto alcune valutazioni di carattere generale a conclusione di questo riordino. Abbiamo innanzitutto dato atto a SME-RPGF di aver formalmente coinvolto il Sindacato nell’operazione di riordino: ne fanno fede i ripetuti confronti e aggiornamenti sul tavolo nazionale, partiti dal lontano maggio 2014, e per ultimo i confronti di livello locale  in tutti e quattro gli Stabilimenti.  Abbiamo pure dato atto alla F.A. che la nuova configurazione, rispetto alla vecchia, presenta alcuni elementi significativi di civilizzazione (sono previste posizioni apicali per  tutti i funzionari civili), ma osservando  al contempo che detta civilizzazione è ancora ben lontana da quella possibile e da noi auspicata, anche alla luce delle previsioni di cui all’art. 1 del D.Lgs. n. 8/2014, attuativo della  L. 244/2012.  Questo, con particolare riferimento alle “lavorazioni”,  praticamente tutte “militarizzate”. La prova sta anche nelle scelte operate in ordine agli elementi di vertice degli Enti, tutti a presenza di  personale militare, nella mancanza di Vicedirettori civili salvo Nola, e in una visione asimmetrica  anche per quanto riguarda alcune figure di primo piano. Nel dettaglio:

  • gli incarichi di Direttore, Vice Direttore e Direttore dei Lavori, sono tutti e tre appannaggio di personale militare (solo a Nola è previsto un Vice Direttore civile), scelte queste che non possiamo ovviamente condividere e accettare, e lo abbiamo detto a più riprese anche nei tavoli precedenti;
  • non è stata accolta la nostra richiesta che prevedeva, a fattor comune per tutti e quattro i Poli, che a capo di alcune unità organiche (Sezione Segreteria e Sicurezza; Sezione relazioni con il pubblico; Servizio prevenzione e protezione; Sezione Assicurazione Qualità; Ufficio Amministrativo; Ufficio Programmazione Finanziaria e Ufficio supporto generale) fossero previsti dei funzionari civili, che invece in alcuni casi figurano assegnate a militari in ragione di incomprensibili situazioni,  forse legate ad aspetti localistici;
  • in tutte le articolazioni organizzative della Direzione Lavori  (Ufficio tecnico; Ufficio lavorazioni; Ufficio Collaudi) dei quattro i Poli,  tutti gli incarichi apicali sono assegnati a personale   Possibile – abbiamo ribadito, senza risposta – che non ci sia uno Stabilimento nel quale un funzionario tecnico possa esercitare l’incarico poniamo di Capo Ufficio collaudi?   Questa  scelta continua ad apparirci  come una pregiudiziale posta nei confronti di incarichi civili nel settore lavorazioni, e come tale non possiamo accettarla;
  • non sono arrivati impegni o soluzioni da parte della F.A. in direzione  di una “civilizzazione” delle altre posizioni potenzialmente assegnabili a lavoratori civili,  ma oggi attribuite a militari.

Abbiano anche rilevato la sostanziale inattuazione delle previsioni contenute nell’art. 2259-sexies del COM introdotto dal D.Lgs. n. 8/2014, che prevedono “l’avvio di un processo di internalizzazione di servizi e di lavori”, “piani di ricognizione dei servizi e dei lavori esternalizzati, nonché di analisi, individuazione e classificazione di settori di spesa improduttiva”  al fine di determinare  quote crescenti di internalizzazioni, e i cui “risparmi sono destinati al sostegno delle attività produttive e all’efficientamento degli Enti”.  Oggi, ci siamo ancora chiesti, cosa succederà a fronte della controtendente previsione del Libro Bianco (paragrafo n. 280: sarà esplorata la possibilità che l’industria possa assorbire alcune strutture tecnico-industriali della Difesa e, grazie a specifiche norme, il relativo personale” ), che dunque parla di esternalizzazioni?  La risposta, ovviamente, non poteva venire dal tavolo tecnico di F.A.,  essendo riferibile a decisione di più alto livello, certamente politico e, in parte, anche tecnico in ragione del costituendo Comando Logistico della Difesa.   Abbiamo infine ribadito in termini negativi  la mancanza di un piano industriale effettivo.

La fisionomia a valle degli Uffici dei quattro Poli, come presentata ieri,  entrerà in vigore dal 1 luglio p.v. e  sarà ora oggetto di apposito provvedimento del Capo di SME.  Il col Vespaziani ha però condiviso la nostra richiesta di conferirne al momento una connotazione solo di tipo sperimentale, dopo la quale eventualmente procedere a modifiche della parte a valle degli Uffici, da recepire con successivo decreto del Capo di SME.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: La nuova fisionomia dei quattro Poli dell’Esercito

Allegato 2: Organico POLMANTSUD Nola – Organico POLMANTNORD Piacenza Organico POLMANTEO Roma  – Organico PMAL Terni

Allegato 3: DM 31.12.2014 PMAL Terni –  DM 31.12.2014 – POLMANTNORD Piacenza DM 31.12.2014 – POLMANTEO Roma  –  DM 31.1.2.2014 – POLMANTSUD Nola

Allegato 4: Scheda tecnica per la riunione predisposta da SME